La situazione dell’istituto tecnico Volta di Pescara si fa sempre più critica. Nonostante un investimento di 200mila euro da parte della Regione per garantire spazi adeguati, gli studenti continuano a fronteggiare una pesante carenza di aule. Gli alunni delle classi quinte, in particolare, sono costretti a spostarsi ogni giorno da una classe all’altra, con il rischio di dover utilizzare laboratori come aule alternative. Il rallentamento nelle decisioni amministrative sta causando un grave disagio alla comunità scolastica, che conta oltre 1.900 studenti e 250 docenti.
Gli investimenti della Regione e l’immobilismo della Giunta
La Giunta regionale, con la legge regionale n° 16 del 18 ottobre 2024, aveva impegnato risorse per affittare spazi adeguati per gli studenti. Tuttavia, la situazione è ancora ferma. Ad oggi, nonostante due offerte economiche pervenute in risposta a un avviso pubblico della Provincia, non è stata approvata la delibera necessaria per rendere disponibili i fondi. La mancanza di progressi nella gestione di questa emergenza è stata denunciata da vari membri della giunta, tra cui il * vicepresidente del Consiglio regionale* dell’Abruzzo, che ha espresso la sua preoccupazione per il protrarsi di questa vicenda.
Nonostante gli impegni iniziali, ci si trova di fronte a una scarsa volontà politica di risolvere la questione. A complicare il quadro, c’è l’assenza di una pianificazione adeguata che rispetti le tempistiche necessarie per garantire un ambiente educativo idoneo. Le conseguenze si ripercuotono gravemente su una delle scuole più importanti della regione, rendendo difficile il processo di apprendimento in condizioni adeguate.
Le problematiche dell’istituto e la risposta della comunità
Il disagio non riguarda solo gli studenti delle classi quinte, ma coinvolge l’intera comunità scolastica. L’istituto Volta offre una formazione variegata e di alto livello, con diverse opzioni specialistiche, e rappresenta un’eccellenza per l’Abruzzo. La mancanza di spazi adeguati per garantire l’insegnamento crea tensione e insoddisfazione tra docenti e studenti, limitando la qualità del percorso formativo.
Il presidente della Provincia di Pescara aveva già messo in guardia le istituzioni da questa situazione, avvisando degli effetti di un immobilismo che dura da mesi. Anche in qualità di membro della giunta regionale, il rappresentante ha ribadito la necessità di attuare misure concrete per affrontare l’emergenza. Le scuole che non riescono a garantire spazi adeguati rischiano non solo di compromettere la qualità dell’insegnamento, ma anche di influire negativamente sul benessere di studenti e famiglie.
Urgenza di intervento da parte della Giunta regionale
Molti si trovano a porsi domande sulla capacità della Giunta regionale di gestire una situazione che si è dimostrata critica fin dall’inizio del nuovo anno scolastico. Il messaggio è chiaro: è necessaria una reattività immediata alle esigenze degli istituti scolastici. Le istituzioni devono dimostrare la loro disponibilità ad ascoltare il grido di allerta proveniente dalle scuole.
La richiesta di un intervento immediato è pressante. La Giunta deve ora attuare le misure previste nel bilancio per il 2024, riprogrammando risorse che, se attivate, permetterebbero di migliorare significativamente la situazione. È fondamentale che gli amministratori locali assumano un ruolo proattivo per garantire un’istruzione dignitosa, perché ogni giovane merita di apprendere in un contesto confortevole e stimolante.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Sofia Greco