a pescara aumenta il malcontento per la raccolta differenziata porta a porta dopo il ritiro dei cassonetti in città

a pescara aumenta il malcontento per la raccolta differenziata porta a porta dopo il ritiro dei cassonetti in città

A Pescara cresce il malcontento per l’estensione del porta a porta, con disagi per anziani, aumento della TARI e critiche sulle modalità di gestione; prevista una seduta straordinaria in consiglio comunale.
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A Pescara, l’estensione della raccolta differenziata porta a porta ha suscitato proteste per la rimozione dei cassonetti, disagi soprattutto per anziani e persone fragili, e un aumento previsto della tassa sui rifiuti. La petizione con oltre 2000 firme chiede un confronto pubblico, mentre l’amministrazione difende il sistema. - Gaeta.it

L’estensione del sistema di raccolta differenziata porta a porta a Pescara ha scatenato nuove polemiche durante le festività pasquali. Con la rimozione definitiva dei cassonetti dalle strade, molti residenti hanno espresso il loro disagio, soprattutto nelle aree con alta densità abitativa. Il consigliere comunale Paolo Sola, del Movimento 5 Stelle, insieme all’Associazione Consumatori Utenti, ha raccolto più di duemila firme a sostegno di una petizione che critica le modalità con cui è stato imposto questo nuovo servizio. Le tensioni sono inoltre alimentate dal recente confronto con il presidente della Commissione Ambiente, Alessandro D’Alonzo, che ha difeso l’amministrazione comunale e la gestione di Ambiente SpA.

le ragioni della protesta contro il porta a porta e i disagi per i cittadini

L’obiettivo della petizione promossa da Paolo Sola e dall’ACU non punta a mettere in discussione la raccolta differenziata in sé, ma piuttosto le modalità con cui è stato introdotto il sistema porta a porta a Pescara. In diverse zone urbane, caratterizzate da una forte concentrazione di abitanti, i cittadini lamentano un peggioramento delle condizioni per la gestione dei rifiuti. Il ritiro improvviso dei cassonetti, senza comunicazioni chiare o supporto, ha colpito in modo particolare anziani e persone con difficoltà, che si sono ritrovate catapultate in una realtà per loro complessa da gestire.

problemi emersi con il nuovo sistema

Tra i più citati problemi, spicca la mancanza di sostegno nella distribuzione e nel ritiro di materiali necessari per il porta a porta come mastelli e bustoni. Questa carenza ha creato disagi quotidiani e generato frustrazione diffusa. Inoltre, la rimozione dei contenitori stradali ha lasciato alcune zone senza punti di raccolta tradizionali, costringendo i residenti a modificare radicalmente le proprie abitudini per lo smaltimento dei rifiuti. La mancanza di informazioni preventive e la scarsità di assistenza sul territorio sono stati definiti come elementi che aggravano ulteriormente lo stato di insoddisfazione.

La questione economica è un ulteriore motivo di critica. Secondo le dichiarazioni di Sola, l’applicazione del nuovo sistema comporterà un aggravio dei costi per l’utenza, in particolare tramite un aumento della tassa sui rifiuti, la TARI, stimato in 600.000 euro per il solo anno 2025. Per molti cittadini è difficile comprendere come un metodo presentato come più efficiente possa tradursi in maggiori spese a carico di famiglie e imprese, accrescendo il senso di ingiustizia attorno a questa riorganizzazione.

la replica del presidente della commissione ambiente e il confronto sul piano economico finanziario

Nei giorni successivi alla diffusione della petizione e delle critiche pubbliche, il presidente della Commissione Ambiente, Alessandro D’Alonzo, ha risposto agli attacchi rivolti all’amministrazione e alla gestione di Ambiente Spa, accusando l’opposizione di diffondere informazioni parziali e di praticare un comportamento ostruzionistico. D’Alonzo ha negato che l’aumento della TARI derivi direttamente dal porta a porta, mettendo in dubbio le stime diffuse dal consigliere Sola.

Paolo Sola ha contestato queste affermazioni rilevando che il valore dell’incremento della tassa – 600.000 euro in più nel 2025 – è indicato chiaramente nel Piano Economico Finanziario approvato dal consiglio comunale già nel 2024. Quel documento è stato ratificato alla fine della passata consiliatura poco dopo l’introduzione del porta a porta nel quartiere Porta Nuova. Non a caso, D’Alonzo non faceva parte di quel consiglio, quindi per Sola sarebbe lecito che non conosca quei dati. Ciononostante, sottolinea l’importanza di un’assunzione di responsabilità da parte del presidente della commissione, vista la sua posizione nella gestione e nel controllo di questo settore.

Sola accusa D’Alonzo di difendere “l’indifendibile” senza un’adeguata informazione e invita a considerare il malcontento generale secondo dati concreti, non meri attacchi politici. Secondo il consigliere del M5S, le critiche non sono direttate contro il sistema raccolta differenziata porta a porta, ma contro le modalità di applicazione che hanno generato problemi di comunicazione e assistenza ai cittadini, aggravati da costi superiori e mancanza di sostegni per chi più ne ha bisogno.

impatto sulle utenze fragili e la gestione della transizione nel territorio cittadino

Tra le principali fonti di controversia rimane l’effetto che ha avuto l’estensione del porta a porta sulle utenze più vulnerabili, in particolare anziani e persone con disabilità. Il passaggio improvviso a un nuovo metodo di raccolta, senza un’adeguata fase di informazione e senza un supporto pratico sufficiente, ha generato situazioni in cui molti si sono sentiti abbandonati o incapaci di gestire le novità.

Il ritiro dei cassonetti infatti è avvenuto senza un preavviso diffuso e senza una consegna puntuale e capillare degli strumenti necessari . Questo ha creato disagi maggiori proprio in quei quartieri dove si concentra la popolazione più fragile, aggravando la difficoltà di svolgere semplici azioni quotidiane come lo smaltimento dei rifiuti domestici.

preoccupazioni dei cittadini e gestione rapida

Secondo le testimonianze e i dati raccolti dalla petizione, la mancanza di un’adeguata assistenza sul territorio è motivo di preoccupazione per molti cittadini. Diversi segnali indicano una gestione troppo veloce e poco coordinata, che ha finito per isolare chi avrebbe bisogno di maggior aiuto. Il cambiamento continuo delle modalità di raccolta, unito all’assenza di interlocutori efficaci per risolvere problemi pratici, ha alimentato il malcontento.

Questo scenario promuove una riflessione più ampia sulle conseguenze sociali di un provvedimento di tale portata, che richiede sempre una fase di accompagnamento e sensibilizzazione, specie in contesti con caratteristiche demografiche difficili. La mancata attenzione a questi aspetti, secondo i firmatari della petizione, evidenzia un’assenza di pianificazione attenta e sostenuta nei confronti di tutti i cittadini.

impegno civile e futuro confronto in consiglio comunale

La raccolta firme arrivata a superare quota duemila rappresenta un segnale da non sottovalutare. L’impegno preso dal consigliere Sola e dall’Associazione Consumatori Utenti prosegue con la richiesta di un confronto pubblico nelle sedi istituzionali. È stata fissata una seduta straordinaria del consiglio comunale per l’8 maggio alle 15:30, aperta alla partecipazione dei cittadini, focalizzata proprio sulla gestione del porta a porta e i problemi collegati.

Questo passaggio istituzionale servirà a mettere in luce aspetti tecnici, amministrativi e sociali, con l’obiettivo di dare voce a chi si è sentito penalizzato dalla recente evoluzione del servizio. La convocazione rappresenta una possibilità concreta di dialogo tra amministrazione e cittadinanza, indispensabile per riequilibrare una situazione caratterizzata da tensioni e insoddisfazioni evidenti.

Il dibattito pubblico potrà affrontare temi come il supporto agli utenti fragili, le informazioni corrette da fornire prima delle modifiche, e il rapporto tra costi e servizio. Le discussioni in consiglio comunale offriranno uno spazio per chiarimenti e, forse, per ripensare modalità più adeguate per una raccolta differenziata diffusa in tutta Pescara. Resta da vedere come l’amministrazione accoglierà questa spinta dal territorio e quali interventi saranno adottati per correggere le criticità emerse in questi mesi.

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