Nel cuore della Capitale, a pochi passi da Piazza della Repubblica, si prepara a inaugurare ufficialmente il Gamm, il Museo Permanente del Videogioco. Questo spazio di circa 700 metri quadrati, aperto tutti i giorni, offre un’esperienza unica nel suo genere, combinando il patrimonio storico e architettonico con l’innovazione tecnologica. Gamm si propone non solo come un luogo di esposizione, ma come un vero e proprio viaggio interattivo nella cultura videoludica, un’opportunità per esplorare il videogioco come forma d’arte.
Un’architettura innovativa e coinvolgente
Il Gamm è situato all’interno di un edificio ottocentesco romano, perfettamente ristrutturato per accogliere un allestimento moderno e immersivo. Gli spazi espositivi si snodano su due livelli, creando un’atmosfera che riesce a connettere il visitatore con il mondo del videogioco. Un aspetto distintivo di questo museo è la sua regia interattiva, che gestisce una rete di oltre 120 schermi, tra cui monitor, totem interattivi e ledwall, tutti integrati in un percorso di 60 metri noto come GammDome. Questo ambiente comunicativo stimola una fruizione attiva da parte del pubblico, permettendo di scoprire e interagire con i contenuti esposti come mai prima d’ora.
Il museo non si limita a una serie di esposizioni passivi, ma si propone come un luogo di esplorazione dove il visitatore può comprendere il ruolo del videogioco nella cultura contemporanea. Grazie a un mix di pezzi unici e tecnologie all’avanguardia, i visitatori possono vivere un’esperienza totale, dove il divertimento si sposa con l’educazione culturale.
La visione di Gamm come arte interattiva
Marco Accordi Rickards, direttore del museo e co-fondatore di Kabuto, ha sottolineato l’importanza di questo progetto per la capitale. “Roma è sempre stata la culla del patrimonio artistico e culturale. Con Gamm, celebriamo il videogioco non solo come un passatempo, ma come una forma d’arte interattiva,” ha affermato. Il museo è pensato per offrire un’esperienza che va oltre la semplice osservazione di console e videogiochi, ma che coinvolge il visitatore nella storia e nella tecnologia che hanno plasmato questo medium.
Rickards ha descritto Gamm come un progetto che vuole riconoscere il valore artistico della cultura videoludica, dimostrando come essa influenzi profondamente la società contemporanea. Si tratta di un museo in continua evoluzione, in grado di adattarsi ai cambiamenti e alle novità del mondo del videogioco, garantendo esperienze sempre fresche ed emozionanti.
Un punto di riferimento per famiglie e appassionati
Luisa Bixio, co-fondatrice di Kabuto, ha parlato dell’obiettivo di rendere Gamm accessibile a tutti. “Il nostro museo è uno spazio aperto a famiglie, scuole e appassionati, ma anche a chi è curioso di scoprire come i videogiochi abbiano influenzato la cultura e la società,” ha dichiarato. L’inserimento di testimonianze fisiche e digitali rende la collezione del Gamm un racconto dell’evoluzione del videogioco in Italia, mostrando come il “Made in Italy” abbia contribuito a definire la scena videoludica.
Gamm rappresenta un’occasione irripetibile per conoscere le infinite sfumature dell’arte interattiva e per scoprire la ricchezza della cultura videoludica, un universo in continua espansione che merita di essere esplorato. Le famiglie in visita possono aspettarsi attività coinvolgenti, mentre gli esperti del settore possono trovare nel museo un’accurata rappresentazione storica e culturale.
Con l’apertura del Gamm, Roma si prepara a diventare un centro nevralgico per la diffusione della cultura del videogioco, un settore che, sempre più, si integra nella narrazione culturale contemporanea.
Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Laura Rossi