L’importanza dell’accordo De Gasperi-Gruber è oggi più che mai evidente, specialmente in un contesto come quello attuale. La celebrazione della Giornata dell’autonomia rappresenta un’opportunità per riaffermare il valore delle specificità locali, in particolare per la Provincia di Bolzano e il suo percorso autonomista. Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha sottolineato la conclusione del percorso tecnico per la riforma dello statuto, auspicando un consenso politico per dare effettiva attuazione a queste modifiche essenziali.
Celebrazione della Giornata dell’autonomia
Significato storico e attualità
La scelta di commemorare l’accordo De Gasperi-Gruber non è solo un tributo al passato, ma rappresenta un passo fondamentale verso il futuro dell’autonomia in Trentino. Il riconoscimento della Giornata dell’autonomia, che si è svolta nella storica sala Depero del Palazzo della Provincia di Trento, mira a rafforzare il legame tra le diverse autonomie, promuovendo una visione unitaria che tenga conto delle specificità regionali. All’evento erano presenti autorità locali, politiche e militari, fra cui il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, contribuendo a una celebrazione che trascende le sole questioni amministrative.
Durante il suo intervento, Fugatti ha evidenziato la rilevanza della riforma dello statuto, dichiarando che il percorso intrapreso con il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie ha raggiunto un punto cruciale, sollecitando un rapido via libera sul fronte politico. In un contesto geopolitico complesso, il mantenimento delle specificità regionali diventa un elemento chiave per garantire una coesione sociale e culturale forte e duratura.
Le parole del presidente Fugatti
Fugatti ha discusso anche dell’autonomia differenziata, con particolare attenzione al ruolo delle regioni speciali. Ha sostenuto che anche se le regioni speciali non sono direttamente coinvolte nelle dinamiche di autonomia differenziata, è fondamentale supportare il processo per promuovere un’autonomia più giusta e responsabile. Inoltre, ha ribadito l’importanza di un approccio inclusivo, sottolineando che i veri autonomisti devono lavorare non solo per il bene della propria regione, ma per l’autonomia di tutte le aree.
Fugatti ha, altresì, annunciato l’intenzione di istituire un Centro studi per le autonomie in Trentino, un passo strategico per garantire che le politiche future siano informate e supportate da una ricerca adeguata.
Interventi e prospettive future
Il ruolo del Consiglio provinciale
Claudio Soini, presidente del Consiglio provinciale di Trento, ha aperto l’incontro esprimendo la necessità di continuare il riformismo che sta guidando l’autonomia provinciale. Ha sostenuto che è essenziale coinvolgere attivamente i cittadini e le comunità locali nel processo di riforma dello statuto, affinché le modifiche siano non solo politiche ma anche socialmente condivise e accettate. Soini ha messo in guardia dall’inerzia e dall’indifferenza di fronte a cambiamenti che possono rivestire un’enorme importanza per la vita quotidiana dei cittadini.
Networking a livello nazionale e europeo
Un altro punto cruciale sollevato da Paride Gianmoena, presidente del Consiglio delle autonomie locali , riguarda la creazione di reti di contatto a livello europeo e nazionale. Gianmoena ha esortato a valorizzare le peculiarità di ciascun territorio, evidenziando l’importanza di evitare un modello di accentramento normativo che livellerebbe verso il basso le diverse realtà locali. La sua visione di un’autonomia sostenibile si concentra sull’importanza di garantire servizi adeguati anche nelle zone più decentrate, respingendo qualsiasi regresso nella qualità dei servizi pubblici.
Lectio magistralis sulla riforma
In chiusura, la cerimonia ha visto la partecipazione della professoressa Esther Happacher, docente di diritto all’Università di Innsbruck, che ha tenuto una lectio magistralis di grande spessore, offrendo spunti di riflessione sulla necessità di sistemi giuridici che garantiscano l’autonomia. La sua analisi ha evidenziato l’interazione tra leggi e governance nella promozione dell’autonomia regionale, delineando un quadro normativo che favorisca lo sviluppo e la tutela delle specificità locali.
La giornata si è chiusa con la consapevolezza che l’autonomia, intesa come strumento di autogoverno, è fondamentale per preservare l’identità culturale e sociale delle province, mentre si guarda al futuro con un approccio evolutivo e inclusivo, in grado di affrontare le sfide del presente e del domani.
Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 da Sara Gatti