L’omaggio a papa francesco prosegue con lunghe code in piazza san pietro e la basilica che apre ogni mattina dopo una breve sospensione notturna. Migliaia di persone si sono radunate sin dalla sera di ieri per rendere omaggio alla salma del pontefice, che rimarrà esposta fino al pomeriggio di venerdì 25 aprile prima della chiusura della bara.
La veglia a san pietro tra pause e flussi continui di fedeli
La basilica di san pietro ha riaperto stamattina alle 7 dopo una sospensione intorno alle 5.30 che è durata circa un’ora e mezza. Questo breve stop ha consentito di organizzare l’ingresso e la visita di nuovi pellegrini, che già dalle prime ore del giorno hanno formato una nuova fila. La piazza attorno alla basilica si è progressivamente riempita, confermando il grande afflusso registrato durante la notte.
Dati e flussi registrati
Secondo i dati offerti dai media vaticani, tra le 11 di ieri e le 8.30 di oggi, più di 48mila persone hanno sostato in piazza san pietro per il tributo a papa francesco. Della massa, circa 13mila fedeli sono entrati nella basilica tra mezzanotte e la chiusura notturna. Il flusso non accenna a diminuire, con persone che attendono pazientemente anche lunghe ore per poter arrivare fino alla salma esposta.
Le misure di sicurezza e l’organizzazione prevista hanno permesso di gestire la lunga veglia senza interruzioni gravi o disagi rilevanti. Il percorso di entrata conduce i fedeli attraverso una sistemazione ordinata che contempla anche controlli e momenti di raccoglimento.
I riti previsti e le figure chiave della cerimonia funebre
L’esposizione della salma del santo padre è prevista fino alle 19 di venerdì 25 aprile. Dopo quell’orario, si procederà alla chiusura della bara. Il rito funebre sarà officiato dal cardinale kevin joseph farrell, camerlengo di santa romana chiesa, secondo il protocollo definito nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis.
Autorità ecclesiastiche coinvolte
La celebrazione vedrà la presenza di numerose cariche ecclesiastiche di rilievo, tra cui il cardinale giovanni battista re, decano del collegio cardinalizio, il cardinale roger michael mahony, il cardinale dominique mamberti, cardinale protodiacono, e l’arciprete della basilica papale di san pietro, mauro gambetti. Questi rappresentanti si riuniranno all’altare della confessione alle 19.30 di venerdì per il rito più solenne.
Partecipano anche i cardinali pietro parolin, già segretario di stato, baldassare reina, vicario generale per la diocesi di roma, konrad krajewski, elemosiniere di sua santità, oltre a monsignor edgar peña parra, sostituto della segreteria di stato, e monsignor ilson de jesus montanari, vice camerlengo di santa romana chiesa. La cerimonia ospita ancora monsignor leonardo sapienza, reggente della casa pontificia, i canonici del capitolo vaticano, i penitenzieri minori vaticani ordinari, i segretari del santo padre e altre persone prescelte dal maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor diego ravelli.
Il programma finale: messa esequiale e tumulazione a santa maria maggiore
Il sabato 26 aprile segue la messa esequiale, ultimo momento pubblico di commiato. Successivamente, il feretro sarà trasferito alla basilica papale di santa maria maggiore, dove avverrà la tumulazione definitiva. Anche in questa fase, l’organizzazione dei riti spetta al camerlengo kevin joseph farrell, che guiderà le celebrazioni secondo lo stesso ordine liturgico che ha regolato le esequie.
La scelta di santa maria maggiore rispecchia tradizioni consolidate nella storia della santa romana chiesa, associando il ricordo del pontefice a uno dei luoghi più importanti di roma. La tumulazione chiude il ciclo dei riti pubblici, ma già nelle prossime ore si concentrerà l’attenzione sulle commemorazioni ufficiali e sulle reazioni da tutto il mondo alla scomparsa del papa.
“L’omaggio a papa francesco riflette non solo un momento di dolore, ma anche la profonda comunione spirituale che lega fedeli e Chiesa universale.”