44 esuberi annunciati dalla Base di Aviano: preoccupazione per i lavoratori e il territorio

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44 esuberi annunciati dalla Base di Aviano: preoccupazione per i lavoratori e il territorio - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Il recente incontro della commissione congiunta delle forze armate americane in Italia ha sollevato serie preoccupazioni in merito ai futuri sviluppi per i servizi commerciali della Base di Aviano, situata a Pordenone. Durante l'incontro, alla presenza delle segreterie sindacali nazionali, è stato reso noto che il numero totale di esuberi ammonta a 44 unità, una notizia che ha colpito fortemente i lavoratori e le loro famiglie. I rappresentanti sindacali hanno espresso il loro dissenso in merito alle decisioni, evidenziando le ripercussioni negative che ciò comporterà per l'economia locale e il benessere sociale.

esuberi e ristrutturazioni: i dettagli

I numeri dell'esubero

Angelo Zaccaria, coordinatore nazionale Air Force della UIL, ha delineato i dettagli specifici degli esuberi che interesseranno i servizi commerciali della Base. In particolare, la chiusura dell'ufficio paghe avrà un impatto diretto, con la perdita di 4 posizioni. Questo cambiamento è giustificato dalla decisione di esternalizzare i servizi di gestione, un passo che preoccupa i sindacati per le possibili conseguenze negative sui lavoratori locali.

In aggiunta ai 4 posti a rischio chiusura, il processo di fusione tra il Four Season, un negozio nell'Area 1 di Aviano, e il negozio principale dell'Exchange, situato nell'area aeroportuale, sottolinea la grande incertezza che prevale nel settore degli scambi e dei servizi. Questa ristrutturazione avrà un impatto significativo, con ben 40 unità che rischiano di perdere il proprio lavoro.

Impatto sociale e locale

Zaccaria ha messo in evidenza che 29 posti di lavoro locali sono attualmente sotto esame, piuttosto che essere fissati come permanenti. Questi posti riguardano il club ricreativo per i militari e la mensa italiana, servizi cruciali non solo per il benessere del personale militare, ma anche per il supporto delle famiglie locali. La preoccupazione principale dei sindacati è che tali riduzioni non solo minacciano i posti di lavoro, ma creano anche un’alterazione tangibile nel tessuto sociale della comunità.

Questa situazione fa emergere frustrazioni nei lavoratori, i quali temono che l'esternalizzazione dei servizi porti a un ulteriore impoverimento delle opportunità lavorative disponibili per la forza lavoro locale. Le famiglie coinvolte sono messe sotto pressione, creando non solo ansia economica, ma anche tensioni sociali in una comunità già provata dalle difficoltà legate ai cambiamenti nel mercato del lavoro.

reazione sindacale e futuro incerto

Assemblee e mobilitazione

Le organizzazioni sindacali non sono rimaste passive di fronte a questa serie di annunci. Hanno, infatti, già avviato il processo di mobilitazione dei lavoratori tramite assemblee informative, che hanno visto un’alta partecipazione. Gli incontri hanno avuto lo scopo di informare i dipendenti sui potenziali sviluppi e sulle strategie da adottare per affrontare questa situazione critica. La massiccia partecipazione dimostra non solo l'urgente necessità di chiarezza, ma anche il desiderio di unità tra i lavoratori in un momento così delicato.

Verso un futuro incerto

Con la ristrutturazione in atto e l'intenzione apparente di appaltare servizi cruciali, emerge un quadro complesso per la forza lavoro locale. Zaccaria ha espresso il timore che queste decisioni siano contrarie agli accordi bilaterali che stabiliscono l'importanza della manodopera locale e la necessità di assumere direttamente dallo stato estero. Le implicazioni economiche e sociali di tali decisioni risultano significative, costringendo i sindacati a pianificare azioni drastiche per proteggere i diritti dei lavoratori.

Le prossime settimane si preannunciano intense, con i sindacati pronti a difendere i posti di lavoro e a richiedere un dialogo costruttivo con le forze armate americane. La comunità attende con trepidazione gli sviluppi futuri, sperando per il meglio in un contesto sempre più incerto per l'occupazione locale.

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Elisabetta Cina

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