Convalidata la detenzione cautelare per il 34enne di Itri accusato di maltrattamenti in famiglia
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cassino, Massimo Lo Mastro, ha convalidato l’arresto e confermato la detenzione cautelare in carcere per il 34enne di Itri, accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della sua compagna di 24 anni di Fondi. L’arresto è avvenuto domenica grazie all’intervento dei Carabinieri della Stazione di Itri e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Formia. La richiesta di detenzione cautelare è stata avanzata dal sostituto procuratore Alfredo Mattei, che ha basato la sua richiesta sul dettagliato referto medico dell’ospedale Dono Svizzero di Formia.
Una lite verbale che si trasforma in violenza
Durante una lite verbale avvenuta all’interno della loro abitazione, il 34enne ha improvvisamente scatenato una violenta aggressione nei confronti della sua compagna. Con calci al volto, ha causato numerose fratture e una copiosa perdita di sangue. L’episodio è avvenuto in pochi istanti, sotto gli occhi increduli e impotenti di alcuni testimoni. Nonostante il rapido allontanamento dell’aggressore, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Formia e della Stazione di Itri sono riusciti a soccorrere tempestivamente la vittima, trovata in una pozza di sangue, a preservare la scena del crimine e ad arrestare l’uomo, ancora sporco di sangue.
La giustizia si fa strada
La decisione del Gip di convalidare l’arresto e confermare la detenzione cautelare dimostra la serietà delle accuse mosse nei confronti del 34enne. La violenza domestica è un reato grave che non può essere tollerato. Come sottolineato dal sostituto procuratore Alfredo Mattei: “La violenza in famiglia è un fenomeno inaccettabile che deve essere contrastato con fermezza. Nessuno deve vivere con la paura e la violenza, e la giustizia deve fare il suo corso per garantire la sicurezza e la protezione delle vittime“. Ora spetta al sistema giudiziario fare luce su questo caso e assicurare che il responsabile venga punito secondo legge.
Ultimo aggiornamento il 4 Aprile 2024 da