A Napoli prende il via il progetto speciale per i 300 anni dalla morte di Alessandro Scarlatti con concerti e mostre

A Napoli prende il via il progetto speciale per i 300 anni dalla morte di Alessandro Scarlatti con concerti e mostre

Napoli celebra il 300° anniversario della morte di Alessandro Scarlatti con concerti, studi e una mostra documentaria, valorizzando il compositore barocco nel contesto culturale della città e del suo patrimonio musicale.
A Napoli Prende Il Via Il Prog A Napoli Prende Il Via Il Prog
Nel 2025 Napoli celebra il 300° anniversario dalla morte di Alessandro Scarlatti con concerti, studi e una mostra documentaria, valorizzando la figura chiave del compositore barocco nel contesto culturale partenopeo. - Gaeta.it

Il 2025 segna un’importante ricorrenza per la città di Napoli e il mondo della musica barocca. Si celebra il 300° anniversario dalla morte di Alessandro Scarlatti, compositore tra gli interpreti più significativi tra fine Seicento e inizio Settecento. Dal 29 aprile al 24 ottobre, la città ospita una serie di eventi pensati per ripercorrere la vita e l’opera del maestro, attraverso concerti, incontri di studio e una mostra documentaria. Il progetto, promosso dall’Associazione Alessandro Scarlatti con il sostegno del ministero della Cultura e del Comune di Napoli, rientra nel calendario ufficiale di “Napoli 2500”, una manifestazione che racconta la storia e la cultura partenopea.

l’importanza di alessandro scarlatti nella musica barocca e la celebrazione a napoli

Alessandro Scarlatti ha rappresentato una figura chiave nella svolta musicale tra il XVII e il XVIII secolo, segnando con le sue composizioni lo sviluppo della musica sacra e teatrale barocca a Napoli e Roma. La sua influenza si estendeva ben oltre i confini italiani grazie al sofisticato uso armonico e alla capacità di reinventare forme musicali tradizionali. La sua attività musicale ha lasciato tracce in opere di musica sacra, cantate e opere liriche.

L’amministrazione di Napoli ha infatti scelto di celebrare questo anniversario inserendo il progetto nella rassegna “Napoli 2500”, un’occasione per raccontare la città legandola alle sue radici culturali più profonde. Laura Valente, direttrice artistica di “Napoli 2500”, ha sottolineato come Scarlatti occupi un posto straordinario nella storia della musica. La ricorrenza diventa così l’occasione di un dialogo tra passato e presente, incoraggiando partnership con istituzioni prestigiose e creando eventi capaci di coinvolgere un pubblico variegato.

l’organizzazione e le collaborazioni chiave

L’Associazione Alessandro Scarlatti, presieduta da Oreste de Divitiis, ha avuto il compito di orchestrare questo progetto speciale. L’idea centrale è quella di omaggiare il compositore con una serie di concerti e incontri dedicati, tutti realizzati secondo una rigorosa attenzione storica. Il direttore artistico, Tommaso Rossi, ha precisato che le esecuzioni musicali coinvolgeranno artisti di fama internazionale specializzati nel repertorio barocco. Questi musicisti useranno strumenti d’epoca e tecniche fedeli alle prassi storiche, offrendo quindi un’esperienza autentica e significativa al pubblico.

L’associazione ha collaborato con enti pubblici e privati, tra cui la Regione Campania, la Fondazione Emiddio Mele, la Fondazione Banco di Napoli e il Gruppo Caronte, confermando l’interesse collettivo per la promozione del patrimonio culturale napoletano e per la valorizzazione di questa figura storica.

il calendario degli eventi: concerti, studi e mostra documentaria

La manifestazione è partita ufficialmente il 29 aprile alle 18 al Conservatorio San Pietro a Majella, con il concerto “La Gloria di Primavera” del 1716, eseguito dall’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori italiani diretta da Ignazio Schifani. Questo evento ha dato il via a un lungo percorso di scoperta che si è articolato in concerti, giornate di studio e appuntamenti culturali.

Il 6 maggio, presso la Chiesa dei SS. Marcellino e Festo, si è svolta una giornata interamente dedicata al compositore. Al mattino, alle 11, è stato presentato il volume di Luca Della Libera intitolato “The Roman Sacred Music of Alessandro Scarlatti”, studi approfonditi sulla produzione sacra durante il periodo romano. Il pomeriggio, alle 17.30, lo ScarlattiLab diretto da Antonio Florio ha eseguito “I concerti sacri di Alessandro Scarlatti”, facendo luce sui dettagli musicali e interpretativi che distinguono questi brani.

Sono seguiti altri appuntamenti in cui il progetto ha proposto concerti tematici. Il 13 maggio si è tenuto “Il popolano ostinato”, ideato da Alessandro de Carolis, mentre il 22 maggio il concerto “Il violoncello di Partenope” ha visto esibirsi Adriano Fazio ed Elisabetta Guglielmin, offrendo un’interpretazione particolare dell’universo musicale napoletano.

gli appuntamenti conclusivi e la mostra documentaria

Gli eventi si concluderanno a ottobre con due concerti molto attesi: il 19 ottobre sarà protagonista l’ensemble polacco Il Giardino di Delizie, conosciuto per la sua esperienza nel repertorio antico; il 24 ottobre la Cappella Neapolitana, affidata nuovamente a Antonio Florio, eseguirà alcuni brani chiave nella cornice di Palazzo Ricca. In occasione di quest’ultimo appuntamento, è stata inaugurata una mostra documentaria con reperti manoscritti originali di Alessandro Scarlatti, raccolti per la prima volta in un’esposizione pubblica.

Questo calendario dimostra l’impegno e la molteplicità delle iniziative ideate per mantenere viva la memoria del compositore nelle sue molteplici sfaccettature, dalla musica sacra alle opere teatrali, in un contesto storico e culturale di rilievo per Napoli e per la musica europea.

Change privacy settings
×