6 ore di Roma 2024: successo per la quinta edizione del memorial Antonio Raso

6 ore di Roma 2024: successo per la quinta edizione del memorial Antonio Raso

6 ore di Roma 2024 successo p 6 ore di Roma 2024 successo p
6 ore di Roma 2024: successo per la quinta edizione del memorial Antonio Raso - Gaeta.it

L’evento podistico di riferimento per gli appassionati di ultramaratona è tornato a Roma, nel suggestivo Parco di Villa De Sanctis, la notte tra il 13 e il 14 luglio 2024. Questa edizione della 6 ore di Roma ha acquisito un significato speciale essendo dedicata alla memoria di Antonio Raso, un amato ultramaratoneta scomparso nell’anno precedente. Oltre a onorare la sua figura, la competizione ha visto la partecipazione di numerosi atleti, confermando l’attrattività di questa manifestazione nel panorama sportivo italiano.

Gli atleti in gara: risultati e classifiche

Le vincitrici tra le donne

Nella competizione femminile, a trionfare è stata Elsie Cargniel Bergamasco, atleta della Maratonina Udinese, che ha percorso una distanza di 65,238 km. Alle sue spalle si sono piazzate la spagnola Saioa Calle Moral con 59,244 km e Sonia Scialanca, che ha completato 57,003 km. La performance di Elsie è stata particolarmente apprezzata dal pubblico e dai partecipanti, rendendola una delle protagoniste indiscusse della manifestazione.

La vittoria maschile

Nella categoria maschile, il podio è stato dominato dallo spagnolo Marc Gispert Giron, che ha chiuso la gara con un impressionante totale di 78,063 km. Al secondo posto troviamo Tiberio Recchia, con 74,391 km, seguito da Andrea Orsi, che ha percorso 69,218 km. Questi risultati evidenziano non solo le capacità tecniche dei corridori ma anche la loro determinazione nel superare le sfide della competizione.

Un torneo di emozioni: la cerimonia di premiazione

Tributo a Antonio Raso

La gara ha raggiunto il suo culmine nella mattina di domenica 14 luglio, quando i familiari di Antonio Raso sono stati invitati a presenziare alla cerimonia di premiazione. Il momento è stato carico di emozione e commozione: gli organizzatori hanno consegnato una targa commemorativa ai parenti, sottolineando l’impatto che Antonio ha avuto nel mondo dell’ultramaratona. Inoltre, gli atleti hanno ricevuto una medaglia recante il volto di Antonio, un simbolo tangibile del legame che unisce la comunità sportiva.

Le emozioni dei partecipanti

Molti partecipanti hanno condiviso le loro esperienze, esprimendo il forte senso di comunità che caratterizza eventi di questa natura. La soddisfazione di percorrere tratti non solo competitivi ma anche di condivisione ha reso l’evento un’esperienza indimenticabile per tutti. Nonostante le sfide fisiche rappresentate dalla prova di endurance, il calore e i legami umani hanno reso questo memoriale un’ulteriore occasione per cementare amicizie e creare nuovi contatti tra atleti di diversa provenienza.

Interviste ai protagonisti: il racconto della gara

Le parole di Elsie Cargniel Bergamasco

Elsie Cargniel Bergamasco ha raccontato il motivo della sua partecipazione: “La 6 ore di Roma ha rappresentato per me l’opportunità di correre in un luogo ricco di significato e ricordi. Ho studiato alla LUISS e ricordo con affetto i miei trascorsi a Roma.” Ha inoltre evidenziato l’importanza del memoriale, sottolineando come la vita debba essere vissuta con intensità e autenticità. La dedica della sua vittoria è andata alla sua famiglia, in particolare a suo nonno recentemente scomparso.

Le riflessioni di Sonia Scialanca

Sonia Scialanca, all’esordio nella corsa notturna, ha descritto la sua partecipazione come una “bella follia”, un’esperienza che le ha permesso di superare le proprie aspettative. Nonostante l’inesperienza, la corsa si è rivelata gratificante. “Rifarei sicuramente l’esperienza e la consiglio a chiunque voglia mettersi alla prova,” ha affermato, aggiungendo che la comunità di corridori ha reso il tutto più unico e coinvolgente. Sonia ha anche espresso la necessità di un miglior numero di servizi igienici, ritenendoli fondamentali in un evento di sei ore.

La testimonianza di Mimmo Carlucci

Infine, Mimmo Carlucci ha espresso la sua soddisfazione per la doppietta di eventi a cui ha partecipato. “Ogni gara è un’opportunità per crescere e apprendere qualcosa di nuovo su di sé,” ha affermato. Ha anche parlato dell’importanza della preparazione e del supporto della sua famiglia, essenziale per affrontare le sfide sportive. La sua testimonianza mette in risalto non solo la competitività dell’evento, ma anche le relazioni interpersonali che si intrecciano nel mondo delle ultramaratone.

Questi racconti vividi di partecipanti provenienti da diverse parti del mondo attestano l’atmosfera speciale che avvolge la 6 ore di Roma, una manifestazione che non smette mai di sorprendere e unire gli appassionati di sport e corsa.

Fonte: Dott. Matteo Simone

Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2024 da Francesco Giuliani

Change privacy settings
×