Nella notte tra il 24 e il 25 aprile 2025 a Montopoli Valdarno, nel pisano, alcuni cartelli con scritte contro l’antifascismo sono stati attaccati al sacrario di San Sebastiano, luogo simbolico delle celebrazioni per la liberazione. È intervenuto il Comune che ha rimosso immediatamente i cartelli e condannato l’episodio. La sindaca Linda Vanni ha preso posizione pubblicamente durante le commemorazioni del 25 aprile.
Il gesto di protesta contro l’antifascismo nel giorno della liberazione
Nella notte del 24 aprile, al sacrario di San Sebastiano, sono stati appesi cartelli recanti la scritta “Antifascismo uguale mafia”. Questo atto si è svolto proprio nel contesto della ricorrenza nazionale che celebra la fine della dittatura fascista e la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. La scritta appare come una provocazione diretta contro i valori democratici e antifascisti che la città, insieme al resto d’Italia, celebra proprio in questi giorni. In mattinata, a seguito della segnalazione di alcuni cittadini, gli operatori comunali hanno rimosso rapidamente i cartelli. L’intervento tempestivo del Comune ha impedito un’esposizione prolungata di questo messaggio che rischiava di turbare la commemorazione e di alimentare tensioni.
La reazione delle istituzioni e della sindaca linda vanni
La sindaca di Montopoli Valdarno, Linda Vanni, ha preso la parola nel corso delle celebrazioni del 25 aprile per condannare con forza l’accaduto. Ha dichiarato che quanto successo non rappresenta lo spirito della città, definendola democratica e radicata in valori antifascisti. Vanni ha definito il gesto vile, sottolineando come sia stato compiuto con l’intento di provocare proprio durante il giorno dedicato alla memoria della liberazione e in un luogo simbolo come quello di San Sebastiano. Ha inoltre annunciato che il Comune procederà con una denuncia contro ignoti per individuare i responsabili. La sindaca ha ringraziato i cittadini che hanno collaborato nella rimozione dei cartelli, evidenziando l’importanza della partecipazione attiva e della tutela della memoria collettiva.
La storia di attacchi precedenti al sacrario e il significato della resistenza antifascista nella città
Linda Vanni ha ricordato come il sacrario di San Sebastiano sia stato già bersaglio in passato di attacchi simili, spesso coincidenti con le celebrazioni del 25 aprile. Negli anni precedenti, infatti, sono comparse scritte a sfondo fascista, come svastiche disegnate con bombolette spray, e volantini contrari alla ricorrenza della Liberazione. L’episodio di quest’anno conferma quindi la presenza, nel territorio, di gruppi o singoli cittadini che rifiutano i principi antifascisti o contestano le modalità con cui Montopoli celebra la pace e la democrazia. La sindaca ha sottolineato come il Comune continuerà a onorare questi valori, conscio delle difficoltà che emergono nell’affrontare chi non si riconosce in essi. Il riferimento a gesti ripetuti negli anni indica un clima in cui la memoria antifascista va protetta con vigore per evitare che vengano distorte o messe in discussione la storia e l’identità civica della comunità locale.