Abbattuto il primo autovelox del 2023 nel Polesine: l'azione di un "giustiziere" provoca scalpore

Abbattuto il primo autovelox del 2023 nel Polesine: l’azione di un “giustiziere” provoca scalpore

Un autovelox distrutto nel Polesine ha scatenato reazioni entusiaste tra gli automobilisti, evidenziando un crescente malcontento contro i controlli della velocità e una serie di attacchi simili nella regione.
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Abbattuto il primo autovelox del 2023 nel Polesine: l'azione di un "giustiziere" provoca scalpore - Gaeta.it

Il primo autovelox dell’anno, situato nel Polesine, è stato distrutto in un attacco che ha suscitato ferventi reazioni tra gli automobilisti della zona. La notizia è stata diffusa dal sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli, tramite un post su Facebook, in cui mostrava il velox abbattuto e raccoglieva commenti entusiasti da parte di molti utenti, segnale di un malcontento diffuso nei confronti di queste installazioni. L’incidente segna un nuovo capitolo in una serie di attacchi mirati contro i dispositivi di controllo della velocità, che vanno avanti da tempo nella regione.

La distruzione dell’autovelox

Nella notte del 30 gennaio, un attivista locale, noto per le sue azioni contro gli autovelox, ha eseguito un’operazione che ha destato l’attenzione di molti. Il dispositivo, collocato sulla strada provinciale che collega la Romea al Comune di Taglio di Po, è stato distrutto con una tecnica che il “giustiziere” ha ormai perfezionato. Si tratta dell’ennesimo atto contro un autovelox, rendendo questo episodio non un caso isolato, ma parte di una serie continua di attacchi. Questo incide profondamente sull’immaginario collettivo degli automobilisti, che vi vedono una sorta di ribellione contro una limitazione alla loro libertà di movimento. Dall’inizio del 2023, il Polesine ha registrato dieci eventi simili, evidenziando un fenomeno che sembra crescere di intensità.

La risposta della comunità locale

La reazione degli automobilisti all’abbattimento del velox è stata per lo più di giubilo, con circa 200 commenti sul post del sindaco, che merita attenzione. Molti cittadini si sono espressi favorevolmente, definendo l’autovelox una “tassa” mascherata, contribuendo a un clima di approvazione sociale verso l’autore di quest’ultimo gesto. La sensazione di un forte dissenso nei confronti delle misure di controllo della velocità è palpabile e questa azione ha dato voce a quelle frustrazioni accumulate nel tempo. In un contesto in cui le multe per eccesso di velocità possono rapidamente accumularsi, l’abbattimento dell’autovelox ha suscitato un senso di liberazione tra quelli che si sentono oppressi dalle norme stradali.

Indagini in corso

All’indomani della distruzione del velox, i carabinieri hanno avviato delle indagini in merito. Le forze dell’ordine stanno esaminando le telecamere di videosorveglianza nella zona per cercare di identificare il responsabile di questo atto. La caccia al “giustiziere degli autovelox” è quindi partita, con l’obiettivo di risalire all’identità della persona che ha compiuto questa operazione. Le autorità sono allertate e la situazione sta attirando l’attenzione dei media locali e nazionali, vista la frequenza e la modalità con cui avvengono questi eventi nel Polesine. Esse potrebbero essere state motivati non solo dalla volontà di abbattere i velox, ma anche da un desiderio più ampio di contestare i sistemi di controllo imposti.

Un fenomeno in crescita

Il sito di informazione locale Rovigo.news ha documentato diversi attacchi a dispositivi simili negli ultimi anni, definendo il fenomeno come un’iniziativa sistematica contro i controlli della velocità. L’ultimo autovelox abbattuto era stato installato recentemente e aveva la capacità di monitorare le infrazioni in entrambe le direzioni di marcia, aumentando il suo valore come obiettivo nella guerra tra automobilisti e regole stradali. Gli attacchi mirati a velox hanno messo in discussione le politiche viabilistiche delle amministrazioni locali e sollevato interrogativi su come affrontare il tema della sicurezza stradale, equilibrando controlli e diritti degli automobilisti.

Ultimo aggiornamento il 1 Febbraio 2025 da Laura Rossi

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