Il 10 gennaio 1991 segna una data cruciale nella storia della lotta alla mafia in Italia, rappresentando un cambio di passo nella coscienza collettiva degli imprenditori che si trovano a fare i conti con la criminalità organizzata. La pubblicazione della lettera di Libero Grassi sul Giornale di Sicilia non solo ha messo in luce la situazione drammatica degli estorsori, ma ha anche avviato un movimento di ribellione al racket. Questo articolo esplora l’importanza di questa data, le sue conseguenze e l’attuale iniziativa di commemorazione.
la lettera di Libero Grassi: un atto di coraggio
La lettera inviata da Libero Grassi al suo “Caro estortore” nell’edizione del 10 gennaio 1991 è stata un gesto di ribellione e una chiara dichiarazione di intenti. Grassi, imprenditore nel settore della moda, ha scelto di rompere il silenzio che avvolgeva molti colleghi, studenti e cittadini che subivano le angherie della mafia. Con le sue parole, espresse la ferma intenzione di non cedere al pagamento del “pizzo”, sfidando apertamente un sistema basato sulla paura e sull’omertà .
Questa lettera, redatta in un linguaggio semplice ma incisivo, rappresentò molto più di una denuncia personale: divenne simbolo di una battaglia comune contro la mafia. Le sue parole infusero coraggio anche in altri imprenditori, incoraggiandoli a parlare, a denunciare e a unirsi nella lotta per un’Italia più giusta. La morte di Grassi, avvenuta il 29 agosto dello stesso anno in un brutale agguato, ha contrassegnato la tragica vulnerabilità di chi sceglie di opporsi alla mafia, ma ha anche contribuito a galvanizzare ulteriormente il movimento antiracket.
prima giornata nazionale antiracket
Per onorare il coraggio di Libero Grassi e il significato della sua lettera, il 10 gennaio è stato designato come la Prima Giornata Nazionale Antiracket. Questa iniziativa si svolgerà quest’anno nella sede della Camera di Commercio di Palermo, a partire dalle 11 fino alle 13.30. Organizzata da Sos Impresa Rete per la Legalità insieme a Solidaria, la giornata si propone non solo di commemorare i martiri della lotta contro il racket, ma anche di stimolare una riflessione profonda su come affrontare e contrastare le attività mafiose.
Fausto Amato, coordinatore nazionale dei legali di Sos Impresa, ha dichiarato l’importanza di riconoscere simbolicamente il 10 gennaio come data fondamentale nella lotta antiracket. Tale riconoscimento, secondo Amato, potrebbe trasformarsi in un’opportunità per educare le future generazioni, coinvolgendo scuole e comunità in dibattiti e attività formative. La Giornata Nazionale Antiracket ha il potenziale di fungere da faro nella lotta contro la mafia, accentuando il valore della legalità e il supporto a coloro che, come Grassi, decidono di opporsi alle ingiustizie.
l’importanza di ricordare e educare
La memoria storica di episodi come quello di Libero Grassi è cruciale per costruire una società più consapevole e combattiva. La Prima Giornata Nazionale Antiracket non rappresenta solo una celebrazione del coraggio individuale, ma funge anche da richiamo alla responsabilità collettiva. Attraverso eventi e iniziative, si intende sensibilizzare il pubblico, far emergere storie di chi ha sfidato il sistema e continuare a coltivare la cultura della legalità .
Il dialogo attivo nelle scuole e nelle comunità è essenziale non solo per commemorare le vittime della mafia, ma anche per ispirare una nuova generazione pronta a ergersi contro l’illegalità . L’educazione alla legalità e il sostegno alle vittime di racket devono diventare priorità nel programma educativo nazionale. Questo approccio contribuirà a creare una coscienza civica forte, in grado di fronteggiare le minacce della criminalità organizzata.
La giornata del 10 gennaio non deve essere vista come un evento isolato, ma come un trampolino di lancio per un impegno continuo contro le mafie e per la promozione dei diritti e della giustizia. La memoria di Libero Grassi vive attraverso le azioni di tutti coloro che scelgono di non abbassare la testa di fronte al crimine organizzato.
Ultimo aggiornamento il 7 Gennaio 2025 da Armando Proietti