A pescara la prima edizione del premio oltre l’ostacolo per l’impegno nella rieducazione dei detenuti

A pescara la prima edizione del premio oltre l’ostacolo per l’impegno nella rieducazione dei detenuti

a pescara il 29 aprile 2025 la provincia di pescara e l’associazione voci di dentro consegnano il premio “oltre l’ostacolo” a suor livia ciaramella per il suo impegno nella rieducazione dei detenuti nella casa circondariale san donato
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A Pescara il 29 aprile 2025 si terrà la cerimonia del premio "Oltre l’Ostacolo", volto a valorizzare l’impegno nella rieducazione dei detenuti. Il riconoscimento sarà consegnato a suor Livia Ciaramella, simbolo di solidarietà e sostegno nel carcere San Donato. - Gaeta.it

A pescara, martedì 29 aprile 2025, si terrà la cerimonia per la consegna del primo premio “Oltre l’Ostacolo”. L’iniziativa mira a riconoscere il lavoro di chi si dedica alla rieducazione dei detenuti, valorizzando l’impegno verso chi vive condizioni di emarginazione nel sistema carcerario. Il premio, promosso dalla provincia di pescara in collaborazione con l’associazione voci di dentro, evidenzia l’importanza della solidarietà e del recupero sociale. All’interno della sala figlia di iorio si raccoglieranno autorità locali e rappresentanti istituzionali per un evento dal forte significato umano e civile.

Il significato e gli obiettivi del premio oltre l’ostacolo

Il premio “Oltre l’Ostacolo” nasce per evidenziare di contributi concreti alla rieducazione delle persone detenute. Si rifà all’articolo 27 comma 3 della costituzione italiana, che sancisce la finalità rieducativa della pena. Il riconoscimento si rivolge a figure che dedicano il loro tempo e le loro energie a migliorare le condizioni di chi vive in carcere, offrendo supporto e occasioni di crescita personale. In questa prima edizione si intende valorizzare l’attività in un contesto complesso e spesso dimenticato.

L’idea è anche quella di stimolare attenzione sulla necessità di progettare percorsi di reinserimento efficaci. Il lavoro che si svolge a favore dei detenuti, infatti, non riguarda solo il singolo ma coinvolge l’intera collettività. Rieducare significa favorire il ritorno alla vita sociale, riducendo il rischio di recidiva ed evitando che l’isolamento aumenti le difficoltà. Il premio riconosce chi, quotidianamente, si impegna in questa direzione, mettendo in campo competenze, passione e attenzione alle persone.

Suor livia ciaramella, il volto del premio nella casa circondariale di pescara

A ricevere il premio sarà suor livia ciaramella, impegnata dal 2006 nella casa circondariale san donato di pescara. La sua presenza è diventata un punto di riferimento per i detenuti, grazie a un lavoro costante e paziente. Nata a pescara, suor livia appartiene alla congregazione delle figlie dei sacri cuori di gesù e maria e ha consacrato la vita al servizio degli altri fin dal 1977.

Prima della sua permanenza in carcere, suor livia ha vissuto esperienze missionarie in africa e in albania. Ha lavorato come maestra nella scuola dell’infanzia dell’istituto ravasco, sia a genova che a pescara. La sua avventura nel mondo carcerario inizia in costa d’avorio, dove fu chiamata ad animare una celebrazione eucaristica. Da quel momento ha continuato il suo impegno a contatto diretto con i detenuti, offrendo sostegno spirituale e umanitario.

L’attività di suor livia si concretizza nell’accompagnarli ogni giorno, sostenendo la dignità delle persone e alimentando speranza per il futuro. Il suo operato incarna una presenza costante che va oltre la semplice attività religiosa, rappresentando un punto di svolta nelle vite di molti reclusi. La scelta di conferirle il primo premio oltre l’ostacolo testimonia quanto la sua figura sia apprezzata e riconosciuta dalle istituzioni locali.

La cerimonia e le autorità coinvolte nell’evento

L’incontro di martedì 29 aprile sarà presieduto dal presidente della provincia di pescara ottavio de martinis, affiancato dalla consigliera di parità paola sardella. Durante la cerimonia verrà ufficialmente consegnato il premio a suor livia ciaramella, alla presenza di diversi rappresentanti istituzionali e del mondo civile. Tra gli invitati spiccano il prefetto flavio ferdani, l’arcivescovo tommaso valentinetti e il sindaco di pescara carlo masci.

Hanno confermato la partecipazione anche il questore carlo solimene e il direttore della casa circondariale pescara franco pettinelli. Saranno presenti inoltre la garante dei detenuti della regione abruzzo monia scalera e maria pia d’addario, dirigente dell’istituto ravasco di pescara. Francesco lo piccolo, presidente dell’associazione voci di dentro, sarà tra i protagonisti della giornata.

Gli interventi illustreranno il ruolo del premio e il significato dell’attenzione rivolta a persone che vivono in condizioni difficili. La sala figlia di iorio offrirà un contesto raccolto ma solenne, sottolineando la dimensione umana e sociale del riconoscimento. Il dialogo tra le istituzioni rappresenta un passaggio importante per ribadire l’impegno necessario volto a sostenere chi si trova ai margini.

“Un premio che più che un riconoscimento è un invito a non dimenticare mai l’importanza della solidarietà e della speranza nelle vite di chi è più fragile,” hanno commentato gli organizzatori.

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