Passeggiata inclusiva a viale Italia: focus sul piano di eliminazione delle barriere architettoniche

Il 28 settembre si svolgerà una passeggiata inclusiva a piazza Rossellini, promossa dall’architetto Franca Asciutto, per esaminare il PEBA e favorire l’accessibilità nelle città.
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Passeggiata inclusiva a viale Italia: focus sul piano di eliminazione delle barriere architettoniche - Gaeta.it

L’accessibilità è un tema cruciale per la realizzazione di una città inclusiva e in grado di garantire pari opportunità a tutti. Per questo motivo, il consigliere delegato all’abbattimento delle barriere architettoniche, architetto Franca Asciutto, ha lanciato un’iniziativa significativa: una passeggiata inclusiva nel centro urbano. Questo evento si terrà il 28 settembre in piazza Rossellini e servirà a esaminare una parte del primo comparto del PEBA in viale Italia e nelle aree adiacenti.

L’importanza dell’accessibilità

L’accessibilità in urbanistica non si configura soltanto come il rispetto di una normativa, ma rappresenta un’opportunità per ascoltare e integrare le esigenze delle persone con disabilità. La delegata, Franca Asciutto, ha sottolineato l’importanza di concludere una progettazione attenta, frutto di un dialogo costante tra l’amministrazione, i professionisti del settore e le realtà associative. Le barriere architettoniche non sono solo ostacoli fisici, ma simboli di una mancanza di inclusione sociale e culturale.

È fondamentale che tutti i cittadini possano muoversi liberamente e partecipare alla vita urbana senza limitazioni. La passeggiata inclusiva rappresenta un’opportunità per sottolineare come l’accessibilità dovrebbe essere vista come un obiettivo da raggiungere attraverso la cooperazione. La presenza di associazioni che si occupano dei diritti delle persone con disabilità garantisce un ascolto più attento e raffinato delle esigenze specifiche delle diverse categorie di utenti.

Gli aspetti pratici dell’iniziativa

L’evento del 28 settembre rappresenta una pietra miliare nel percorso di attuazione del PEBA, un documento strategico che delinea gli interventi necessari per eliminare le barriere architettoniche nelle città. Durante la passeggiata, che inizierà alle 9:30, i cittadini avranno l’opportunità di interagire con esperti e rappresentanti dell’amministrazione, tra cui l’assessore alle Politiche sociali, Gabriele Fargnoli, e il progettista del PEBA, architetto Guido Rainaldi.

La passeggiata non sarà solo una mera osservazione degli spazi, ma un’occasione di dialogo attivo. Sono previsti momenti in cui verranno illustrati i vari interventi previsti dal piano, e i partecipanti saranno incoraggiati a fornire feedback e suggerimenti. L’obiettivo è quello di creare una progettazione strutturata su base partecipativa, in modo che le esigenze e le esperienze di chi vive quotidianamente la disabilità siano al centro delle decisioni urbanistiche.

In aggiunta, si prevede che questa non sarà l’unica passeggiata inclusiva: seguiranno altri eventi che si concentreranno su diversi comparti della città, garantendo così una continua raccolta di input e opinioni da parte della comunità. La partecipazione attiva dei cittadini è considerata cruciale per raggiungere un obiettivo complesso come l’accessibilità totale degli spazi pubblici.

Una visione a lungo termine per le città

La passeggiata del 28 settembre rappresenta non solo un passo avanti nella realizzazione di politiche di accessibilità, ma anche una visione a lungo termine per le città. La creazione di ambienti urbani accessibili è un processo che richiede tempo, dialogo e l’impegno di tutti gli interlocutori sociali. L’architetto Asciutto ha rimarcato l’importanza della progettazione participativa e del coinvolgimento diretto degli utenti nel processo decisionale.

È imprescindibile garantire che ogni nuovo progetto tenga in debita considerazione le necessità di tutte le categorie di cittadini, apportando migliorie concrete e misurabili alla qualità della vita urbana. Le amministrazioni pubbliche sono chiamate a investire in infrastrutture e servizi che vadano oltre il semplice adempimento normativo. L’obiettivo non deve essere soltanto quello di abbattere barriere fisiche, ma anche di promuovere un cambiamento culturale e sociale che favorisca l’inclusione in tutte le sue forme.

Questa iniziativa segna quindi l’inizio di un percorso più ampio per garantire che l’accessibilità diventi una realtà tangibile e diffusa, avvantaggiando l’intera comunità e aprendo la strada a un futuro in cui tutti possano vivere e partecipare attivamente alla vita della città.

Ultimo aggiornamento il 26 Settembre 2024 da Sofia Greco

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