“Vinitaly and the city – Calabria in wine” ha fatto il suo debutto a Sibari, richiamando un vasto pubblico di appassionati del vino e della cultura. L’evento si è tenuto presso il Parco Archeologico di Sibari e ha visto la partecipazione di oltre seimila visitatori nella sua prima giornata. Un’occasione rarefatta che ha messo in luce le eccellenze vitivinicole calabresi, unendo prodotto e beni culturali in un contesto suggestivo.
Inaugurazione e figure di spicco
Il taglio del nastro
L’inaugurazione della kermesse ha coinciso con una cerimonia ricca di ospiti e significato, guidata dal Sottosegretario all’Agricoltura, Patrizio La Pietra, insieme ad altre personalità di rilievo, tra cui il Sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano, e il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Questa presenza istituzionale ha conferito all’evento un’importanza significativa non solo per il settore vitivinicolo, ma anche per la promozione culturale della regione.
Il valore del territorio
Il Sottosegretario La Pietra ha sottolineato l’importanza di questo evento come vetrina delle eccellenze calabresi nel mondo del vino, evidenziando il lavoro compiuto negli ultimi anni per migliorare la qualità del prodotto. Secondo La Pietra, il vino è molto più di una bevanda: è un ambasciatore della qualità calabrese a livello internazionale. La sua dichiarazione sottolinea la necessità di raccontare le bellezze e le qualità del territorio, un cammino che può aprire a nuove opportunità economiche.
L’unione di vino e cultura
Promozione del territorio
Roberto Occhiuto ha ripreso il concetto della sinergia tra vino e cultura come strumenti di promozione territoriale. Nel contesto unico del Parco Archeologico di Sibari, il Presidente ha ribadito la volontà di presentare le eccellenze vitivinicole nazionali e locali, sfidando i pregiudizi che spesso accompagnano l’immagine della Calabria. Per Occhiuto, l’evento rappresenta una rivisitazione della narrazione regionale, mostrando quanto di buono e prezioso la Calabria abbia da offrire.
Il significato dell’evento
Gianluca Gallo, assessore regionale all’Agricoltura, ha commentato l’inaspettato traguardo di ospitare “Vinitaly and the City” al di fuori di Verona, rimarcando la crescita del vino calabrese in vari aspetti. Gallo ha esortato i produttori a puntare sulla qualità , avvalendosi di occasioni come questa per farsi conoscere al di fuori dei confini regionali. Sicuramente i racconti che emergono da eventi simili sono un modo per valorizzare l’identità calabrese.
Esperienze e opportunità per tutti
Un evento accessibile
Fulvia Caligiuri, commissario dell’Arsac, ha sottolineato che il successo di “Vinitaly” è frutto di un lavoro di squadra tra istituzioni e aziende. L’evento non è rivolto solo a chi ama il vino, ma anche a chi desidera vivere un’esperienza gastronomica che combina i sapori della tradizione calabrese con vini di alta qualità . Questa apertura a un pubblico più ampio è destinata a promuovere la cultura enogastronomica locale e ad attrarre turisti.
Un racconto di successo
Gianni Bruno, Exhibition Manager di Vinitaly, ha descritto l’evento come un’opportunità per incrementare i redditi negli ambiti locali, grazie all’interazione tra territori e prodotti. L’unione di storie locali, vino e bellezze paesaggistiche non solo favorisce il networking tra produttori, ma serve anche ad avvicinare i visitatori al mondo del vino calabrese in un contesto che ne esalta il valore.
La manifestazione, che prevede tre giorni di eventi e degustazioni, è destinata a proseguire con una varietà di attività , rendendo il Parco Archeologico di Sibari un punto di riferimento per la cultura e il vino in Calabria. L’incontro tra vino e cultura si è rivelato una formula vincente per attrarre e coinvolgere un pubblico sempre più ampio.
Ultimo aggiornamento il 31 Agosto 2024 da Sara Gatti