Una chiesa incastonata tra le rocce. Per ammirarla arrivano da tutte le parti del mondo. Si trova a pochi chilometri da Roma
Il percorso per raggiungerla è un’esperienza che ben si sposa con l’amore per la natura e la spiritualità . La chiesa, con la sua facciata neogotica, è frutto di un restauro avvenuto nel 1893, ma le sue origini risalgono all’830 d.C., come attestato dal Codex diplomaticus cajetanus, un’importante raccolta di documenti storici. Questo luogo è stato testimone di secoli di storia e di fede, e la sua posizione privilegiata ben rappresenta la fusione tra sacro e naturale.
Una testimonianza viva della storia e della spiritualità della regione. La sua bellezza architettonica, unita a una posizione panoramica privilegiata, lo rende un luogo imperdibile. Che si tratti di una passeggiata in famiglia, di un’escursione con amici o di un momento di contemplazione solitaria, questo luogo incantevole invita a scoprire e apprezzare le meraviglie della natura e della fede, in un perfetto equilibrio tra sacro e profano.
Una chiesa scavata nella roccia
L’Eremo di San Michele, incastonato nel cuore del Monte Altino, rappresenta una delle meraviglie più suggestive del territorio di Formia. Questo piccolo gioiello architettonico non è solo un luogo di culto, ma anche un punto panoramico che offre una vista mozzafiato sul golfo di Gaeta. A un’altitudine di 1220 metri, questa chiesetta si erge come un faro spirituale, in perfetta armonia con la natura circostante, e riflette la bellezza dei Monti Aurunci, che si affacciano sul mare.

La leggenda narra che la statua di San Michele Arcangelo, un tempo collocata lungo il litorale di Gianola, decise di spostarsi verso l’alto, stanca dei rumori e del linguaggio dei marinai. La statua, trovata sul Monte Altino, scelse di rifugiarsi in una cavità della roccia, esprimendo così la sua volontà di essere venerata in un luogo di pace e tranquillità . Questa storia affascinante è ampiamente condivisa dagli abitanti di Formia, che vedono nella statua un simbolo di protezione e guida.
Il sentiero che conduce all’Eremo, noto come “Strada della statua”, è un percorso di 7,3 km che si snoda attraverso una natura selvaggia e incontaminata, regalando splendidi panorami sui monti Aurunci e sul golfo di Gaeta. Questo itinerario, che presenta un dislivello di 442 metri, può essere percorso in circa due ore di cammino lento, rendendolo accessibile a famiglie e appassionati di escursionismo. Tuttavia, durante i mesi estivi, è consigliato portare con sé acqua e un cappellino, poiché il percorso è esposto al sole e presenta poche zone d’ombra.
Per coloro che desiderano visitare l’Eremo di San Michele, ci sono diverse opzioni per raggiungere Formia. Chi proviene in auto può utilizzare l’autostrada, uscendo a Cassino, oppure percorrere la superstrada SS.630 Cassino-Formia. Una volta arrivati a Formia, si prosegue verso il pittoresco borgo medievale di Maranola. Dopo circa cinque chilometri lungo la strada provinciale Maranola-Redentore, si trova il quadrivio in località Campone. Da qui, si svolta a destra e si prosegue per circa un chilometro fino a raggiungere il rifugio in località Pornito, dove è possibile parcheggiare e proseguire a piedi lungo il sentiero.
L’Eremo di San Michele non è solo un luogo sacro, ma è anche un simbolo di una comunità che ha saputo preservare la sua storia e la sua cultura. La chiesa è spesso meta di pellegrinaggi e visite, non solo per la sua importanza religiosa, ma anche per il contesto naturale in cui si trova. Gli escursionisti e i visitatori possono godere di momenti di riflessione e meditazione, immersi in un ambiente che trasmette serenità e pace.