Giacomo Moretti vince il programma "Starting Grant" con il progetto sui trasduttori a gap fluido

Giacomo Moretti vince il programma “Starting Grant” con il progetto sui trasduttori a gap fluido

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Giacomo Moretti vince il programma "Starting Grant" con il progetto sui trasduttori a gap fluido - Gaeta.it

Il progetto “Fleap – Fluid gap Electro-Active-Polymer machines“, guidato da Giacomo Moretti, ha ottenuto un’importante approvazione all’interno del programma “Starting Grant” del Consiglio europeo della ricerca . Questo riconoscimento permette di esplorare nuove frontiere nella tecnologia dei trasduttori a gap fluido, un’area di ricerca che può rivoluzionare il settore della robotica e delle energie rinnovabili. L’iniziativa sarà gestita presso il Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Trento, contribuendo così alla crescente reputazione dell’ateneo nella ricerca scientifica avanzata.

L’importanza del progetto “Fleap”

Un focus su materiali intelligenti

Il progetto “Fleap” si propone di sviluppare e affinare la tecnologia dei fluid gap transducers , un sistema innovativo che utilizza materiali intelligenti per generare movimento e produrre energia. Questi trasduttori funzionano attraverso una combinazione di elettrostatica e fluidodinamica, presentandosi come custodie flessibili che contengono un fluido isolante. L’innovazione principale sta nell’assenza di componenti rigidi, rendendo questi dispositivi leggerissimi e capaci di prestazioni elevate in termini di rapporto potenza-peso.

Le applicazioni dei trasduttori

L’efficacia dei fluid gap transducers è evidenziata da recenti sviluppi che dimostrano il loro potenziale nell’uso come muscoli artificiali per robot di nuova generazione. Questi trasduttori possono essere impiegati in vari contesti, dai robot morbidi, che possono interagire delicatamente con l’ambiente, ai veicoli subacquei e ai piccoli robot mobili. Grazie alla loro natura flessibile e alla capacità di generare movimento con grande più semplicità rispetto ai sistemi tradizionali, i Fgt potrebbero rappresentare un componente chiave nella prossima generazione di applicazioni robotiche.

Sfide e opportunità della ricerca

Indagini sui fenomeni fisici

Per sviluppare e implementare efficacemente queste tecnologie, il progetto condotto da Moretti si focalizzerà anche sulla comprensione dei fenomeni fisici che avvengono all’interno dei fluid gap transducers. Questo comporterà la creazione di modelli teorici ad hoc per simulare e prevedere il comportamento di questi dispositivi in diverse condizioni operative. Attraverso esperimenti rigorosi, il team di ricerca testerà nuove soluzioni che potrebbero innovare il settore.

Adattamento a contesti estremi

Una delle principali ambizioni di “Fleap” è sviluppare trasduttori adatti per ambienti estremi. In particolare, il progetto mira a risolvere le sfide associate alle applicazioni spaziali, dove le condizioni di bassa pressione richiedono tecnologie specifiche. Allo stesso modo, i trasduttori dovranno dimostrare la loro utilità in situazioni di alta pressione, come quelle che si possono incontrare negli ambienti marini e oceanici. Una delle applicazioni più promettenti include la possibilità di generare energia dalle onde marine, contribuendo così alla produzione di elettricità rinnovabile attraverso un metodo innovativo.

Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 da Marco Mintillo

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