A settembre 2024 calo dell'11% per le assunzioni a Roma rispetto allo scorso anno

A settembre 2024 calo dell’11% per le assunzioni a Roma rispetto allo scorso anno

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A settembre 2024 calo dell'11% per le assunzioni a Roma rispetto allo scorso anno - Gaeta.it

L’andamento del mercato del lavoro a Roma e provincia nel mese di settembre 2024 si fa sempre più preoccupante. Le aziende della capitale e dei suoi dintorni si preparano a un significativo incremento di nuove assunzioni, ma i dati mostrano un evidente calo rispetto all’anno precedente. La situazione lavora nel contesto di un mercato del lavoro in evoluzione, influenzato da vari fattori economici e sociali che stanno cambiando le dinamiche occupazionali in modo sostanziale.

L’andamento delle assunzioni a Roma e provincia

In questo terzo trimestre del 2024, la previsione di assunzioni nelle aziende di Roma e provincia si attesta a 107.800 unità, un dato che riflette una diminuzione dell’11,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il calo, che equivale a oltre 13.800 posti di lavoro in meno, è motivo di discussione tra esperti economici e rappresentanti delle istituzioni. A settembre, sono attesi 38.350 nuovi ingressi, con una contrazione dell’11% rispetto a luglio dello stesso anno.

Questi dati sono stati forniti dal sistema Excelsior Informa, uno strumento creato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Camera di Commercio di Roma. Tali informazioni forniscono una visione cruciale sulle tendenze occupazionali, rivelando non solo le quantità ma anche i settori e le tipologie di contratti offerti.

Tipologia dei contratti e tendenze

Un aspetto fondamentale da considerare riguarda la tipologia dei contratti proposti dalle aziende nella regione. Risulta che ben il 74% delle assunzioni previste sarà a tempo determinato. Solo il 26% delle nuove posizioni riguarderà contratti a tempo indeterminato e apprendistati. Questa situazione segna una continuità con le tendenze degli anni precedenti, sottolineando la predominanza dei contratti a termine nel mercato occupazionale.

La maggior parte delle assunzioni si concentra nel settore dei servizi, dove si prevede che l’86% dei nuovi contratti sarà destinato a questo comparto. Interessante notare è anche che le imprese con meno di 50 dipendenti rappresentano il 51% delle assunzioni previste, con una significativa preoccupazione: oltre il 40% delle aziende ritiene di non riuscire a reperire il personale adeguato per le posizioni disponibili, evidenziando sia una carenza di candidati idonei sia la necessità di una maggiore preparazione professionale.

Profili ricercati e qualifiche necessarie

Spostando l’attenzione sui profili più richiesti dalle aziende, emerge che circa il 32% delle nuove assunzioni sarà rivolto a giovani di età inferiore ai 30 anni. Tuttavia, un dato allarmante è il fatto che il 65% delle posizioni aperte richiede esperienza pregressa specifica, lasciando poco spazio a coloro che non hanno ancora avuto opportunità di lavoro nel settore.

Inoltre, le aziende stanno puntando sempre di più sui talenti immigrati, con una previsione del 20% delle nuove posizioni destinate a questa categoria. Anche i laureati avranno la loro possibilità, con il 17% delle assunzioni riservate a individui con titolo di studio universitario. Tuttavia, la qualità della formazione e l’esperienza rimangono cruciali per approcciare con successo le offerte di lavoro attualmente disponibili.

Settori e figure professionali più richieste

Sotto il profilo settoriale, le professioni legate al commercio e ai servizi sono in prima linea, rappresentando il 28% delle posizioni ricercate. Questo dato, sebbene significativo, ha subito un ribasso rispetto al 31% osservato il mese precedente, segnalando forse una leggera preoccupazione nei consumi e nell’affidabilità del mercato.

Altre figure crescenti in questo contesto sono i dirigenti, gli specialisti e i tecnici, che hanno registrato un aumento dal 21% al 24% del totale delle posizioni ricercate, superando la media nazionale del 16%. Seguono i profili generici, che rappresentano il 20% delle domande, mentre gli operai specializzati e i conduttori di impianti segnano una presenza del 18%. Infine, gli impiegati occupano il 10% delle posizioni ricercate, riflettendo una realtà complessa e in continua evoluzione nel panorama occupazionale romano.

Le prossime settimane potrebbero rivelarsi decisive per il futuro del mercato del lavoro nella capitale, con aziende pronte a mettere in campo strategie per attrarre e mantenere i talenti, nonostante le sfide attuali.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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