25 aprile 2025, la comunità ebraica di roma celebra la liberazione e ricorda i partigiani caduti

25 aprile 2025, la comunità ebraica di roma celebra la liberazione e ricorda i partigiani caduti

La comunità ebraica di Roma celebra il 25 aprile con una cerimonia a piazzale Ostiense in memoria dei partigiani e caduti antifascisti, sottolineando il legame tra resistenza, libertà e democrazia.
25 Aprile 20252C La Comunitc3A0 Eb 25 Aprile 20252C La Comunitc3A0 Eb
Il 25 aprile 2025 la comunità ebraica di Roma ha celebrato la liberazione con una cerimonia a Piazzale Ostiense, rendendo omaggio ai partigiani e caduti antifascisti e riaffermando il legame tra resistenza, memoria e libertà. - Gaeta.it

Il 25 aprile rappresenta una data cruciale per la memoria della liberazione in Italia. Quest’anno a Roma, la comunità ebraica ha voluto rendere omaggio ai partigiani e ai caduti antifascisti con una cerimonia in piazzale Ostiense, confermando il legame profondo tra resistenza e libertà. L’evento si è svolto in un clima di attenzione e sicurezza, con la presenza di figure di rilievo della comunità e tensioni controllate nella zona.

La cerimonia al ricordo dei partigiani ebrei

Nella mattinata del 25 aprile 2025, i rappresentanti della comunità ebraica di Roma si sono radunati in piazzale Ostiense per deporre corone d’alloro in memoria dei caduti partigiani. Al centro della manifestazione, lo striscione visibile all’apertura del piccolo corteo recitava “25 aprile, antifascisti sempre”. Questa frase sintetizza l’impegno della comunità ebraica a mantenere viva la memoria della lotta contro il fascismo.

I protagonisti della giornata

Tra i presenti si sono distinti Noemi Di Segni, presidente dell’unione delle comunità ebraiche italiane, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e il presidente della comunità ebraica romana, Victor Fadlun. Quest’ultimo ha sottolineato il valore della giornata con parole precise: “Oggi festeggiamo la libertà d’Italia – ha detto – io sono ebreo e senza il 25 aprile non sarei qui oggi. È la festa delle libertà e della democrazia”. Fadlun ha poi ricordato il contributo di oltre 800 partigiani ebrei che, accanto ai resistenti italiani, hanno aiutato nella liberazione del paese. L’omaggio di questa comunità mira a mantenere vivo il ricordo e l’importanza di quel sacrificio.

Attenzione e gestione del presidio pro palestina

Durante la cerimonia si è registrata una presenza notevole delle forze dell’ordine nella zona della piramide. Lo schieramento di polizia e carabinieri ha mantenuto un controllo stretto, impedendo qualsiasi contatto tra i partecipanti alla manifestazione per il 25 aprile e un presidio di sostegno al popolo palestinese presente nelle vicinanze, davanti alla stazione della metropolitana.

Prevenzione e divisione degli spazi

La gestione degli spazi ha evitato tensioni dirette, ma ha confermato un clima di attenzione e cautela nella capitale. Le autorità hanno preferito isolare gruppi con opinioni diverse per prevenire possibili scontri e garantire lo svolgimento pacifico delle due iniziative. Il 25 aprile rimane un momento di unità nazionale, ma le realtà politiche e sociali presenti in città mostrano le divisioni e le sfide ancora aperte sul piano internazionale e locale.

Il significato del 25 aprile per la comunità ebraica di roma

La partecipazione attiva della comunità ebraica a questa celebrazione non è casuale. Roma ospita una delle più antiche e significative comunità ebraiche d’Europa, le cui radici affondano nella storia della città per oltre due millenni. La liberazione e la fine del nazi-fascismo rappresentano un punto di svolta cruciale per questa collettività, che ha sofferto persecuzioni, deportazioni e genocidi.

Ricordare il 25 aprile significa quindi affermare la sopravvivenza, ma anche riaffermare i valori di libertà e democrazia. La ricorrenza riconosce il ruolo determinante degli ebrei nella resistenza partigiana e la loro lotta contro un regime che aveva programmato la loro eliminazione. La manifestazione di piazzale Ostiense, pur contenuta, ha reso tangibile questo legame profondo con la memoria storica nazionale.

Un legame con la memoria storica

La celebrazione mantiene viva l’attenzione sulle radici antifasciste della Repubblica italiana e sul rispetto delle diversità. Lo striscione “antifascisti sempre” non è solo uno slogan, ma il segno di un’attualità che la comunità ebraica sente sulla propria pelle, nel ricordo di un passato che non può essere dimenticato. Legare il presente alla storia è un modo concreto per difendere quei valori oggi, in una società che conosce ancora minacce di intolleranza.

Change privacy settings
×