Nel corso di un evento significativo, l’Ordine degli Architetti PPC di Ancona ha celebrato il suo quarantesimo anniversario, mettendo in evidenza l’importanza della professioni nella società contemporanea. Durante l’incontro, professionisti e autorità locali hanno discusso di temi cruciali come l’identità degli spazi, la sensibilità verso la storia e le tradizioni, e il ruolo dell’architetto come interprete della cultura odierna. La manifestazione ha rappresentato un’occasione per riflettere su come l’architettura possa essere un ponte tra diverse conoscenze e sapere locale.
Il ruolo dell’architetto nella progettazione degli spazi
Viviana Caravaggi, attuale presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Ancona, ha sottolineato la necessità di una formazione solida per i professionisti del settore, affinché possano progettare ambienti che non solo rispondano a esigenze pratiche, ma diventino veri e propri simboli di appartenenza e sviluppo sociale. Questo concetto è stato al centro delle presentazioni di Gianluca Peluffo e Simone Gheduzzi, che hanno condiviso esperienze e riflessioni sulle loro opere.
Nel loro racconto, è emerso come ogni progetto possa tradurre un’idea in uno spazio “concreto”, ponendo attenzione a vari aspetti, dalla funzionalità esterna alla fruibilità interna. La progettazione non si limita a semplici forme architettoniche, ma coinvolge anche le emozioni dei fruitori e la loro interazione con gli spazi. Questo approccio consente di costruire edifici che parlano delle storie e dei vissuti delle persone che li abitano, creando un legame forte tra comunità e luoghi.
Premi e riconoscimenti per i pionieri dell’architettura
L’evento ha anche rappresentato una gioiosa occasione per premiare i membri fondatori dell’Ordine degli Architetti di Ancona, che hanno scritto pagine importanti della storia dell’architettura locale. Tra i premiati figurano nomi come Filiberto Andreoli, Silvio Argentati e Gabriele Belardinelli, che hanno contribuito significativamente alla crescita e alla credibilità dell’ordine. Per commemorare il legame tra storia e professione, ciascuno di loro ha ricevuto una targa ricordo durante la cerimonia.
Silvia Pelonara, consigliera nazionale, ha anche omaggiato gli ex presidenti che hanno guidato l’Ordine negli ultimi trent’anni, tra cui Paolo Giuliani e Silvano Rossini. Questa cerimonia ha posto l’accento sull’importanza della memoria collettiva e sulla necessità di riconoscere le radici di una professione, che si evolve costantemente, ma che deve mantenere vivo il rispetto per chi ha preceduto.
La presenza delle istituzioni e visioni per il futuro
Numerosi rappresentanti delle istituzioni locali hanno partecipato all’evento, portando con sé una riflessione sul ruolo fondamentale degli architetti nella costruzione di una società coesa e innovativa. Francesco Acquaroli, presidente della Giunta Regione Marche, ha evidenziato come gli architetti possano contribuire al rilancio culturale e sociale dei territori, creando spazi aperti e inclusivi.
Tra gli interventi, quelli di Chiara Biondi, Assessore alla Valorizzazione dei Beni Culturali, e Guido Castelli, Commissario per la Ricostruzione post-sisma, hanno messo in luce l’importanza di una visione integrata per la gestione del patrimonio culturale e lo sviluppo urbano. Anche il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, ha condiviso una riflessione sulle necessità future della città, ponendo al centro l’importanza di un dialogo costante tra amministratori e professionisti del settore. La partecipazione di figure come l’Europarlamentare Carlo Ciccioli e i presidenti di Confindustria locali ha arricchito il dibattito, con uno sguardo a possibili collaborazioni tra settori.
Attraverso questo evento, l’Ordine degli Architetti PPC di Ancona non solo ha celebrato un traguardo importante, ma ha aperto le porte a un futuro in cui l’architettura possa continuare a rappresentare un linguaggio vitale e rilevante per la comunità.
Ultimo aggiornamento il 25 Gennaio 2025 da Sara Gatti