Nel territorio di Modena, il nucleo Cites dei carabinieri è intervenuto per sequestrare una tartaruga alligatore, un esemplare di notevole dimensione e potenzialmente pericoloso per la sicurezza pubblica. Il ritrovamento è avvenuto a Casinalbo, località nel comune di Formigine, a seguito di una segnalazione ricevuta dal centro fauna “Il Pettirosso”. L’animale è stato affidato temporaneamente a questo centro in attesa di ulteriori accertamenti, mentre le autorità cercano di individuare chi lo ha abbandonato.
la scoperta e il sequestro a casinalbo
La presenza dell’esemplare è stata denunciata da un passante che ha allertato il centro “Il Pettirosso”. Questo, a sua volta, ha coinvolto i carabinieri del nucleo Cites, specializzati nella tutela delle specie animali protette e nel contrasto al traffico illecito di fauna. L’animale sequestrato, una tartaruga alligatore , misura oltre 50 centimetri di lunghezza. La sua dimensione è indice di un’età e di una crescita rilevanti, caratteristiche che rendono questo rettile particolarmente aggressivo e difficile da gestire senza le adeguate competenze.
Il sequestro è stato necessario per garantire la sicurezza pubblica, visto che questo tipo di tartaruga può rappresentare un rischio concreto a causa della sua forza e della sua natura territoriale. Al momento, la tartaruga è sotto la custodia del centro “Il Pettirosso”, luogo attrezzato per ospitare animali selvatici o esotici ritrovati in situazioni di emergenza o abbandono, in attesa di decisioni sulle successive azioni da intraprendere.
commento sul sequestro
“La gestione di una tartaruga alligatore di queste dimensioni richiede conoscenze specifiche e strutture adeguate, non è un animale da tenere come semplice animale domestico”.
indagini sull’identità del responsabile dell’abbandono
Le autorità stanno conducendo accertamenti per individuare chi ha lasciato l’animale nel luogo in cui è stato trovato. La pratica di abbandonare specie esotiche o non native rappresenta un problema serio, soprattutto per la biodiversità locale e per la sicurezza della popolazione. In questo caso, considerando la grande dimensione della tartaruga e il suo comportamento aggressivo, è probabile che chi se ne è disfatto non fosse più in grado di gestirla.
Il nucleo Cites dei carabinieri ha avviato una ricerca che coinvolge anche i residenti e le attività commerciali della zona, cercando informazioni su chi abbia potuto detenere illegalmente questa specie vietata. I controlli proseguiranno fino a quando non emergeranno elementi certi per procedere a una denuncia o a eventuali provvedimenti giudiziari contro il responsabile.
ricerca della responsabilità
“È fondamentale individuare chi ha abbandonato l’animale per poter inibire comportamenti simili in futuro”, hanno dichiarato gli investigatori.
rischi e sanzioni previsti per l’abbandono di animali pericolosi
Abbandonare un animale come la tartaruga alligatore è un reato che comporta sanzioni severe. Secondo la normativa vigente, chi lascia un animale in libertà senza cura può essere arrestato fino a sei mesi o pagare un’ammenda che va da 15 mila fino a 300 mila euro. Si tratta di una misura che punta a scoraggiare comportamenti irresponsabili che mettono a rischio l’ecosistema e la sicurezza pubblica.
Oltre alla pena amministrativa, l’abbandono di animali è punito anche dal codice penale, con ulteriori conseguenze giudiziarie per chi viola la legge. La tartaruga alligatore, in particolare, è sottoposta a restrizioni perché considerata specie pericolosa e protetta in molte regioni. Chi decide di detenere questi animali deve seguire precisi obblighi di custodia e non può liberare l’animale in ambienti non idonei, pena la denuncia.
normativa di riferimento
“La legge è chiara: tali animali non possono essere liberati o abbandonati senza rischiare sanzioni penali e amministrative”.
la tartaruga alligatore: caratteristiche e pericolo per l’ambiente locale
La Chelydra serpentina, comunemente chiamata tartaruga alligatore, è un rettile originario di alcune regioni americane. Può raggiungere dimensioni importanti, superando i 50 centimetri e anche oltre, e possiede una mascella molto potente. Non è un animale domestico e la sua presenza fuori dal suo habitat naturale crea problemi alla fauna locale.
Queste tartarughe si nutrono di pesci, anfibi e piccoli mammiferi, e hanno comportamenti fortemente territoriali. In un ambiente come quello di Casinalbo, la sopravvivenza di individui autoctoni potrebbe essere compromessa dalla competizione o dalla predazione da parte della tartaruga alligatore. Per questo motivo, le autorità environmentali e i carabinieri vigilano contro il rilascio di specie non native, che rischiano di alterare l’equilibrio degli ecosistemi.
rischi per la fauna locale
“La presenza di specie invasive come la tartaruga alligatore può compromettere gravemente la biodiversità e l’equilibrio degli habitat naturali”, spiegano gli esperti.
Nel contesto italiano, casi come questo sono affrontati con grande attenzione, considerando i rischi biologici e la tutela della salute pubblica. La custodia temporanea al centro fauna servirà anche a valutare le condizioni di salute dell’animale e decidere sulle prospettive future, probabilmente il trasferimento in un’area protetta o in strutture adatte fuori dal territorio urbano.