Il mercato dei veicoli pesanti in Italia mostra un panorama in evoluzione nel 2023, secondo l’Osservatorio di Continental. La ricerca mette in evidenza come il parco circolante sia in parte giovane, con un numero crescente di mezzi recenti utilizzati per il trasporto di persone e merci. L’analisi si focalizza sulle immatricolazioni, sulle fonti di alimentazione dei veicoli e sulle categorie Euro, offrendo un’ottica rilevante sulle tendenze in atto.
Immatricolazioni in crescita: il caso di Napoli
Aumento delle immatricolazioni per il trasporto merci
Il settore del trasporto merci in Italia ha visto nel 2023 un aumento significativo delle immatricolazioni di autocarri oltre le 16 tonnellate. Sono stati registrati 22.999 nuovi mezzi, segnando un incremento del 6,9% rispetto all’anno precedente. In particolare, la REGIONE CAMPANIA ha visto un aumento in linea con la media nazionale, con 2.546 nuove targhe a confermare una crescita del 6,2%. Nello specifico, Napoli ha fatto registrare un incremento notevole del 12,4%, passando da 836 nuove immatricolazioni nel 2022 a 940 nel 2023.
Flessione nel mercato degli autobus
Se il comparto degli autocarri è in crescita, il mercato degli autobus, al contrario, registra una decrescita più marcata. A livello nazionale, si è assistito a un tasso di crescita del 45,8%, con 5.434 nuove immatricolazioni. Tuttavia, la Campania ha visto una contrazione significativa del 17,8%, con soli 309 nuovi mezzi. Napoli rispecchia questa tendenza con una flessione del 20,9%, con nuovi bus che scendono a 272.
Alimentazione dei veicoli: il trend verso l’ibrido
Situazione nazionale delle alimentazioni
Nel 2023, il parco circolante per il trasporto merci continua a mostrarsi stabile per quanto riguarda le alimentazioni. Il gasolio rappresenta ancora la tipologia predominante, con una percentuale di 90,3%, seguito da benzina e metano . Tuttavia, si rilevano lievi segni di crescita per le alimentazioni alternative: il GPL e i veicoli elettrici mostrano un incremento marginale, con valori rispettivamente dell’1,5% e dello 0,4%. Gli ibridi, entrambi con motore a benzina e a gasolio, guadagnano percentuali più significative.
Picco di ibridi e elettrici a Napoli
Per quanto riguarda la Campania, l’aumento degli autocarri ibridi raggiunge lo 0,5%, mentre le immatricolazioni di veicoli elettrici si fermano allo 0,1%. Il gasolio copre ancora una larga fetta del parco , malgrado una lieve diminuzione rispetto all’anno precedente. Napoli mostra un dato interessante: gli ibridi sono al 0,6% e attestano il picco regionale, mentre il parco di veicoli elettrici cresce al 0,4%, riflettendo una transitazione lenta ma costante verso fonti di energia più sostenibili.
Categorie Euro: il contrasto tra sostenibilità e inquinamento
La situazione per i mezzi pesanti
Nel 2023, la maggior parte degli autocarri per il trasporto merci in Italia è rappresentata dalle categorie Euro 4, 5 e 6, che insieme raggiungono il 55,5%. Tuttavia, la Campania presenta una situazione preoccupante, con il 58,6% del parco merci composto da veicoli Euro 0, 1, 2 e 3, considerati tra i più inquinanti. Napoli, in parallelo, ha il 58,5% di mezzi inquinanti, dove la classe Euro 0 raggiunge un picco regionale con il 24,9%.
Gli autobus nella corsa all’ecologia
In Italia, la percentuale di autobus Euro 4, 5 e 6 è equivalente al 59,3% del totale. Anche il parco autobus della Campania è classificato in prevalenza con veicoli inquinanti, con il 56,7% di mezzi Euro 0 e 1. A Napoli, la situazione resta critica, con il 49,3% del parco di autobus rispondente a classi meno ecologiche. Solo il 15,1% è rappresentato da Euro 5 e il 27,7% da Euro 6, evidenziando la necessità di progettare una transizione verso mezzi di trasporto più sostenibili.
Anzianità del parco veicolare: un futuro da rinnovare
Il dato riguardante gli autocarri
L’anzianità del parco circolante in Italia denota una distribuzione significativa tra veicoli più giovani e quelli più datati. Rispetto ai dati nazionali, Campania e Napoli evidenziano una percentuale maggiore di veicoli anziani. In Campania, il 26,5% dei veicoli ha oltre 30 anni, con un 21,2% di mezzi sotto i 10 anni. Napoli presenta un quadro simile, con il 28,5% di mezzi ultra-trentennali, mentre il 34,7% dei bus ha massimo 10 anni, un dato indicativo per il futuro del parco circolante.
Il parco autobus in realtà
Il panorama degli autobus è più incoraggiante. A livello nazionale, si osserva un incremento di veicoli più recenti, con il 38,6% di autobus sotto i 10 anni. Tuttavia, la situazione si complica in Campania dove il 45,6% dei veicoli ha oltre 20 anni. Il capoluogo evidenzia un’anzianità media che richiede attenzione, ma al contempo mostra un trend positivo con oltre il 4% di mezzi di recentissima immatricolazione.
I dati emersi da questo approfondimento mettono in luce un settore in transizione, che deve affrontare sfide significative riguardo alla sostenibilità e al rinnovamento della flotta circolante. In prospettiva, sarà importante monitorare questi sviluppi per comprendere le future dinamiche del mercato.
Ultimo aggiornamento il 29 Agosto 2024 da Sara Gatti