A Napoli aumenta la preoccupazione per i minori coinvolti in atti criminosi e devianza giovanile

A Napoli aumenta la preoccupazione per i minori coinvolti in atti criminosi e devianza giovanile

La procuratrice Patrizia Imperato evidenzia l’urgenza di interventi strategici per affrontare la devianza minorile a Napoli, sottolineando il ruolo cruciale delle istituzioni e delle famiglie nell’educazione dei giovani.
A Napoli aumenta la preoccupaz A Napoli aumenta la preoccupaz
A Napoli aumenta la preoccupazione per i minori coinvolti in atti criminosi e devianza giovanile - Gaeta.it

In un contesto sociale complesso come quello attuale, la crescente involve in episodi di devianza tra i giovani crea ansia e urgenza di un intervento efficace. La procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli ha sollevato importanti questioni riguardanti la vulnerabilità e il coinvolgimento dei minori in comportamenti devianti. Questo articolo si basa su una recente conferenza tenuta da Patrizia Imperato, procuratrice della Repubblica, in occasione della presentazione della ricerca ‘Mind the Children: vulnerabilità e devianza in Campania‘, che analizza le sfide e le dinamiche in atto.

Il fenomeno della devianza minorile a Napoli

Patrizia Imperato ha sottolineato come i minori stiano assumendo un ruolo sempre più centrale all’interno di episodi di violenza e reati. Non solo sono spesso protagonisti come indagati, ma ritornano anche alla ribalta come vittime di azioni perpetrate da giovani adulti. Questi dati allarmanti vengono a confermare una tendenza che pone tante domande sul ruolo delle istituzioni e delle famiglie nel percorso educativo dei ragazzi. Il fenomeno non è trascurabile e sta assumendo proporzioni tali da necessitare un intervento immediato e strategico per prevenire la diffusione di simili comportamenti.

La procuratrice ha evidenziato quanto sia fondamentale, in questo contesto, offrire ai minori e ai giovani adulti alternative valide e opportunità di lavoro. L’assenza di prospettive lavorative rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio e di attrazione verso modelli devianti che spesso culminano in atti violenti. Creare un contesto che favorisca la crescita personale e professionale è dunque un imperativo per il futuro.

Il ruolo delle istituzioni nel contrasto alla devianza

Nella sua analisi, Imperato ha espresso una chiara richiesta di maggiore intervento da parte delle istituzioni. Chiedendo un’azione coordinata e efficace, ha evidenziato quanto sia necessario un esame critico delle risorse e dei programmi attualmente disponibili. Spesso i modelli di vita ai quali i ragazzi guardano sono inadeguati e non soddisfano le loro esigenze. La creazione di un ambiente dove ci si sente ascoltati e supportati risulta fondamentale per allontanare i giovani dai percorsi devianti.

Le istituzioni scolastiche svolgono un ruolo cruciale in questo processo e devono essere viste come un punto di riferimento. Ma sono necessarie riforme concrete per rendere la scuola un ambiente favorevole alla coesione sociale. Imperato ha evidenziato una crescente tendenza per la quale gli istituti scolastici si orientano verso logiche aziendali, perdendo di vista l’importanza dell’educazione sociale. È vitale ripristinare l’insegnamento di valori come il rispetto reciproco e la solidarietà, creando uno spazio dove i ragazzi possano crescere insieme.

La famiglia e la sua influenza sui giovani

Un altro aspetto toccato dalla procuratrice riguarda il depotenziamento del ruolo della famiglia nell’educazione dei giovani. Imperato ha puntualizzato come molti ragazzi si sentano poco ascoltati dai genitori, che spesso sono sopraffatti da impegni professionali e occupazioni varie. Il tempo dedicato alla famiglia sta diminuendo, mentre cresce l’influenza dei social media, che entrano nella vita quotidiana di tutti, non solo dei più giovani.

Questo fenomeno ha una rilevanza particolare, poiché sia i genitori sia i ragazzi si ritrovano in una delle situazioni più difficili della società odierna: la mancanza di dialogo autentico. Le famiglie dovrebbero diventare luoghi di ascolto e comprensione, dove si possa discutere apertamente delle difficoltà quotidiane e delle emozioni che emergono. La ricerca di un equilibrio tra vita lavorativa e vita familiare diventa essenziale per garantire un ambiente sicuro e supportivo per i ragazzi.

L’approccio delle istituzioni e delle famiglie a queste problematiche deve quindi mutare. Non basta una semplice osservazione della situazione; sono necessarie azioni concrete che mettano il minore al centro, garantendo così un percorso di crescita sano e orientato al futuro.

Change privacy settings
×