Giorgia Meloni a Pechino: nuovo piano triennale con la Cina segna una svolta nei rapporti bilaterali

Giorgia Meloni a Pechino: nuovo piano triennale con la Cina segna una svolta nei rapporti bilaterali

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Giorgia Meloni a Pechino: nuovo piano triennale con la Cina segna una svolta nei rapporti bilaterali - Gaeta.it

Il recente incontro della presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Pechino ha segnato un momento cruciale per i rapporti tra Italia e Cina. Durante una conferenza stampa, Meloni ha tracciato un bilancio del nuovo piano triennale siglato con la Cina, che propone un’alternativa alla Via della Seta. Questo accordo si presenta come una strategia per rafforzare i legami economici e culturali tra le due nazioni, in un contesto geopolitico sempre più complesso e in evoluzione.

Il piano triennale: un’alternativa alla Via della Seta

Riflessioni di Meloni

Nel corso della sua visita, Meloni ha sottolineato come l’Italia fosse stata l’unica grande nazione dell’Europa occidentale a far parte della Via della Seta, ma ha rilevato che il nostro paese non possedeva il miglior interscambio con la Cina rispetto ad altre nazioni europee. La presidente ha affermato che l’uscita dall’iniziativa cinese non ha rappresentato un’opzione negativa, bensì un passo coerente verso una collaborazione più efficace e proficua con Pechino. Questo nuovo approccio è considerato fondamentale per costruire rapporti più solidi e reciprocamente vantaggiosi.

Ambiti di cooperazione

Meloni ha spiegato che il piano d’azione approvato apre una nuova fase nei rapporti, includendo aree oltre il commercio e l’economia. La visita coincide con importanti ricorrenze, come il ventennale del partenariato strategico globale e i 700 anni dalla morte di Marco Polo, simbolo storico dei legami tra Italia e Cina. La premier ha messo in evidenza l’importanza della tutela delle indicazioni geografiche e della proprietà intellettuale, elementi strategici per l’industria italiana nelle trattative con la Cina.

Focus sulla mobilità elettrica e investimenti

Accordi di cornice

Meloni ha delineato l’importanza di definire accordi di cornice piuttosto che trattare le singole intese in modo dettagliato. La mobilità elettrica, a suo dire, è uno dei punti cruciali nel memorandum di collaborazione industriale che l’Italia ha firmato con la Cina. Questo contiene proposte concrete per l’implementazione di nuove tecnologie in ambito energetico e per la sostenibilità ambientale. Gli accordi trattano anche tematiche come la sicurezza alimentare, l’istruzione e il rafforzamento della cooperazione industriale.

Bilancio commerciale e investimenti esteri

Il disavanzo commerciale tra Italia e Cina è un tema centrale per Meloni. Attualmente, gli investimenti italiani in Cina superano di tre volte quelli cinesi in Italia. La presidente ha evidenziato la necessità di rimuovere gli ostacoli per l’accesso dei prodotti italiani al mercato cinese, richiedendo parità di trattamento per le imprese italiane. La premessa è di riequilibrare i vantaggi economici reciproci e lavorare per far crescere la competitività italiana nel contesto commerciale asiatico.

La crisi libanese e il ruolo della Cina

Preoccupazione per le tensioni

Durante il suo intervento, Meloni ha anche affrontato il tema delle attuali tensioni in Libano, esprimendo seria preoccupazione per il rischio di un’escalation regionale. La premier ha sottolineato la necessità di mantenere comunicazioni costanti con il governo e gli alleati, per inviare messaggi di moderazione e stabilità. Questo è particolarmente rilevante in un periodo in cui i dialoghi diplomatici sono fondamentali per la sicurezza nell’area.

La Cina come mediatore

Meloni ha indicato che la Cina potrebbe svolgere un ruolo significativo nella mediazione tra i paesi arabi e Israele, data la sua influenza nei rapporti con Teheran e Riad. Il governo italiano sta seguendo con attenzione gli sviluppi nella regione, considerando che la stabilità libanese ha ripercussioni dirette anche sugli interessi europei e italiani nel Mediterraneo. La cooperazione con la Cina in questo contesto potrebbe rivelarsi strategica in ottica di sicurezza e stabilità nel lungo termine.

Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2024 da Sara Gatti

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