80° anniversario della liberazione, cerimonia alla risiera di san sabba tra pioggia e alta sicurezza a trieste

80° anniversario della liberazione, cerimonia alla risiera di san sabba tra pioggia e alta sicurezza a trieste

Alla Risiera di San Sabba a Trieste, la commemorazione del 80° anniversario della liberazione ha visto la partecipazione di istituzioni, associazioni e rappresentanti religiosi nonostante la pioggia e le limitazioni.
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La commemorazione dell’80° anniversario della liberazione si è tenuta alla Risiera di San Sabba a Trieste, con una cerimonia solenne nonostante la pioggia, coinvolgendo istituzioni, associazioni e rappresentanti religiosi in un momento di memoria e unità civile. - Gaeta.it

La commemorazione dell’80° anniversario della liberazione si è svolta alla Risiera di San Sabba di Trieste, luogo simbolo della repressione nazista in Italia. Nonostante la pioggia, un ampio numero di persone ha partecipato alla cerimonia, accompagnata da un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine. Erano presenti rappresentanti civili, militari e religiosi di diverse confessioni, insieme a delegazioni sindacali e associazioni combattentistiche.

La risiera di san sabba: il luogo della memoria e della storia a trieste

La Risiera di San Sabba resta uno dei pochi lager nazisti riconosciuti in Italia e un sito fondamentale per la memoria storica. Qui, durante la seconda guerra mondiale, venivano detenuti e uccisi partigiani, prigionieri politici e altre vittime del regime fascista e nazista. Per questo motivo, la Risiera rappresenta una testimonianza tangibile delle atrocità di quegli anni, un luogo in cui ricordare e riflettere.

Una cerimonia solenne e limitazioni dell’accesso

In occasione del 25 aprile, la Risiera è diventata il centro di una cerimonia solenne. L’accesso, in rispetto delle norme di sicurezza e per evitare assembramenti eccessivi, è stato limitato a 2.200 persone. All’interno, si sono raccolti cittadini, autorità e rappresentanze locali, ognuno portatore del proprio ricordo e di un impegno a mantenere viva la memoria storica.

L’area è stata decorata con gonfaloni di numerosi comuni della zona, oltre a vessilli di associazioni combattentistiche e d’arma. La presenza contemporanea di autorità civili, militari e religiose, provenienti anche da confessioni diverse, ha sottolineato il valore civile e condiviso del momento commemorativo.

Lo svolgimento della cerimonia tra pioggia e partecipazione convinta

La cerimonia si è aperta con la deposizione di una corona di fiori sul luogo dove un tempo si trovava il forno crematorio, simbolo delle sofferenze accumulate nel sito durante il conflitto. Il gesto, carico di significato, ha segnato l’inizio della giornata dedicata alla memoria.

Nonostante la pioggia che ha bagnato la mattinata, l’afflusso di partecipanti è rimasto consistente. Un centinaio di persone si è ritrovato anche all’esterno della Risiera, manifestando con bandiere e cartelli. Questa manifestazione spontanea ha confermato l’interesse e la partecipazione diffusa attorno al tema della liberazione e della lotta contro il nazifascismo.

All’esterno come all’interno, il clima è stato rispettoso e composto. Le forze dell’ordine hanno garantito la sicurezza senza limitare la libertà di espressione di chi ha voluto far sentire la propria voce. La celebrazione, pur segnata dal maltempo, ha mantenuto un tono solenne, testimoniando il legame profondo tra la città di Trieste e il ricordo dei fatti del 25 aprile 1945.

Manifestazioni spontanee e ordine pubblico

Un particolare plauso è stato dedicato alle forze dell’ordine, che “hanno garantito la sicurezza senza limitare la libertà di espressione”, consentendo così un equilibrio tra ordine e partecipazione civica.

Le istituzioni e le associazioni presenti alla commemorazione

Tra i partecipanti si sono distinti numerosi rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali. Autorità civili del Comune di Trieste e delle provincie limitrofe hanno preso parte agli eventi, insieme a figure militari che hanno portato il loro contributo al ricordo delle forze impegnate nella Resistenza.

Molto numerose anche le delegazioni sindacali, che hanno sottolineato il ruolo storico dei lavoratori durante il periodo della Resistenza e il valore sociale della liberazione. L’Anpi, associazione nazionale partigiani d’Italia, ha avuto un ruolo di primo piano nella giornata, come sempre attenta a preservare la memoria storica e i valori antifascisti.

Presenza religiosa e messaggio di pace

Infine non sono mancati i rappresentanti religiosi di diverse confessioni, richiamando un messaggio di pace e riconciliazione. La presenza di questo pluralismo religioso ha trasformato la cerimonia in un momento di unità civile, ricordando come il 25 aprile rappresenti una vittoria comune contro l’oppressione.

La giornata alla Risiera di San Sabba si è così svolta con un forte significato simbolico per la comunità triestina e per tutti coloro che in Italia guardano a quel passaggio storico come la fine della dittatura e l’avvio di una nuova stagione democratica.

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

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