L’ordine pubblico a Napoli sta attraversando un periodo critico, specialmente per quanto riguarda i giovanissimi coinvolti in atti di violenza. Questa situazione è stata messa in evidenza dal prefetto Michele di Bari, il quale ha esposto con preoccupazione l’abbassamento dell’età media dei ragazzi coinvolti in episodi di aggressività, come recentemente accaduto a Giugliano. Le dichiarazioni del prefetto pongono l’accento sulla necessità di un intervento tempestivo e coordinato da parte delle istituzioni, delle famiglie e della comunità.
L’aumento dei reati e le misure di sicurezza
Michele di Bari ha riportato un incremento delle violazioni nelle statistiche dei primi undici mesi del 2024 rispetto all’anno precedente. I numeri indicano che i fenomeni di violenza sono in aumento, richiedendo una risposta adeguata e concreta. Le operazioni condotte dalla prefettura, definite “ad alto impatto”, sono già state attuate con risultati apprezzabili. Tuttavia, il prefetto sottolinea l’importanza di un intervento multifocale. Accanto all’azione delle forze dell’ordine, è necessaria una filiera di intervento in cui il ruolo delle famiglie risulti cruciale. Un supporto attivo delle famiglie potrebbe rappresentare una barriera contro il degrado sociale e l’emergere di comportamenti violenti tra i giovani.
In questo contesto, l’incremento della videosorveglianza nel territorio rappresenta un altro aspetto centrale. Il ministero dell’Interno ha approvato un investimento di 3 milioni di euro per l’implementazione di 1500 nuovi impianti di sorveglianza distribuiti nell’area metropolitana di Napoli. Questa iniziativa non solo mira a garantire la sicurezza nei luoghi pubblici, ma si estenderà anche ad altre province della Campania, coinvolgendo la Regione in un’azione coordinata per il miglioramento della sicurezza pubblica.
La dispersione scolastica e la violenza giovanile
Un ulteriore fattore di preoccupazione per il prefetto è la dispersione scolastica, che risulta strettamente correlata con i episodi di violenza. Le statistiche indicano che tra i ragazzi che abbandonano gli studi, c’è una percentuale maggiore di soggetti che si rendono protagonisti di atti violenti. Si è notato che la mancanza di una formazione scolastica adeguata alimenta un vuoto che può portare a scelte di vita pericolose.
In risposta a questa problematica, l’amministrazione sta lavorando per migliorare l’integrazione e il supporto educativo per i giovani a rischio. Negli ultimi tempi, i dati indicano un decremento nei tassi di dispersione scolastica, ma ciò non è sufficiente se consideriamo le aree più vulnerabili della città, dove i numeri di chi abbandona la scuola rimangono allarmanti. L’obiettivo è costruire un ambiente sicuro e stimolante, evitando che i ragazzi inizino un percorso di abbandono e violenza.
Lavorare su più fronti è essenziale per affrontare le radici di questi problemi. È chiaramente una sfida complessa ma necessaria per garantire un futuro migliore ai più giovani e alla comunità di Napoli nel suo complesso.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Laura Rossi