Un nuovo episodio di violenza a Mestre, avvenuto lungo il sottopasso di via Dante, getta nuovamente sotto i riflettori la questione della sicurezza nella città veneta. Questa volta, a fare notizia è l’aggressione subita da due operai di origine africana, colpiti e derubati da un gruppo di sei aggressori. Mentre il Partito Democratico chiede un incontro urgente con la Giunta per discutere delle misure di sicurezza, la popolazione esprime preoccupazione per la crescente incidenza di crimine nella zona.
Aggressione violenta e rapina notturna
Nella notte tra mercoledì e giovedì, intorno all’una e trenta, due operai stavano tornando a casa a Marghera, dopo una lunga giornata di lavoro. Mentre attraversavano il pericoloso sottopasso di via Dante, sono stati accerchiati da un gruppo di sei individui, in gran parte di nazionalità varie. L’aggressione è avvenuta in modo violento: gli operai sono stati colpiti con calci e pugni, utilizzando anche oggetti contundenti. L’intento del gruppo era chiaro: derubarli di tutto ciò che possedevano, inclusi zaini, cellulari e portafogli.
Sebbene gravemente colpiti e sanguinanti, i due operai sono riusciti a trovare la forza di tornare indietro attraverso il sottopasso, dirigendosi verso la stazione ferroviaria vicina. In questo frangente, hanno chiesto aiuto alle forze di polizia presenti, che sono immediatamente intervenute. Gli agenti delle volanti hanno avviato un inseguimento, che ha portato all’arresto di due dei pericolosi aggressori, evitando così che la situazione degenerasse ulteriormente.
La risposta del Partito Democratico
Di fronte a questo ennesimo atto di violenza, il Partito Democratico di Mestre non si è fatto attendere, chiedendo un incontro urgente con la Giunta comunale. Carlo Pagan, segretario del circolo Pd Piave-Piraghetto e residente da sempre nell’area interessata, ha evidenziato l’importanza di affrontare il problema della sicurezza in modo proattivo. Pagan ha espresso preoccupazione non solo per la violenza in sé, ma anche per la percezione di insicurezza che questi eventi creano tra i cittadini.
Il Pd punta a far luce sulle carenze di sicurezza e a sollecitare azioni concrete. La richiesta di un incontro è motivata dalla necessità di discutere misure immediate, in attesa della riqualificazione dell’area, prevista a fine anno con l’avvio dei cantieri di Rfi per la nuova stazione dei treni. Tuttavia, i lavori sono ancora in fase di stallo, a causa di deficit di risorse economiche, e ciò contribuisce a mantenere la situazione critica.
La questione della riqualificazione dell’area
La riqualificazione dell’area, annunciata a febbraio scorso, rappresenta un passo fondamentale per migliorare la sicurezza del sottopasso di via Dante e dell’intera zona. La presenza di nuove infrastrutture potrebbe non solo ridurre i rischi associati alla criminalità, ma anche riabilitare l’area, rendendola più fruibile e vivibile per i cittadini.
Tuttavia, mentre i lavori rimangono sospesi, la preoccupazione tra i residenti continua a crescere. Le aggressioni violente mettono in evidenza la drammatica necessità di un intervento immediato da parte delle autorità locali, affinché la sicurezza dei cittadini sia ripristinata. La domanda che aleggia è se le promesse di riqualificazione siano sufficienti per arginare una violenza che continua a colpire indiscriminatamente.
Ultimo aggiornamento il 24 Novembre 2024 da Armando Proietti