A cisterna si discute la tutela dell'acqua: progetti per un futuro sostenibile

A cisterna si discute la tutela dell’acqua: progetti per un futuro sostenibile

Cisterna di Latina ospita un convegno il 12 dicembre per presentare i progetti del Parco Urbano sul Fiume Antico e del Giardino di Ninfa, promuovendo memoria storica e sostenibilità ambientale.
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A cisterna si discute la tutela dell'acqua: progetti per un futuro sostenibile - Gaeta.it

Cisterna di Latina accoglie un’importante iniziativa dedicata alla memoria ambientale e storica, con un convegno pubblico in programma giovedì 12 dicembre. L’evento si terrà presso la Sala consiliare del comune, a partire dalle ore 18, e sarà incentrato sulla presentazione di due progetti significativi: il Parco Urbano sul Fiume Antico e il Giardino di Ninfa. Questa occasione rappresenta un’opportunità per la comunità di esplorare il valore del patrimonio idrico locale, insieme alle nuove prospettive di sostenibilità.

Parco urbano sul fiume antico: un intervento atteso

Il primo progetto, quello del Parco Urbano sul Fiume Antico, si prefigge di affrontare le sfide della mitigazione idraulica e del dissesto idrogeologico. In un periodo in cui i cambiamenti climatici portano a eventi estremi, l’incolumità della popolazione è un tema cruciale. Il Sindaco di Cisterna, Valentino Mantini, ha sottolineato l’importanza di tale iniziativa, annunciando un finanziamento di circa un milione e mezzo di euro per riportare alla luce il corso d’acqua che oggi rimane sommerso sotto il Bocciodromo, non lontano da Palazzo Caetani.

La storia del Fiume Antico è radicata nella tradizione locale: sin dai tempi medievali, questa via d’acqua ha svolto un ruolo fondamentale nel raccogliere le acque piovane dai territori circostanti, fungendo da limite naturale e urbanistico per la Vecchia Cisterna. L’intervento, previsto nei prossimi mesi, consentirà non solo di rivelare una porzione dimenticata del fiume, ma anche di creare un Parco Urbano che possa riqualificare il centro della città.

Il Sindaco ha anche evidenziato come l’amministrazione ha già dialogato con i responsabili del Bocciodromo, proponendo soluzioni alternative per garantire la continuità delle attività sportive nel rispetto delle normative di sicurezza. Questo approccio dimostra l’intento di coniugare sviluppo urbano e esigenza della comunità, ponendo le basi per una collaborazione proficua.

Il giardino di ninfa: una visione di resilienza

Il secondo progetto al centro del convegno riguarda il Giardino di Ninfa, un grande esempio di come è possibile unire memoria storica e necessità di sostenibilità. In tal senso, il progetto è parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza . Relatori di spicco contribuiranno alla discussione: Massimo Amodio, Presidente della Fondazione Roffredo Caetani, Elisabetta Ricci, architetto e progettista coinvolta nel progetto, e Claudio Alimonti, docente all’Università La Sapienza di Roma e consigliere della Fondazione.

Il Giardino di Ninfa, famoso per la sua bellezza paesaggistica, non è solo una meraviglia scenica ma rappresenta anche un patrimonio naturale da preservare. Il progetto mira a rinnovare l’approccio alla gestione del giardino, puntando alla resilienza e alla sostenibilità, elementi essenziali in un contesto di cambiamenti ambientali e sociali.

Con la cornice storica del Giardino di Ninfa, gli interventi previsti dal progetto si focalizzano su una gestione più consapevole delle risorse idriche e sulla valorizzazione della biodiversità. Questo approccio permetterà di preservare l’integrità ecologica del sito, favorendo un dialogo tra la storia e le necessità contemporanee.

Un convegno per la comunità: coinvolgimento e prospettive

Il convegno sarà moderato dal giornalista Daniele Vicario, il quale guiderà le interazioni e le presentazioni, creando uno spazio di confronto tra esperti e residenti. La partecipazione della comunità è essenziale, non solo per ascoltare i progetti, ma per contribuire attivamente al dibattito sulla valorizzazione del patrimonio idrico e sulla sostenibilità ambientale.

Le tematiche trattate non riguardano solo il futuro urbanistico di Cisterna, ma coinvolgono anche l’identità culturale e storica della comunità. Il successo di tali iniziative dipende dalla capacità dei cittadini di sentirsi parte integrante del cambiamento, adoperandosi affinché le risorse naturali vengano gestite con responsabilità e lungimiranza.

Questa iniziativa rappresenta un momento cruciale per approfondire il legame tra la storia di Cisterna e le necessità future, con l’obiettivo di costruire una comunità più consapevole e impegnata nella tutela dell’ambiente.

Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2024 da Laura Rossi

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