18enne scalatore denunciato per un'escursione audace sulla Cupola di San Gaudenzio

18enne scalatore denunciato per un’escursione audace sulla Cupola di San Gaudenzio

Un influencer di 18 anni è stato denunciato per danneggiamento e invasione di edifici dopo aver scalato la Cupola di San Gaudenzio a Novara, scatenando un’inchiesta della polizia.
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18enne scalatore denunciato per un'escursione audace sulla Cupola di San Gaudenzio - Gaeta.it

Un episodio di urban climbing ha attirato l’attenzione della polizia di Novara, coinvolgendo un ragazzo di 18 anni della provincia di Sondrio. L’influencer Dedelate si è reso protagonista di una scalata della Cupola di San Gaudenzio, filmata e condivisa sul suo profilo Instagram il 29 gennaio scorso. Questo atto, considerato non solo audace ma anche rischioso, ha portato alla denuncia per danneggiamento e invasione di edifici. Le autorità hanno reagito prontamente, avviando un’inchiesta dettagliata per fare chiarezza sulla vicenda.

La scalata audace e la denuncia

Il 18enne, noto per le sue imprese di urban climbing, ha deciso di affrontare la Cupola di San Gaudenzio, uno dei monumenti più iconici di Novara. Le immagini della sua scalata, pubblicate sui social, hanno scatenato un mix di ammirazione e preoccupazione. Tuttavia, la gioia per l’impresa è stata di breve durata. Le forze dell’ordine, attraverso l’analisi dei video condivisi, sono riuscite a risalire rapidamente all’identità del giovane, già conosciuto nell’ambiente milanese per le sue avventure sopra i tetti delle città.

La Polizia ha avuto accesso alle telecamere di sorveglianza collocate all’interno e all’esterno della Basilica, le quali hanno fornito prove inconfutabili della sua presenza in loco. La denuncia presentata dal Comune di Novara ha portato a un’accusa formale nei confronti di Dedelate, il quale ora si trova a dover affrontare gravi conseguenze legali per quanto commesso.

I danni provocati e l’indagine

Le indagini hanno rivelato che il giovane non solo ha scalato illegittimamente la cupola, ma ha anche danneggiato alcuni lucchetti di sicurezza durante la sua ascesa. Questo comportamento non è passato inosservato, e le autorità competenti hanno deciso di intensificare le misure di sicurezza relative ai luoghi di culto e ai monumenti. La denuncia per danneggiamento aggravato e invasione di edifici è stata un atto necessario per deterrere comportamenti simili in futuro e proteggere l’integrità delle strutture storiche.

Gli agenti della polizia scientifica hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del giovane. Qui, sono stati rinvenuti gli indumenti utilizzati per la scalata, nonché un cellulare pieno di foto e video che documentano le sue imprese in diversi luoghi. L’analisi di questo materiale potrebbe fornire ulteriori elementi per comprendere l’entità delle sue attività e la frequentazione di altri siti pericolosi o inaccessibili.

Conseguenze legali e provvedimenti della polizia

A seguito dei gravi addebiti, il questore di Novara ha preso la decisione di emettere un foglio di via nei confronti del ragazzo, imponendogli il divieto di ritorno in città. Questo provvedimento rientra nelle misure di prevenzione adottate per garantire la sicurezza pubblica e preservare il patrimonio artistico.

Il comportamento di Dedelate ha riacceso un dibattito sull’urban climbing, un movimento che sta guadagnando popolarità tra i giovani ma comporta serie responsabilità e rischi. È fondamentale, infatti, che i praticanti di questa pratica comprendano le conseguenze legali e i rischi fisici associati a tali attività illegittime. Le autorità locali si stanno impegnando a sensibilizzare i giovani affinché non solo apprezzino l’arte e l’architettura delle città, ma anche comprendano l’importanza di rispettare le normative e le proprietà pubbliche.

Ultimo aggiornamento il 8 Febbraio 2025 da Donatella Ercolano

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