Con le elezioni regionali delle Marche fissate per l’autunno 2025, la competizione politica tra i due principali schieramenti, centrosinistra e centrodestra, comincia a delinearsi. Da una parte, il centrosinistra, galvanizzato dai recenti successi in Emilia Romagna e Umbria, prepara il terreno per la campagna elettorale, mentre il centrodestra, guidato da Francesco Acquaroli, adotta un approccio più cauto, focalizzandosi sul completamento del mandato in corso con risultati tangibili in diversi settori.
L’approccio del centrosinistra: la ricerca del candidato ideale
Il centrosinistra marchigiano alle prese con la scelta del candidato, non ha ancora ufficializzato il nome che sfiderà il governatore Acquaroli. Il nome più accreditato sembra essere Matteo Ricci, attuale parlamentare europeo con un consistente bagaglio di esperienze politiche. Ricci ha collezionato nella sola regione Marche ben 52mila voti di preferenza, un buon segnale per il suo potenziale. La sua carriera politica si è sviluppata principalmente a Pesaro, unico capoluogo marchigiano sotto l’amministrazione di centrosinistra, il che lo porta ad avere una visione ben definita delle esigenze locali.
Ricci sta già preparando un progetto politico ampio e inclusivo, puntando sulla necessità di alleanze. La sua dichiarazione che “senza alleanza non si vince” riflette un approccio strategico in un contesto dove le forze devono unirsi per raggiungere un obiettivo comune. Ha intenzione di coinvolgere diverse anime della sinistra, compresi i partiti come il M5S e AVS, oltre a un centro moderato, creando così un fronte unito per affrontare le elezioni.
Il centrodestra e la riconferma di Acquaroli
Sul fronte opposto, il governatore Francesco Acquaroli sembra intenzionato a riconfermare il suo mandato. Sostenuto da Fratelli d’Italia e da una coalizione di centrodestra che include anche movimenti civici, Acquaroli è concentrato su progetti concreti, con l’obiettivo di migliorare infrastrutture, sanità e utilizzo di fondi europei.
Un particolare focus è posto sulla sanità, tema centrale per i cittadini marchigiani. La sua amministrazione ha già avviato un processo di riforma, abolendo l’Azienda sanitaria unica regionale e introducendo un modello di aziende sanitarie territoriali. Questa misura è pensata per rendere i servizi più efficienti e vicini ai bisogni dei cittadini. Acquaroli è consapevole dell’importanza di presentarsi con risultati tangibili alle elezioni, un mantra che ripete frequentemente, sottolineando l’importanza di coinvolgere le comunità locali nel processo decisionale.
Riflessioni sulla partecipazione elettorale
Un aspetto che potrebbe influenzare il voto è il trend di bassa partecipazione alle urne, un fenomeno che destano preoccupazione per entrambi i schieramenti. Acquaroli ha suggerito la necessità di valutare la possibilità di fissare una o due date per le elezioni a livello nazionale. Questo potrebbe semplificare il processo e migliorare il coinvolgimento dei cittadini, incentivandoli a esprimere la propria voce. Le elezioni regionali delle Marche, quindi, si preannunciano come un importante banco di prova per entrambi i partiti, in un contesto politico in continua evoluzione.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Sara Gatti