Il settore agricolo in Abruzzo affronta una situazione critica, esacerbata da una serie di proteste degli agricoltori che hanno chiesto interventi urgenti dal governo regionale. La recente manifestazione di giugno ha visto migliaia di agricoltori sfilare a Pescara per chiedere risposte concrete riguardo alla presenza dei cinghiali, che stanno arrecando ingenti danni alle coltivazioni. Le autorità competenti si sono quindi riunite per affrontare questioni cruciali e trovare soluzioni percorribili.
Il punto della situazione sulle richieste degli agricoltori
Questa mattina, i vertici di Coldiretti Abruzzo hanno incontrato l’assessore alle Politiche agricole, Emanuele Imprudente, nella sede di via Catullo. Questo incontro, durato circa due ore, ha permesso di discutere le problematiche emergenti nel settore agricolo. Tre i temi principali sul tavolo: la delibera riguardante gli ungulati, lo stato di calamità in seguito ai pesanti eventi siccitosi della primavera e dell’estate, e le difficoltà connesse alla richiesta di gasolio agricolo. La crisi nel settore agricolo è frutto di un insieme di fattori, e questo incontro è stato un passo importante per cercare di trovare soluzioni condivise.
L’assessore ha ricevuto le istanze degli agricoltori con attenzione, dimostrandosi pronto al confronto. Uno degli argomenti più critici rimane, senza dubbio, quello legato ai danni provocati dai cinghiali. La presenza di questi animali, spesso misconosciuta nella sua gravità, ha generato danni significativi alle coltivazioni. Coldiretti chiede un intervento diretto e misure preventive per arginare il fenomeno.
Le promesse dell’assessore e le aspettative degli agricoltori
Il presidente di Coldiretti Abruzzo, Pietropaolo Martinelli, ha comunicato che la delibera per affrontare le problematiche sollevate sarà firmata domani mattina e presentata nella prossima seduta di giunta. Questo passo, atteso da oltre 30 anni, rappresenta una speranza per rimuovere un’impasse che ha impoverito molte aziende agricole. L’assessore ha garantito che entro la fine di novembre ci sarà un chiarimento sui provvedimenti attesi.
Roberto Rampazzo, direttore di Coldiretti Abruzzo, ha espresso la ferma volontà del settore di vedere realizzate queste promesse, sottolineando l’importanza di un intervento tempestivo. “La nostra pazienza ha dei limiti – ha affermato – e se a dicembre non verranno realizzate le attese azioni, programmeremo un sit-in permanente di fronte alla Regione per far sentire la nostra voce.”
Il dialogo tra i rappresentanti del settore agricolo e l’amministrazione regionale è cruciale. Tuttavia, gli agricoltori non sembrano intenzionati a lasciare spazio all’incertezza. La scadenza di novembre rappresenta un test fondamentale per il governo regionale, chiamato a dimostrare di saper ascoltare le esigenze del comparto agricolo.
La partecipazione delle istituzioni nel confronto
All’incontro, oltre all’assessore Imprudente, ha partecipato anche Elena Sico, Direttrice del Dipartimento Agricoltura. La presenza di figure istituzionali rispecchia l’importanza di sviluppare una strategia congiunta per affrontare le problematiche agricole. L’intervento diretto delle autorità è essenziale per comprendere a fondo le questioni che attanagliano gli agricoltori e per trovare soluzioni adeguate.
I rappresentanti di Coldiretti hanno espresso la loro fiducia, pur mantenendo un atteggiamento critico nei confronti della sostenibilità delle promesse fatte. Il dialogo continua a essere essenziale per evitare un aggravamento della crisi che già affligge il settore, con speranze bagnate di concretezza.
Le prossime settimane saranno decisive, e il settore attende risposte tangibili. La volontà di collaborare esiste, ma ora sta alla Regione e agli organi competenti mettere in atto i cambiamenti necessari per garantire un futuro migliore agli agricoltori abruzzesi.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Donatella Ercolano