Il 19 novembre, Torino ha assistito a un evento inquietante: un incendio ha colpito il cortile di un complesso di edilizia popolare in via Lancia, portando con sé distruzione e paura. Le fiamme hanno ridotto in cenere tre auto parcheggiate, danneggiato vetri ai piani bassi dell’edificio e compromesso la sicurezza del cortile e del muro perimetrale. Sebbene non si siano registrati feriti, le autorità continuano a indagare per chiarire le cause e le responsabilità dell’accaduto.
I vigili del fuoco al lavoro nell’emergenza
L’intervento dei vigili del fuoco è stato tempestivo e fondamentale per domare l’incendio che ha scosso la tranquillità del quartiere. Le operazioni sono state supportate dalle forze dell’ordine, meticolosi nel garantire la sicurezza di residenti e operatori. Sul posto, si sono presentati anche i tecnici e gli amministratori dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale , ente responsabile della gestione del complesso. L’area è stata immediatamente sottoposta a sequestro per permettere l’avvio delle indagini necessarie a comprendere la dinamica dell’incendio e accertare eventuali responsabilità.
L’evento ha sollevato apprensione tra i residenti, che hanno vissuto momenti di forte tensione e paura. Il presidente di Atc Piemonte Centrale, Emilio Bolla, ha espresso la sua preoccupazione, sottolineando l’importanza della sicurezza nelle abitazioni e la necessità di lavorare con le autorità competenti per garantire un ambiente sereno. Le dichiarazioni di Bolla mettono in evidenza come questi incidenti possano avere notoriamente conseguenze gravi, non solo per la sicurezza fisica delle persone, ma anche per il senso di comunità e coesione all’interno del quartiere.
La valutazione dell’episodio: atto vandalico o incidente?
I rilievi svolti dalle autorità hanno portato a considerare l’ipotesi che l’incendio possa essere un atto vandalico. Bolla ha affermato l’importanza di ripristinare la legalità nei quartieri popolari, evidenziando come la sicurezza sia un diritto fondamentale per tutti i residenti. La sua affermazione risuona forte in un contesto in cui la percezione di sicurezza è spesso messa a dura prova.
L’Atc si è impegnata a collaborare con le forze dell’ordine per prevenire atti simili in futuro, sottolineando la necessità di un intervento costante per mantenere la legalità e migliorare la vita nei quartieri popolari di Torino. La comunità attende con interesse gli sviluppi delle indagini e spera che vengano adottate misure efficaci.
La storia del complesso di via Lancia e i progetti di riqualificazione
Il complesso di via Lancia, costruito nel 1927, ha una storia significativa per il quartiere. Originariamente destinato a ospitare i tramvieri, ha subito diverse trasformazioni nel corso degli anni. Negli anni ’80, sono stati realizzati interventi di modernizzazione, come l’installazione di ascensori e l’ampliamento dei servizi igienici. Attualmente, il palazzo conta 162 unità abitative, di cui 108 ancora di proprietà dell’Atc, gestito in forma condominiale.
Il 2018 ha segnato un punto di svolta grazie ai lavori di manutenzione che hanno interessato gli intonaci e le facciate. Tuttavia, alcune criticità strutturali sono rimaste, in particolare nei balconi e nel tetto. Con l’ausilio dei finanziamenti del Superbonus e del Sismabonus, nel 2022 è stata avviata una nuova fase di riqualificazione energetica. L’importante progetto, che ha visto un investimento di circa dieci milioni di euro, ha incluso interventi significativi come l’installazione di cappotto termico, la ricostruzione dei balconi e la sostituzione dei serramenti, mantenendo vivo il valore storico del complesso.
Nonostante questi sforzi, eventi come quello avvenuto recentemente evidenziano la necessità di continuare a lavorare non solo su aspetti strutturali, ma anche sul miglioramento delle condizioni di sicurezza e legalità, affinché il complesso possa tornare a essere un luogo di vivibilità e serenità per tutti i residenti.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Sara Gatti