Abbattuto un immobile abusivo a Santa Maria la Carità: un caso che risale a oltre 28 anni fa

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Abbattuto un immobile abusivo a Santa Maria la Carità: un caso che risale a oltre 28 anni fa - Gaeta.it

A Santa Maria la Carità, un immobile di 360 metri quadrati è stato abbattuto dopo decenni di controversie legali. La demolizione è avvenuta in esecuzione di una sentenza della Procura di Torre Annunziata, che risale al 1996. L'edificio, caratterizzato da una struttura portante in metallo e copertura in lamiere, si trovava in una zona vincolata priva di autorizzazioni. Questo intervento segna un passo importante contro l'abusivismo edilizio nella regione.

La situazione del manufatto abusivo

La costruzione illegittima

L'immobile demolito è stato edificato in "agricola comune", una classificazione che vieta la costruzione di strutture residenziali o commerciali senza le dovute autorizzazioni. La mancanza di un nulla-osta da parte della Soprintendenza archeologica di Pompeii ha ulteriormente aggravato la situazione. Questo atto abusivo era conosciuto da anni, ma il processo di demolizione ha richiesto un lungo iter burocratico, culminato solo ora.

L'azione della Procura

Nel 1996, la Procura di Torre Annunziata emise una sentenza che ordinava l'abbattimento dell'immobile. Tuttavia, l’esecuzione della sentenza è stata lungamente trascurata. Solo negli ultimi mesi, finalmente, le autorità locali hanno dato seguito a questa decisione, portando alla demolizione dopo 28 anni di attesa. Questo evento sottolinea la lentezza del sistema giudiziario riguardo ai casi di abusivismo edilizio, evidenziando la necessità di una revisione delle procedure per garantire una risposta più agile.

Le modalità dell'abbattimento

L'abbattimento autogestito

La demolizione ha avuto luogo in regime di autodemolizione, un'azione che implica l'intervento del proprietario senza oneri economici per il Comune. Questo approccio è stato utilizzato per accelerare il processo di abbattimento. Infatti, il Comune ha contribuito solo attraverso il supporto logistico e il coordinamento con le forze dell'ordine presenti durante l'operazione.

Operazioni e tempistiche

Le procedure di abbattimento sono state condotte con la massima attenzione per garantire la sicurezza degli operatori e dei cittadini nelle vicinanze. Le ruspe hanno iniziato le operazioni di demolizione in via Barcascini, dove l'immobile si trovava. Nonostante la struttura fosse alta sei metri e mezzo, l’abbattimento si è svolto senza incidenti, segno di un'adeguata pianificazione e gestione della fase operativa.

Implicazioni per il futuro

Lotta all'abusivismo

Questo intervento si inserisce in un contesto più ampio di contrasto all'abusivismo edilizio, che continua a rappresentare un problema grave in molte aree del paese. I comuni, supportati dalle procure, stanno intensificando le loro azioni legali per smantellare strutture edificabili illegali, a scopo di tutela del territorio e del paesaggio.

Collaborazione tra enti

L’abbattimento ha messo in evidenza l'importanza della cooperazione tra diverse istituzioni, dalla Procura alle autorità comunali, per affrontare efficacemente i casi di abusivismo. È fondamentale che le amministrazioni locali rafforzino i loro sforzi per prevenire future costruzioni illegali, promuovendo al contempo la sicurezza e la legalità nel settore edilizio.

L'abbattimento a Santa Maria la Carità non è solo la chiusura di un caso di abusivismo, ma un chiaro messaggio sulle conseguenze legali di tali atti. La speranza è che episodi simili non si ripetano, a beneficio della comunità e del rispetto delle normative vigenti.

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