La Festa del Papà, che si celebra il 19 marzo, si fa accompagnare da una dolce tradizione che non passa mai di moda: il dessert. Soprattutto in Italia, il gusto per i dolci diventa un modo per esprimere affetto in questo giorno speciale. Secondo i dati raccolti da Just Eat, leader nel settore delle consegne di cibo a domicilio, ci sono stati circa 145 mila chili di dolci ordinati nel 2024, il che dimostra come il peccato di gola sia un rituale irrinunciabile per molte famiglie italiane.
L’importanza della Festa del Papà e il suo legame con i dolci
Il 19 marzo rappresenta un momento di riflessione e celebrazione, e non sorprende che le ordinazioni di dolci aumentino del 15% rispetto alla media mensile. Questo dato evidenzia quanto gli italiani desiderino rendere questa festività indimenticabile con una dolce coccola. Le platee di Just Eat offrono una vasta gamma di opzioni, ma la scelta che spicca di più è sicuramente legata alla tradizione.
La zeppola di San Giuseppe: simbolo di dolcezza e tradizione
La Zeppola di San Giuseppe è senza dubbio il dolce per eccellenza di questa festa. Questa prelibatezza della pasticceria napoletana è realizzata con una pasta choux, fritta o al forno, riempita con crema pasticcera e decorata da una ciliegia sciroppata. La vera essenza della zeppola è ricollegata alla figura di San Giuseppe, il padre putativo di Gesù, e alla tradizione che accomuna generazioni di italiani. Mangiarla in questo giorno rappresenta un legame con le proprie radici e una celebrazione della figura paterna.
Un anno di dolci: la tendenza degli italiani verso i dessert
L’analisi dei dati di Just Eat per il 2024 conferma una passione costante per i dolci, non limitata solo a occasioni speciali come la Festa del Papà. Durante l’intero anno, gli italiani ordinano migliaia di chili di dolci, con il periodo invernale che segna i volumi più alti. Gennaio ha visto il consumo di 13.6 mila chili, seguito da febbraio con oltre 14 mila chili. Durante i mesi freddi, il desiderio di comfort food aumenta, portando a scegliere dolci come una forma di conforto.
Tra le preferenze più popolari, il tiramisù si piazza in cima con 7 mila chili ordinati. Le altre opzioni amate includono piadine con crema di nocciole e cheesecake, mostrando un mix di tradizione e novità che attrae diverse generazioni. Anche le scelte più inusuali, come le patate dolci fritte e i churros, stanno guadagnando consensi, segno di un panorama dolciario in continua evoluzione.
L’abitudine di gustare dolci durante il weekend
Un altro aspetto interessante emerso dall’analisi di Just Eat è il consumo dei dolci nel weekend. Durante questo periodo, gli italiani sono più propensi a concedersi un momento di dolcezza. I dati mostrano che il venerdì ci sono stati 23 mila chili di dolci ordinati, con il sabato che ha raggiunto il picco con oltre 28.5 mila chili. Anche la domenica non è da meno, con un consumo di 26.4 mila chili, evidenziando come il fine settimana sia l’occasione perfetta per indulgere in dolci speciali.
Le città più inclini al consumo di dolci
La classifica delle città con il maggior consumo di dolci vede Roma in prima posizione, con ben 30 mila chili ordinati nel 2024. A seguire, Genova e Torino con 10.7 mila e 9.8 mila chili rispettivamente. Ognuna di queste città ha gusti peculiari: a Roma, la focaccia alla crema di nocciole ha conquistato il cuore degli abitanti, mentre a Genova il gelato fritto ha ottenuto un buon riscontro. A Torino, i profiteroles si sono affermati come una scelta molto apprezzata.
Questi dati confermano l’importanza che i dolci rivestono nella cultura alimentare italiana, trasformando ogni occasione in un momento speciale. La dolcezza, non soltanto come dessert, ma come simbolo di affetto e tradizione, continua a unire gli italiani, rendendo il rapporto con il cibo sempre più significativo.