Nel tardo pomeriggio del 24 aprile 2025, Genova ha visto due cortei distinti attraversare le vie principali del centro, promossi da movimenti studenteschi e gruppi antifascisti. Queste manifestazioni hanno voluto celebrare la Resistenza e la Liberazione del 1945. Le manifestazioni hanno creato disagi alla circolazione nelle zone interessate, paralizzando il traffico per diverse ore. I cortei, pur diversi nella partenza e nel percorso, hanno condiviso temi di critica alla guerra e al riarmo, richiamando la storia della città nel secondo conflitto mondiale.
Manifestazioni studentesche e antifasciste nel centro di genova
Due gruppi principali hanno organizzato i cortei partendo da punti diversi della città . Il primo movimento, guidato dagli studenti di Osa e Cambiare Rotta, è partito dalla Casa dello Studente, un luogo emblematico in città per il suo passato segnato dalle violenze fasciste e naziste durante la seconda guerra mondiale. Questo spazio è stato scelto per sottolineare il legame tra passato e presente, evidenziando il rischio di nuove forme di repressione del dissenso, soprattutto alla luce del recente dibattito sul ddl Sicurezza, ritenuto da molti una prova della limitazione delle libertà civili.
Il secondo corteo, organizzato dal comitato Genova Antifascista, si è mosso da un altro punto del centro storico. Questo gruppo ha incluso nei suoi temi di protesta anche una forte solidarietà nei confronti del popolo palestinese, esprimendo un chiaro messaggio contro le guerre e le politiche di riarmo mondiali. Il comitato ha sottolineato il ruolo di Genova nella tradizione antifascista, richiamandosi alla storia della città come esempio di resistenza contro le oppressioni.
Impatto sul traffico e organizzazione delle manifestazioni
Le due manifestazioni hanno causato forti rallentamenti e blocchi alla circolazione, soprattutto nelle zone del centro storico di Genova. Il traffico è rimasto quasi paralizzato per diverse ore. Le autorità locali hanno predisposto deviazioni e gestione del traffico, ma la presenza contemporanea di due cortei con percorsi differenti ha complicato l’organizzazione generale. I cittadini che si trovavano in zona hanno vissuto disagi che si sono protratti fino a sera, con ripercussioni su trasporti pubblici e spostamenti abituali.
Non è la prima volta che in questa area si svolgono manifestazioni che coinvolgono ampie fasce di partecipanti, ma la coincidenza di due cortei con messaggi simili ha attirato una particolare attenzione. Gli organizzatori hanno dichiarato di voler trasmettere messaggi chiari contro qualunque forma di autoritarismo, sfruttamento e guerra, ma l’impatto sulla viabilità è stato significativo, con qualche tensione tra manifestanti e forze di polizia.
Richiami storici e messaggi dai cortei
I partecipanti alle manifestazioni hanno voluto ricordare l’insurrezione genovese del 24 aprile 1945, momento fondamentale nella lotta contro il nazifascismo nella città . I cortei hanno rimarcato il valore storico della Resistenza, mettendo in guardia contro ritorni di ideologie autoritarie e atteggiamenti bellicosi. Le bandiere dell’Unione Europea sono state bruciate durante la protesta, un gesto che vuole sottolineare la critica verso quello che viene definito come un sistema economico e politico orientato alla guerra e allo sfruttamento.
Gli studenti, cantando slogan contro il governo e l’economia legata ai conflitti, hanno espresso un chiaro dissenso verso le politiche attuali. Il sostegno al popolo palestinese si è fatto sentire forte nel corteo di Genova Antifascista, segno di una crescente attenzione verso tematiche internazionali legate alla giustizia e alla pace. Questi messaggi si inseriscono in un clima di tensione politica nazionale e internazionale, con un’eco che arriva da più parti d’Italia.