La situazione per le persone con disabilità a Roma si fa sempre più critica, con le associazioni di categoria pronte a mobilitarsi per rivendicare diritti e ascolto. Un’importante manifestazione si terrà il prossimo 30 luglio in Piazza del Campidoglio, con l’obiettivo di incontrare il sindaco Roberto Gualtieri e discutere le problematiche che affliggono questo gruppo di cittadini.
Protesta e richiesta di ascolto
Il presidio di protesta, fissato per le 16:00 del 30 luglio, è organizzato da una rete di associazioni, tra cui le consulte municipali per la disabilità, la Fish Lazio , il Forum Terzo Settore Lazio e la rete SupeRare. Questi gruppi si sono uniti per segnalare una mancanza di dialogo cruciale con l’amministrazione capitolina riguardo le questioni che interessano direttamente le persone con disabilità e le loro famiglie.
Le associazioni denunciano una “ripetuta e reiterata negazione di ascolto e confronto“, nonostante le numerose sollecitazioni per un incontro. Anche se il periodo estivo porta con sé il caldo e le difficoltà di trasporto, i rappresentanti delle associazioni affermano che “non possono più restare in silenzio“. La manifestazione avrà come motto “Nulla su di noi, senza di noi“, evidenziando la necessità di un coinvolgimento diretto delle persone con disabilità nelle decisioni che li riguardano. Questo motto non è solo uno slogan, ma un grido di aiuto che rappresenta la necessità di ascolto e considerazione da parte delle istituzioni.
Le problematiche dell’assistenza domiciliare
Uno dei temi centrali del presidio è la questione dell’assistenza domiciliare, servizio essenziale per le persone con disabilità, per gli anziani e per i minori affidati ai servizi sociali. Le associazioni hanno sollevato diverse preoccupazioni, tra cui le lunghe liste di attesa, che in alcuni casi non sono neppure pubbliche, e le disuguaglianze territoriali nell’erogazione dei servizi stessi.
Una particolare attenzione è stata riservata ai costi e al mancato adeguamento delle tariffe. I rappresentanti delle associazioni hanno già inviato una lettera dettagliata alle assessore capitoline Silvia Scozzese e Barbara Funari, insieme agli altri rappresentanti regionali coinvolti, ma senza ricevere risposta. La mancanza di feedback ha costretto le associazioni a organizzare un’azione dimostrativa, sottolineando l’urgenza di un confronto diretto sulle questioni sollevate.
A queste problematiche, si affiancano le richieste di cambiamento che riguardano principalmente il miglioramento dei servizi per l’assistenza domiciliare. Il presidio vuole mettere l’accento sulla necessità di garantire diritti che al momento potrebbero essere considerati trascurati.
Richieste e obiettivi della manifestazione
Le associazioni di disabilità hanno chiaro quali siano gli obiettivi da raggiungere durante il presidio, con intenti mirati a sollecitare l’attenzione del Comune di Roma, della Regione e degli enti gestori. Le richieste principali riguardano:
Libero accesso al servizio
È fondamentale che le persone con disabilità possano esercitare il loro diritto di scelta riguardo l’assistente personale, senza ostacoli burocratici o discriminazioni. Questa libertà è essenziale per garantire una migliore qualità dei servizi e per rispettare le preferenze individuali degli utenti.
Adeguamento dei budget individuali
La ristrutturazione dei finanziamenti è un’altra richiesta cruciale. Le associazioni pretenderanno che i budget individuali siano rivisti per garantire che coprano adeguatamente i costi necessari per l’assistenza, senza lasciare le famiglie in difficoltà economiche.
Uniformità dei servizi
È altresì fondamentale assicurare che vi sia una coerenza nell’applicazione del servizio di assistenza domiciliare su tutto il territorio capitolino. Una distribuzione equa e omogenea dei servizi è indispensabile per evitare disparità tra i diversi municipi.
Liste di attesa e maggiore trasparenza
Infine, le associazioni richiederanno una gestione più efficiente delle liste di attesa, rendendo anche queste informazioni pubbliche. Questo è un passo importante verso una maggiore trasparenza che permetterà ai cittadini di essere informati e consapevoli dei loro diritti e delle risorse necessarie.
Queste richieste rappresentano un punto chiave per una riforma strutturale e sistematica dell’assistenza domiciliare a Roma, mirando a garantire una vita più dignitosa e indipendente per le persone con disabilità e le loro famiglie. Il presidio di Roma non è dunque solo un evento di protesta, ma una piattaforma di dialogo per soluzioni concrete.