Abruzzo: boom di presenze per il turismo invernale, segnali di crescita e sfide

Abruzzo: boom di presenze per il turismo invernale, segnali di crescita e sfide

Il turismo in Abruzzo per la stagione invernale 2023-2024 segna un aumento del 40% nelle presenze, mentre la costa e Teramo registrano una diminuzione del 30%, evidenziando disparità regionali.
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Abruzzo: boom di presenze per il turismo invernale, segnali di crescita e sfide - Gaeta.it

La stagione invernale 2023-2024 segna una svolta positiva per il turismo in Abruzzo, con un incremento del 40% delle presenze nelle strutture ricettive nell’area dell’Aquila rispetto all’anno precedente. I dati, comunicati da Federalberghi Abruzzo, evidenziano come le stazioni sciistiche e i borghi montani abbiano registrato un incremento significativo di visitatori, grazie al buon innevamento delle piste e a un’offerta turistica rinnovata che ha attratto gli amanti della neve durante le festività natalizie.

Aumento delle presenze nelle località montane

Secondo Giammarco Giovannelli, presidente di Federalberghi Abruzzo, il successo del turismo invernale è stato attribuito a vari fattori. Il bel tempo e le buone condizioni di innevamento hanno fatto la differenza, consentendo di recuperare parte del margine perso durante la scorsa stagione, colpita da carenze di neve. Le stazioni sciistiche di Campo Imperatore, Ovindoli e Roccaraso sono state le mete preferite dai visitatori, contribuendo a un notevole afflusso di turisti.

Nonostante questo panorama roseo per la montagna abruzzese, la situazione si fa critica per la costa e la provincia di Teramo, che hanno registrato una diminuzione del 30% delle presenze. Questo divario evidenzia una spaccatura nel panorama turistico regionale, con aree che prosperano e altre che soffrono in modo significativo.

La necessità di una programmazione per il turismo

Giovannelli sottolinea l’importanza di una programmazione più strategica per il turismo in Abruzzo. Il recente aumento nella stagione invernale sembra promettente, ma è essenziale creare un piano che possa garantire afflussi costanti durante tutto l’anno. Coinvolgere vari attori del settore, compresi enti locali, associazioni di categoria e operatori della filiera eno-gastronomica, è fondamentale per sviluppare una proposta turistica che si estenda oltre i periodi di alta stagione.

In Abruzzo, i giovani chef e ristoratori hanno già intrapreso un percorso di valorizzazione dei sapori locali, reinterpretando la tradizione gastronomica e contribuendo a creare un’attrattiva aggiuntiva per i visitatori. Integrando cultura, natura e attività all’aria aperta, l’industria turistica abruzzese può aumentare il proprio appeal, puntando a richiamare visitatori tutto l’anno, non solo nei mesi invernali.

Le sfide della montagna teramana e l’importanza delle infrastrutture

Una criticità persiste per la montagna teramana, dove, nonostante l’impegno di imprenditori locali nel settore della ricezione, l’assenza di adeguate infrastrutture e servizi limita le opportunità di sviluppo del turismo invernale. Giovannelli mette in evidenza che questa mancanza non solo penalizza gli operatori del settore, ma funge anche da deterrente per i turisti che scelgono le loro destinazioni in base alla qualità delle strutture disponibili. Per far fronte a queste difficoltà, è essenziale investire in migliorie infrastrutturali che possano supportare il turismo, rendendolo più accessibile e qualitativamente migliore.

Un trend di crescita continuativa per il turismo in Abruzzo

L’analisi delle presenze turistiche per il 2023 mostra un andamento positivo per l’industria del turismo in Abruzzo, con un incremento totale del 3% rispetto all’anno precedente. I dati parlano di 1.745.372 arrivi nelle strutture ricettive, per un totale di 6.804.820 presenze. Questi numeri suggeriscono una ripresa costante e un potenziale di crescita significativo, non solo per il periodo invernale, ma anche per il turismo annuale. È un impulso che va accolto con strategie mirate per garantire un’evoluzione sostenibile del settore, vantaggiosa per tutte le parti in gioco. La sfida ora sta nella capacità della regione di consolidare questi risultati e rendere strutturale il proprio sistema turistico, per affrontare al meglio le opportunità future.

Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2025 da Laura Rossi

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