la disparità nel panorama tecnologico

Italia ed Europa devono sviluppare strategie per affrontare la competitività globale nell’intelligenza artificiale, superando il divario con Stati Uniti e Cina e supportando le piccole e medie imprese.
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Intelligenza artificiale: Italia ed Europa in cerca di una strategia per la competitività globale

La rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale sta cambiando le dinamiche economiche e tecnologiche a livello globale. Mentre gli Stati Uniti continuano a dominare il settore, l’Asia, in particolare la Cina, si sta affermando come un attore fondamentale. In questo contesto, l’Italia e l’Europa devono affrontare la sfida di mantenere la propria competitività e di trovare un modo per gestire le relazioni con questi due poli di potere tecnologico. Enrico Pisino, CEO del Competence Center Nazionale Cim4.0, ha condiviso le sue osservazioni durante l’evento Adnkronos Q&A, focalizzandosi su come affrontare questa rivoluzione digitale.

Pisino ha messo in evidenza la situazione di svantaggio in cui si trovano l’Italia e l’Europa rispetto agli Stati Uniti e alla Cina nel campo dell’intelligenza artificiale. Da un lato, gli Stati Uniti si sono affermati come leader nel settore tecnologico, spingendo innovazione e investimenti. Dall’altro, la Cina ha mostrato una capacità notevole di adattamento e crescita, investendo massicciamente nella ricerca e nello sviluppo. Negli ultimi anni, infatti, il numero di pubblicazioni scientifiche e risultati di ricerca provenienti da università cinesi è cresciuto notevolmente, tanto che Pisino evidenzia che, delle dieci università più influenti nel settore, nove sono cinesi e solo una è l’MIT.

Questo scenario evidenzia la necessità di un approccio strategico per l’Italia e l’Europa, che devono trovare forme di interazione e cooperazione con questi due poli di sviluppo tecnologico. Comprendere come orientare le politiche pubbliche e le strategie aziendali per sfruttare queste dinamiche non è solo importante, ma essenziale per il futuro economico e tecnologico della regione.

leadership e cambiamenti nel mondo del lavoro

Enrico Pisino ha sottolineato l’esigenza di nuovi modelli di leadership in grado di affrontare le trasformazioni portate dall’intelligenza artificiale. L’approccio tradizionale al business deve evolversi, e i giovani devono essere coinvolti in questo processo. Secondo Pisino, i ventenni di oggi non devono solo portare competenze tecniche in azienda, ma devono anche partecipare attivamente alla definizione delle strategie e degli sviluppi aziendali.

I giovani rappresentano una risorsa fondamentale per affrontare in modo innovativo le sfide della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale. Loro sono coloro che possono portare un punto di vista fresco e nuove idee, con la visione necessaria per plasmare il futuro del lavoro. Il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni è cruciale per garantire una transizione efficace verso modelli lavorativi più agili e dinamici.

le sfide per le piccole e medie imprese

Un’altra osservazione importante di Pisino ha riguardato le piccole e medie imprese italiane, spesso lasciate indietro in questo contesto di trasformazione. Mentre le grandi aziende si concentrano sull’innovazione, le PMI si trovano a fronteggiare pressioni per ridurre i costi e ottimizzare le risorse. Questa situazione ha portato a una stagnazione della crescita e della competitività, penalizzando le opportunità di sviluppo e miglioramento continuo.

Pisino ha affermato che le PMI necessitano di supporto non solo per mettersi al passo con i tempi, ma per affrontare le sfide della digitalizzazione con una mentalità proattiva. In particolare, la formazione e l’aggiornamento delle competenze devono diventare un diritto garantito per tutti i lavoratori. Le aziende devono poter investire nella formazione continua, permettendo ai dipendenti di adattarsi alle nuove tecnologie e metodologie di lavoro.

La chiave, secondo Pisino, è accelerare i processi di trasferimento tecnologico. Le PMI devono ricevere supporto tempestivo e mirato, affinché possano recuperare i gap esistenti e migliorare le loro posizioni sul mercato. Con un adeguato sostegno, le piccole e medie imprese possono non solo sopravvivere, ma prosperare in un panorama sempre più competitivo e complesso, grazie all’adozione di nuove tecnologie e a un’efficace strategia di innovazione.

Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Sara Gatti

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