Un giovane di 26 anni è stato arrestato dopo un’indagine durata cinque mesi, culminata in un episodio che ha sconvolto il Quarticciolo. L’elemento chiave che ha portato all’arresto è un video pubblicato dallo stesso sospettato su TikTok, che lo ritrae mentre spara al poligono di tiro. Un caso che dimostra come i social media possano diventare determinanti nelle indagini penali.
l’incidente al bar di via molfetta
Nella notte del primo aprile, un evento inquietante ha scosso la tranquillità del Quarticciolo. Otto colpi di arma da fuoco sono stati esplosi contro la saracinesca chiusa di un bar in via Molfetta. Fortunatamente, nessuno si trovava all’interno del locale, che in quel momento era chiuso. I colpi, tutti disciplinati, erano di un calibro 9×21 e sono stati rinvenuti dai carabinieri subito dopo l’accaduto. Le prime indagini sono scattate rapidamente, sotto la direzione della Procura della Repubblica, che ha avviato un’inchiesta per fare luce sull’episodio di violenza.
Durante le perquisizioni e gli accertamenti, gli agenti hanno esaminato le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona. Da queste immagini, erano riusciti a risalire a un’auto sospetta, che si era allontanata dal luogo della sparatoria poco prima degli spari. Tuttavia, nonostante i progressi, il movente di questo inspiegabile attacco rimaneva avvolto nel mistero.
le indagini e il video incriminante su tiktok
Dopo mesi di indagini meticolose, gli investigatori hanno cominciato a raccogliere prove determinanti. Uno dei colpi di scena è stata l’emersione di un video pubblicato su TikTok dall’indagato stesso. Il ventiseienne si mostrava mentre sparava al poligono con la mano sinistra. Durante le indagini, è emerso un particolare significativo: la modalità di sparo, in particolare l’uso della mano sinistra, era identica a quella utilizzata durante l’attacco al bar.
La registrazione è quindi diventata un elemento cardine per i carabinieri. Confrontando la clip con le immagini delle telecamere di sorveglianza, gli investigatori hanno potuto confermare l’identità del sospettato. Nonostante il giovane avesse cercato di mantenere un basso profilo, il suo impeto di condivisione sui social network lo ha tradito, rivelando informazioni cruciali per le forze dell’ordine.
l’arresto e le conseguenze legali
Dopo aver accumulato sufficienti prove a carico del ventiseienne, le autorità hanno deciso di agire. La Procura ha richiesto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, approvata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale locale. Questa decisione segna una tappa fondamentale nel processo di sicurezza e giustizia della comunità di San Basilio.
Il giovane arrestato, già noto alle forze dell’ordine, ora si trova a dover affrontare accuse gravi. È indiziato di detenzione e porto abusivo di armi, nonché di uso irresponsabile e inappropriato delle stesse. La sparatoria al bar, oltre a mettere in discussione la sicurezza nel Quarticciolo, ha anche sollevato interrogativi sulle cause alla base di gesti così violenti e sulla necessità di una vigilanza continua per prevenire simili atti nel futuro.
Il caso rimane aperto, e le indagini proseguono per chiarire ulteriormente le circostanze che hanno portato a questo drammatico episodio di violenza, con particolare attenzione a comprendere le motivazioni e i legami del giovane con eventuali gruppi o attività illecite.