A Rimini si celebra il centenario di don Oreste Benzi: un eroe della carità

A Rimini Si Celebra Il Centena A Rimini Si Celebra Il Centena
A Rimini si celebra il centenario di don Oreste Benzi: un eroe della carità - Fonte: Vaticannews | Gaeta.it

Inaugurare un centenario rappresenta un evento significativo, soprattutto quando il protagonista è una figura carismatica come don Oreste Benzi. Oggi, a Rimini, avrà luogo la tavola rotonda intitolata “La forza della tenerezza: cent’anni di don Oreste”, un evento dedicato a commemorare la vita e le opere di questo sacerdote, riconosciuto da Papa Benedetto XVI come “infaticabile apostolo della carità”. La manifestazione segna l'inizio di una serie di eventi che ricorderanno il suo impegno nel sociale e la sua dedizione agli ultimi, un compito che ha caratterizzato la sua esistenza.

La figura di don Oreste Benzi

Don Oreste Benzi nacque il 7 settembre 1925 a San Clemente, una piccola località rurale nei pressi di Rimini. La sua figura è spesso associata a un sorriso contagioso e a un’accesa capacità di ascolto, tratti distintivi evidenziati da coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo. Matteo Fadda, attuale presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, descrive don Benzi come un uomo con “un sorriso da orecchio a orecchio”, sempre pronto ad accogliere gli altri con le braccia aperte. Questo prete ha incarnato un ideale di accoglienza, fondamentale nella sua missione pastorale e sociale.

Nel corso della sua vita, don Oreste ha ricoperto ruoli significativi all'interno della Chiesa, come direttore spirituale in seminario e assistente diocesano della gioventù in Azione Cattolica. Tuttavia, la creazione della Comunità Papa Giovanni XXIII nel 1968 rappresenta il suo lascito più importante. Oggi, questa comunità si estende in 42 Paesi, operando in contesti di grande bisogno e difficoltà, dall’Europa all’Africa e dall’Asia all'America Latina. Don Benzi era convinto che la vera carità fosse quella che si mette in pratica, ed è per questo che ha scelto di dedicare la sua vita ai più deboli e agli esclusi.

Il progetto della Comunità Papa Giovanni XXIII

La Comunità Papa Giovanni XXIII, che porta il suo nome, si distingue per un modello di accoglienza improntato sulla gratitudine e il servizio verso gli ultimi. Matteo Fadda sottolinea come il fondatore avesse un’idea chiara: “Ogni persona ha diritto a una famiglia.” Sotto questa premessa, don Oreste ha spinto la comunità a mettere in atto iniziative concrete, supportando chi vive situazioni di fragilità e solitudine. La comunità mette a disposizione case familiari, operatori e volontari che seguono le persone in difficoltà “24 ore al giorno, 7 giorni su 7”.

Nel corso degli anni, la comunità ha sviluppato diversi programmi di assistenza e integrazione, cercando di rispondere non solo ai bisogni immediati ma anche di favorire un processo di guarigione e di reintegrazione sociale per le persone più vulnerabili. L’amore e la solidarietà che hanno animato l’operato di don Oreste continuano a guidare le sue opere anche dopo la sua morte, avvenuta 17 anni fa.

Il cammino verso la beatificazione

A dieci anni dalla sua morte, è stato avviato il processo di beatificazione di don Oreste Benzi. Attualmente, la causa si trova nella fase romana presso il Dicastero delle Cause dei Santi. La postulatrice Elisabetta Casadei, legata profondamente a don Oreste, ha messo in evidenza come siano stati ascoltati oltre 130 testimoni e raccolti circa 18.000 documenti pertinenti alla sua vita e al suo ministero.

Questa fase di raccolta e analisi è complessa e richiederà tempo, ma il cammino verso la beatificazione è un passo significativo per la comunità che lo ha amato e venerato. Diversi “miracoli” sono stati attribuiti a lui, specialmente connesse a eventi legati alla maternità, ma la ricerca di una prova definitiva continua. Casadei accenna con umorismo all’idea che l’attesa di un miracolo possa essere dovuta alla natura stessa di don Oreste, descritto come un "ritardatario cronico", sempre impegnato ad ascoltare e aiutare gli altri.

L'eredità spirituale di don Benzi

La filosofia di vita di don Oreste Benzi era che “l’uomo è fatto per stare in relazione”. Questa significativa visione si traduce nella creazione di case-famiglia, dove adulti o educatori possono offrire un modello genitoriale e una presenza affettiva per chi ha subito traumi o esclusioni sociali. La sua intuizione ha portato alla creazione di comunità terapeutiche e di esperienze di condivisione, sottolineando il valore della vincità come principio educativo e formativo.

Questa visione si ricollega anche al concetto di “popolo” che permea la spiritualità di don Oreste, evidenziando come ognuno abbia il dovere di essere parte attiva nella costruzione di una società nuova. La sua eredità è quindi un invito a rimanere uniti unitariamente per affrontare le difficoltà, ma allo stesso tempo a abbracciare le differenze nella ricerca di una coesione sociale.

Con eventi come “La forza della tenerezza”, il centenario di don Oreste Benzi non solo celebra un passato ricco di significato, ma invita tutti a riflettere su come il suo messaggio di amore e accoglienza possa continuare a ispirare le generazioni future.

Google News Subscription Box
Seguici su Google News
Resta aggiornato con le ultime notizie 📰
Seguici ora!
Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *