La questione delle concessioni balneari a Latina torna a scuotere il dibattito pubblico, con critiche e replica tra opposizione e giunta. Il nodo principale resta la mancata partenza delle gare pubbliche per l’affidamento degli stabilimenti, nonostante gli impegni annunciati dall’amministrazione. A poche settimane dall’arrivo della stagione estiva, la situazione rimane incerta, con ricadute sui servizi al cittadino e sulle condizioni di lavoro nei lidi.
la posizione di Maria Grazia Ciolfi e il rilancio delle interrogazioni sulle gare
La consigliera del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Ciolfi, ha riacceso l’attenzione sulle concessioni balneari con un’interrogazione urgente rivolta al Comune di Latina. Secondo Ciolfi, le promesse di avviare le gare pubbliche si sono sempre tradotte in attese e risultati mancati. Già in passato la stessa consigliera aveva sollevato dubbi e critiche su questo tema, ricevendo rassicurazioni dalla giunta ma senza vedere passare all’azione.
Proroga e delibera contestata
Al centro delle contestazioni c’è la delibera della giunta comunale del 30 dicembre 2023, che ha previsto una proroga annuale per 21 concessioni in scadenza. Questa proroga è stata accompagnata dall’approvazione di uno schema di avviso pubblico tramite una determina dirigenziale, documento che però non è mai stato reso noto al pubblico o ai soggetti interessati. Ciolfi denuncia che l’assenza di questo atto rende impossibile l’indizione delle gare e potrebbe far rigettare i ricorsi al Tar presentati dai concessionari contrari.
L’interrogazione non si limita al contesto comunale ma coinvolge anche la sfera regionale. La consigliera critica una bozza presentata nella XI Commissione della Regione Lazio per modificare il regolamento sulle aree demaniali marittime. Quella proposta, ritirata per assenza di interlocutori tecnici e politici, avrebbe favorito eccessivamente gli interessi privati a discapito di quelli pubblici e ambientali, secondo la sua valutazione. Afferma inoltre che nelle condizioni degli stabilimenti balneari persiste un contenzioso legato a pratiche simili al caporalato nei confronti di alcuni lavoratori, problema che per Ciolfi aggraverebbe ulteriormente la situazione se non si sostiene chi promuove salari minimi garantiti.
la replica dell’assessore Gianluca Di Cocco e le garanzie sull’iter delle concessioni
L’assessore comunale alle Attività Produttive, Gianluca Di Cocco, ha risposto alle accuse riassumendo la posizione della giunta e sottolineando la legittimità di ogni passaggio effettuato dalla amministrazione. Ha invitato a chiarire ogni dubbio attraverso gli strumenti previsti e definito la questione delle concessioni come un tema “complesso e spesso oggetto di confusione”.
Normativa e tempi delle gare
L’assessore ha ricordato la legge statale 166/2024, entrata in vigore recentemente, che autorizza le concessioni esistenti fino al 30 settembre 2027. Questa normativa, ha puntualizzato Di Cocco, mette fine alle incertezze legislative sollevate in passato. Sulla mancata partenza delle gare ha confermato che queste verranno pubblicate rispettando tutte le disposizioni vigenti. Ha sminuito l’impatto del contenzioso dei concessionari, assicurando che non bloccherà l’iter previsto.
Per quanto riguarda i lavoratori degli stabilimenti, ha ribadito che il bando per i bagnini riprende le tabelle ministeriali relative ai costi del lavoro, premia le offerte migliorative e cerca di garantire condizioni più corrette. In merito alla situazione generale di abbandono della marina di Latina, Di Cocco ha elencato una serie di interventi in programma: un piano esecutivo per l’area, la sistemazione dell’arenile, l’ampliamento dei parcheggi, interventi sulla viabilità e potenziamento dei servizi per le persone con disabilità.
Un confronto acceso a ridosso della stagione estiva
Il dibattito intorno alle concessioni balneari a Latina resta acceso, con opposizione e maggioranza che si fronteggiano tra accuse di inerzia e rassicurazioni sul rilancio del territorio. A pochi mesi dall’inizio della stagione estiva, la città attende risposte definitive, sia per quanto riguarda le gare pubbliche, sia sulla gestione dei servizi offerti. Al centro dell’attenzione ci sono anche le condizioni di lavoro nei lidi e la tutela degli interessi pubblici legati al demanio marittimo. Il Comune ha annunciato progetti concreti per valorizzare e migliorare la marina, ma l’attesa e le tensioni restano evidenti.