Abruzzo si prepara ad accogliere gli sfollati dei Campi Flegrei in caso di emergenza

Abruzzo si prepara ad accogliere gli sfollati dei Campi Flegrei in caso di emergenza

L’Abruzzo si prepara ad accogliere fino a 6.000 sfollati dai Campi Flegrei, attivando centri operativi e strutture ricettive per garantire assistenza durante l’emergenza vulcanica.
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Abruzzo si prepara ad accogliere gli sfollati dei Campi Flegrei in caso di emergenza - Gaeta.it

L’Abruzzo si sta preparando per un’importante iniziativa di accoglienza in caso di necessità. Grazie a un accordo firmato il 23 maggio 2024, Castel di Sangro, località situata nella provincia dell’Aquila, è stata scelta come punto centrale per l’ospitalità degli sfollati provenienti dall’area dei Campi Flegrei. Questa decisione si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza dei residenti in seguito all’attività vulcanica della zona partenopea.

Un protocollo di intesa fondamentale

Il protocollo d’intesa siglato afferma chiaramente la disponibilità dell’Abruzzo ad accogliere fino a 6mila persone in caso di evacuazione. Il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, in qualità anche di presidente della Provincia dell’Aquila, ha reso noto che il territorio è già attrezzato per garantire l’assistenza necessaria. Sono stati attivati i centri operativi comunali, e sono state avviate simulazioni per preparare le aree destinate all’accoglienza. L’obiettivo è assicurare che ogni sfollato riceva un adeguato supporto nei tempi e nei modi giusti.

I dettagli dell’accoglienza

Il piano di accoglienza prevede che gli sfollati vengano alloggiati principalmente in strutture ricettive già esistenti nel territorio. Il sindaco Caruso ha spiegato come funzionerà il processo: un pre triage sarà avviato per registrare persone e famiglie in arrivo. Successivamente, ci sarà una fase di smistamento verso le varie strutture disponibili, per ottimizzare l’accoglienza. In caso di necessità, si prevede anche la riapertura delle seconde case di proprietari partenopei, che verranno indennizzati per utilizzare le loro abitazioni come soluzioni abitative durante l’emergenza.

La risposta della comunità

Questa iniziativa ha scatenato un’ampia discussione nella comunità locale e tra i cittadini, sottolineando l’importanza della solidarietà interregionale in momenti di crisi. In Abruzzo, soprattutto a Castel di Sangro, vi è una lunga tradizione di ospitalità che ora trova nuovo impulso di fronte a questa potenziale emergenza. La preparazione e la collaborazione tra le autorità locali saranno fondamentali per garantire una risposta efficace e tempestiva.

Castel di Sangro si sta quindi attrezzando per un compito significativo: accogliere chi, a causa di cause naturali, si trova costretto a lasciare la propria casa. Grazie a questo protocollo d’intesa, gli sfollati potranno contare su un rifugio sicuro in un momento di incertezza e difficoltà.

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