Il lungo fine settimana di Pasqua ha portato a viterbo un afflusso turistico significativo, specie nei giorni festivi. Nonostante le più grandi folle siano concentrate dal venerdì alla domenica, le giornate di Pasqua e pasquetta hanno presentato situazioni contrastanti per il settore ricettivo e per le attività commerciali. Le città vicine come montalto di castro, tarquinia e bolsena hanno attratto molti visitatori, lasciando ai musei e ai monumenti di viterbo un pubblico più selezionato. Le valutazioni ufficiali devono ancora arrivare, ma le prime stime raccontano storie diverse tra strutture ricettive e ristoratori.
le criticità vissute dai ristoratori e le mancanze nell’accoglienza turistica
Se il turismo durante il fine settimana festivo ha mostrato segni positivi per gli alberghi e le strutture d’accoglienza, le attività di ristorazione hanno vissuto un’esperienza diversa. Nelle giornate di pasqua e pasquetta molte trattorie e ristoranti hanno lamentato una bassa affluenza. A parlare sono i titolari, che indicano come la clientela sia stata prevalentemente composta da residenti e non da turisti effettivi. Questa differenza indica un problema nel coinvolgimento del pubblico e nella capacità di attrarre visitatori nelle ore di pranzo e cena, punti cruciali per la vitalità economica locale.
Tra le varie difficoltà, nemmeno la disponibilità di un info point turistico ha aiutato. L’infopoint in via Ascenzi, inaugurato il 14 aprile, avrebbe dovuto alimentare l’accoglienza soprattutto nelle festività, fornendo indicazioni e supporto ai pellegrini e ai turisti. Invece è rimasto chiuso in molte giornate cruciali: non solo a pasqua, ma anche il 25 aprile e il primo maggio. Il motivo è legato al personale comunale che non lavora nei festivi, lasciando senza punto informazioni un luogo strategico.
Un cartello ha segnalato agli utenti di rivolgersi all’ufficio turistico in piazza Martiri d’Ungheria, a circa 100 metri di distanza. Questa soluzione alternativa, per quanto utile, ha penalizzato la fruizione immediata dell’infopoint e rappresenta un limite allo sviluppo di un’accoglienza turistica efficace. La situazione ha suscitato commenti sul coordinamento dell’amministrazione locale, soprattutto perché queste mancanze si sommano alla delicatezza della stagione alta per il turismo viterbese.
Il bilancio lascia dunque spazi per interventi mirati, soprattutto migliorando la presenza di servizi essenziali nelle giornate critiche. La robustezza del turismo viterbese dovrà confrontarsi con queste variabili per consolidarsi oltre il momento festivo appena trascorso.
prospettive per ponte del 25 aprile e primo maggio: prenotazioni in salita e incertezza meteo
Mentre il ponte di pasqua si chiude con risultati positivi per il turismo locale, le prenotazioni per il 25 aprile appaiono meno sicure. Le previsioni meteo mostrano perturbazioni fino a giovedì, anche questo incide sulle decisioni di chi deve scegliere dove trascorrere i giorni festivi. Le strutture extralberghiere, però, si preparano a un primo maggio già sold out: tutte le camere e gli alloggi disponibili risultano prenotati. Questo dato offre un quadro incoraggiante sull’appeal della città e delle sue offerte ricettive.
Il quadro fornito da Nunzi indica quindi un turismo in crescita, almeno per quanto riguarda l’occupazione delle strutture ricettive e le entrate dalle tasse di soggiorno. Ma ciò non basta per delineare un successo senza difetti o difficoltà, da affrontare con attenzione e organizzazione.
l’affluenza turistica nella città dei papi: dati preliminari e sensazioni degli operatori
Marco Nunzi, delegato comunale a sviluppo economico e turismo, ha voluto raccontare l’andamento del ponte pasquale in città con onestà e attenzione. Tra venerdì e domenica si è registrato un pienone nelle strutture turistiche viterbesi. Le presenze ai musei e nei luoghi di interesse culturale sono risultate significative anche a pasqua e pasquetta ma con minore affollamento. In particolare, molti visitatori che ospitava la città hanno preferito spostarsi verso località marine e lacustri limitrofe. Montalto di castro, tarquinia, bolsena hanno infatti ricevuto un gran numero di turisti, attratti da natura e luoghi all’aperto.
Non esiste ancora un dato ufficiale sul numero esatto dei turisti, perché l’analisi delle presenze dipende in gran parte dagli introiti della tassa di soggiorno, che verranno comunicati a breve. Tuttavia, basandosi sugli arrivi nelle strutture extralberghiere, Nunzi segnala un aumento rispetto allo scorso anno nello stesso periodo, con molte realtà completamente prenotate. Nell’extralberghiero, circa settanta strutture hanno registrato il tutto esaurito, segno di una domanda viva e diffusa.
Un altro punto importante riguarda la provenienza dei turisti. Le regioni da cui arrivano i flussi più consistenti sembrano essere campania, basilicata e molise. Questo spostamento nel turismo regionale può svelare nuove rotte e opportunità per il territorio viterbese. Per quanto riguarda la tassa di soggiorno, i dati preliminari del primo trimestre 2025 sembrano indicare un’entrata superiore del 10 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, anche se parte di questo aumento deriva dal rialzo della tassa stessa di 50 centesimi.