Il comune di pescara ha reso noti i dati aggiornati sulle famiglie che hanno presentato l’isee per il servizio di refezione scolastica relativo all’anno 2024/2025. Le tariffe applicate restano tra le più basse della zona, con una forte partecipazione comunale a favore delle famiglie con redditi bassi e medi. Analizziamo i numeri e le condizioni del servizio mensa offerto alle scuole della città.
La riapertura dei termini per la presentazione dell’isee e i numeri delle famiglie coinvolte
Il 14 marzo 2025, la giunta comunale di pescara ha deciso di riaprire i termini per la consegna dell’isee e dell’isee minori per tutte quelle famiglie con reddito superiore a 10.632,93 euro ma inferiore a 30mila euro. La scelta è arrivata dopo l’attivazione del servizio mensa da parte del nuovo concessionario e l’entrata in vigore delle nuove tariffe, con l’obiettivo di offrire a più genitori la possibilità di far valere la propria situazione reddituale, anche a ridosso dell’inizio del servizio.
Le famiglie che hanno presentato l’isee a seguito di questa riapertura sono state 554, portando il totale delle famiglie che usufruiscono delle agevolazioni a 1915. Nonostante un totale di 3.085 bambini iscritti alla mensa scolastica cittadina, ben 1.170 famiglie non hanno fornito un isee valido o hanno un reddito superiore ai 30.000 euro, escludendosi così dalle tariffe agevolate.
Si aggiungono al conteggio anche 627 bambini non residenti e 527 insegnanti che utilizzano mensa a carico del Comune, per un totale complessivo di 4.239 persone che fruiscono del servizio. È importante precisare che queste cifre possono subire variazioni nel corso dell’anno scolastico, poiché le iscrizioni e le rinunce sono possibili in ogni momento, adattandosi alle esigenze delle famiglie.
La distribuzione delle agevolazioni e l’impegno economico del comune di pescara
Oggi circa il 62% delle famiglie residenti a pescara beneficia delle tariffe agevolate per la mensa scolastica. Le fasce di contributo sono suddivise in base al reddito e al numero di figli, con quote diverse a carico del Comune. Secondo i dati resi noti dal sindaco carlo masci e dall’assessore valeria toppetti, l’impegno economico comunale ammonta a 2.003.681,64 euro, investiti nella copertura parziale della spesa mensile delle famiglie.
Questo intervento conferma la priorità data a sostenere le famiglie con difficoltà economiche e più figli, riducendo così la quota mensa da pagare per la maggior parte dei nuclei. Il sistema prevede che chi ha un isee inferiore a 30.000 euro possa accedere a sconti, mentre chi supera quella soglia contribuisce interamente, salvo presentare versioni aggiornate del proprio reddito nel corso dell’anno.
Le tariffe di pescara restano tra le più basse rispetto alle realtà vicine
Il sindaco e l’assessore hanno sottolineato che non ci saranno aumenti sulle tariffe della mensa. Infatti, l’opposizione aveva sollevato dubbi in merito a un possibile rincaro, ma l’amministrazione ha confermato che le tariffe applicate restano competitive, e con i contributi riconosciuti, tra le più basse rispetto a quelle adottate in città vicine.
Dati alla mano, l’Amministrazione comunale ha fatto una scelta che privilegia l’accesso al servizio per chi ha possibilità limitate, estendendo le agevolazioni fino a un isee di 30mila euro. Questa soglia supera ampiamente quella di altre città, dove spesso le agevolazioni si fermano a valori molto più bassi. A pescara, quindi, c’è uno sforzo chiaro a garantire a più famiglie il diritto a una refezione scolastica sostenibile.
L’impegno economico del comune e il supporto sociale
L’impegno economico del Comune evidenzia una misura concreta di supporto sociale che mira a contenere le spese delle famiglie e a mantenere un servizio essenziale per studenti e insegnanti. Chi ha un reddito più alto, contribuendo di più, aiuta a equilibrare il sistema.