70 anni dalla morte di Alcide De Gasperi: celebrazione a San Lorenzo con monsignor Reina

70 anni dalla morte di Alcide De Gasperi: celebrazione a San Lorenzo con monsignor Reina

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70 anni dalla morte di Alcide De Gasperi: celebrazione a San Lorenzo con monsignor Reina - Gaeta.it

A settanta anni esatti dalla scomparsa di Alcide De Gasperi, figura chiave nella storia politica italiana e europea, la basilica di San Lorenzo fuori le Mura si è fatta scenario di una celebrazione commemorativa densa di significato. Durante la messa, officiata da monsignor Baldassarre Reina, vicegerente della diocesi di Roma, si sono esplorati profondi tratti della spiritualità e dell’umanità di De Gasperi, in un contesto che ha ricordato l’eredità e i valori da lui incardinati nel tessuto sociale e politico dell’epoca.

La messa: una celebrazione di valori e testimonianze

Un richiamo all’attualità

La messa, organizzata dalla Fondazione De Gasperi, è stata un momento di riflessione non solo sulla vita dello statista, ma anche sulla situazione attuale, caratterizzata da crisi relazionali e valoriali. Monsignor Reina ha esordito con un’invocazione ad una necessità di cambiamento, richiamando la figura di De Gasperi come modello da seguire: «Servono maestri e testimoni», ha affermato, richiamando l’importanza di cristiani impegnati a vivere il Vangelo. L’arcivescovo ha indicato che questo richiamo è particolarmente attuale nei frangenti difficili che il mondo contemporaneo affronta, con tensioni internazionali e sfide quotidiane da superare.

L’omelia: le virtù di De Gasperi

L’omelia, ispirata al passo evangelico di Matteo 19, 16-30, ha esplorato tre virtù fondamentali nella vita di Alcide De Gasperi: umiltà, primato di Dio e pazienza. Monsignor Reina ha chiesto ai presenti di riflettere su come il loro rapporto con Dio possa essere basato non su un senso di dovere, ma sulla gratuità dell’amore. Ha messo in evidenza come De Gasperi incarnasse queste virtù, sottolineando l’importanza della sua spiritualità come motore dell’impegno politico. L’umanità di De Gasperi emerge attraverso discorsi storici, come quello alla Conferenza di pace di Parigi nel 1946, dove difese con fierezza la dignità del popolo italiano e il valore dell’antifascismo.

La figura di De Gasperi: un modello esemplare

Umiltà e servizio alla comunità

Alcide De Gasperi è stato descritto come un uomo che ha sempre messo al primo posto il servizio al prossimo, incarnando i valori cristiani di amore e fraternità. La sua visione, mirata a rafforzare le relazioni tra le nazioni europee, trova riscontro nei suoi sforzi per la creazione di un’Europa unita. Il richiamo a questa umiltà è rimarcato da monsignor Reina, che la considera essenziale per realizzare progetti di bene. Nella celebrazione, l’arcivescovo ha invitato i fedeli ad emulare tale esempio, ricordando che una vita dedicata al servizio dell’altro è la chiave per un’autentica realizzazione personale e collettiva.

Pazienza e visione per il futuro

La pazienza è stata un altro concetto centrale del messaggio, evocando il lungo cammino intrapreso da De Gasperi per la creazione della comunità europea, assieme a figure come Robert Schuman e Konrad Adenauer. Le parole di monsignor Reina hanno evidenziato come De Gasperi abbia saputo tessere relazioni, lavorando per la pace e la riconciliazione. L’arcivescovo ha sottolineato l’importanza della pazienza nel contesto politico attuale, dove è fondamentale promuovere processi di cooperazione e solidarietà nella comunità globale. Questi lotta per la pace è quanto mai attuale, dato il contesto mondiale caratterizzato da conflitti e divisioni.

Una memoria viva: il processo di beatificazione

Un significato speciale per la celebrazione di quest’anno

Monsignor Reina ha accennato al significato particolare della celebrazione, che si colloca in una fase cruciale del processo di beatificazione di Alcide De Gasperi, avviato nel 1993. La raccolta e lo studio delle testimonianze e dei suoi scritti stanno dando forma a un’immagine di un uomo che ha saputo coniugare spiritualità, impegno politico e visione del futuro. Questo processo è visto come una celebrazione della santità visibile di De Gasperi, un uomo la cui vita è stata esempio di fedeltà al Vangelo e all’umanità. La figura di De Gasperi, già ricca di significato nel contesto storico, si carica di ulteriore importanza alla luce del processo di beatificazione, evidenziando un modello di vita per le generazioni future.

Un appello all’impegno sociale e morale

Al termine della celebrazione, monsignor Reina ha lanciato un forte appello all’impegno sociale e morale, richiamando i presenti a riflettere sull’eredità di De Gasperi. Ha esortato a «riavviare processi di autentico sviluppo» nel paese, rimarcando l’importanza della fede e del comandamento dell’amore per costruire società giuste e solidali. Questa pioggia di valori di pace, amore e servizio costituiscono un’invito a rinnovare gli sforzi per combattere l’ingiustizia, l’ineguaglianza e la divisione sociale che caratterizzano spesso il nostro tempo.

Le autorità al monumento funebre di De Gasperi

Nella mattinata della celebrazione si è svolto anche un gesto simbolico di omaggio alla memoria dello statista, con le autorità – tra cui il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri – che hanno deposto corone di alloro davanti al monumento funebre di Alcide De Gasperi. Questa cerimonia ha ulteriormente sottolineato l’importanza della sua figura nella storia italiana e il suo impatto tuttora significativo nella vita politica e sociale del paese.

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