Nella serata di ieri, una significativa cerimonia ha segnato la chiusura della Porta Santa dell’Aquila, un evento che ha radici storiche e religiose profonde, risalente al Giubileo istituito da Papa Santo Celestino V nel 1294. Questa tradizione, che rappresenta un’importante occasione per i fedeli e per la comunità aquilana, si è svolta in un’atmosfera carica di spiritualità e di evocazione della storia della città . L’arcivescovo dell’Aquila, Antonio D’Angelo, insieme al sindaco Pierluigi Biondi, hanno officiato la chiusura con una cerimonia che ha catturato l’attenzione di molti.
Il rito di chiusura della Porta Santa
La celebrazione liturgica
L’atto di chiusura della Porta Santa è stato preceduto da una messa stazionale officiata da monsignor D’Angelo, che ha riunito i presenti in un momento di preghiera e riflessione. Durante la celebrazione, l’arcivescovo ha commentato un episodio evangelico legato al sacrificio di San Giovanni Battista, sottolineando l’importanza del messaggio di misericordia e riconciliazione. “La celebrazione della Perdonanza ci aiuti a vincere la nostra ambiguità ,” ha affermato D’Angelo, invitando i fedeli a rafforzare le proprie scelte e valori interiori.
Messaggio di speranza
Nel suo intervento, il prelato ha messo in evidenza come l’incontro con la misericordia possa “rigenerare” la coscienza personale, un tema ricorrente nelle celebrazioni religiose che si concentrano sull’importanza della riconciliazione. Ha citato anche il richiamo di San Paolo ai Corinzi, esortando i partecipanti a “lasciarsi riconciliare con Dio”. Questo richiamo alla riflessione spirituale ha trovato ascolto nei cuori dei presenti, riuniti per una causa comune.
Il significato del braciere della Pace
Un simbolo di unitÃ
Al termine della messa, il sindaco Biondi ha ufficialmente spento il braciere della Pace situato sulla torre di Collemaggio, un atto simbolico che ha chiuso un periodo di celebrazioni iniziato il 23 agosto con l’accensione del Fuoco del Morrone. Questo braciere rappresenta non solo la pace, ma anche l’unità e la solidarietà tra i cittadini aquilani, valori fondamentali in un momento di intensi sentimenti comunitari.
Il corteo di rientro
Successivamente, si è svolto un corteo di rientro, durante il quale i partecipanti hanno avuto l’opportunità di riflettere sull’importanza della celebrazione e su quanto essa simboleggi per la città e i suoi abitanti. Quest’anno, come gli altri, il momento ha permesso di riscoprire legami profondi e un senso di appartenenza alla comunità , elementi cruciali in un periodo di sfide e trasformazioni.
Un richiamo alla riflessione sociale
Citazioni di Ignazio Silone
Durante il rito, il sindaco Biondi ha richiamato le parole di Ignazio Silone, citando un passaggio in cui l’autore fa pronunciare a Celestino un’invettiva contro Bonifacio VIII, sottolineando l’importanza delle anime rispetto alle istituzioni. “Dio ha creato le anime, non le istituzioni,” ha detto Biondi, ponendo l’accento sulla natura immortale delle anime umane in contrasto con l’effimero delle organizzazioni e delle controparte temporali. Questo passaggio ha offerto un momento di introspezione, esortando i partecipanti a un ripensamento delle priorità della società .
Una celebrazione che unisce
La celebrazione della chiusura della Porta Santa non si limita a un evento religioso, ma si erge a simbolo della resilienza e della forza della comunità aquilana. La speranza espressa dagli oratori e l’unione dei presenti rendono questo momento un’occasione per affrontare le sfide future con rinnovato entusiasmo e spirito di collaborazione. Il richiamo alla vera essenza della condizione umana e all’importanza della carità rimane vivo nel cuore dei cittadini, promettendo un futuro di riconciliazione e comunità .
Tra fede e tradizione, l’Aquila continua a far risuonare nel tempo il messaggio di Santo Celestino V, testimonianza della forza spirituale e culturale di una città che guarda al domani con speranza e determinazione.
Ultimo aggiornamento il 29 Agosto 2024 da Sara Gatti