L’Abruzzo torna a catturare l’attenzione internazionale grazie alla sua straordinaria tradizione agroalimentare. Dopo il successo della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, la regione è stata scelta dall’Ambasciata italiana in Bosnia Erzegovina per rappresentare l’Italia alla Fiera economica internazionale di Mostar, in calendario dall’8 al 12 aprile 2025. Questo evento segna un’opportunità unica per promuovere il Made in Abruzzo, in un contesto che mette in luce non solo i prodotti ma anche la cultura e le tradizioni locali. L’iniziativa riceve il sostegno dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, con Emanuele Imprudente in prima linea, e della Agenzia ICE, che si occupa di promuovere l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Il programma della fiera: sapori e tradizioni dell’Abruzzo
In occasione della fiera di Mostar, i visitatori potranno gustare una selezione di prodotti tipici dell’Abruzzo. Gli ingredienti che si faranno notare includeranno patate, tartufo, fagioli, ceci, zafferano, lenticchie e aglio. Questi alimenti saranno utilizzati per preparare piatti tradizionali, presentati da esperti professionisti del settore enogastronomico abruzzese. La supervisione chef di Federico Anzellotti, noto maestro pasticcere della regione, garantirà un’esperienza culinaria autentica e di alta qualità, capace di attrarre sia esperti che semplici appassionati di gastronomia. I piatti hanno l’obiettivo di raccontare, attraverso il sapore, la storia del territorio abruzzese e la sua ricca tradizione culinaria.
La fiera non si limiterà a offrire solo una selezione di piatti. Sarà anche un’importante occasione di confronto tra operatori del settore agroalimentare e turisti, dove si potrà approfondire il legame tra cibo e cultura locale. Ogni piatto sarà una finestra aperta sulla vita quotidiana degli abruzzesi, sulle loro tradizioni culinarie e sulla diversità di un territorio che sa fare dell’ospitalità e della convivialità uno dei suoi punti di forza.
Un riconoscimento per l’Abruzzo e le sue potenzialità
La partecipazione all’evento di Mostar viene vista come un riconoscimento importante per la regione. Emanuele Imprudente ha sottolineato l’importanza di questa scelta da parte dell’Ambasciata italiana, non solo per mettere in risalto le specialità gastronomiche, ma anche per promuovere l’immagine dell’Abruzzo nella sua totalità. Oltre ai prodotti alimentari, l’Abruzzo è noto per il suo patrimonio naturale e le opportunità di turismo esperienziale, che uniscono tradizione e innovazione. Le bellezze naturali, le attività all’aria aperta, le tradizioni artigianali saranno parte integrante di questa promozione.
Infatti, la regione si distingue per la capacità di valorizzare il suo patrimonio culturale e ambientale. Con panorami mozzafiato e una variegata offerta turistica, l’Abruzzo sa farsi apprezzare anche per il suo approccio sostenibile. La fiera offre un palco ideale per presentare un territorio ricco di iniziative e opportunità, mostrando al pubblico bosniaco e internazionale il valore delle proprie tradizioni e dei prodotti locali.
La cultura e l’identità abruzzese in vetrina
La Fiera economica di Mostar non è solo un evento commerciale, ma si propone anche di raccontare l’identità abruzzese. La regione, terra di storia e tradizioni, avrà modo di mettere in luce la propria unicità, con l’intento di attrarre turisti e investitori. L’approccio strategico dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, insieme al supporto di ICE, mira a creare una narrazione coinvolgente e accattivante.
Imprudente ha chiarito che l’obiettivo finale è quello di far conoscere l’Abruzzo in tutte le sue componenti, dalle eccellenze gastronomiche fino al contesto culturale e sociale. La presenza alla fiera di Mostar rappresenta quindi un’opportunità per mettere in rete le potenzialità della regione con un pubblico vasto e diversificato, creando nuovi canali di interazione e opportunità economiche.
Con questo in mente, l’Abruzzo si prepara a brillare sul palcoscenico internazionale, condividendo con il mondo le sue storie, tradizioni e, soprattutto, la passione che anima la sua comunità.