La Procura di Napoli ha disposto una serie di accertamenti tecnici su alcuni reperti sequestrati nell’ambito dell’indagine sulla morte di Cristina Frazzica, la ricercatrice di 30 anni tragicamente investita mentre si trovava in mare a Posillipo.
Consultazioni tecniche e perizie in corso
Su disposizione della Procura, si è svolto un accertamento tecnico nel laboratorio di genetica forense, con la nomina di un consulente di parte. Questa procedura è stata adottata per tutte le perizie richieste dagli inquirenti nel corso delle indagini.
Supporto legale e attività investigative
La famiglia di Cristina è assistita da Giuseppe Vacca di Giesse, tramite il legale di fiducia avvocato Gianluca Giordano, che segue da vicino le attività investigative in corso.
Ricordo e impegno per il futuro
Negli ultimi giorni si sono svolti vari eventi per commemorare Cristina e per promuovere la prevenzione di futuri incidenti simili. La famiglia Frazzica ha partecipato ad incontri presso l’Università Federico II e il Coni Campania per pianificare iniziative in memoria di Cristina, a partire da iniziative sportive fino a campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza in mare.
Incontri istituzionali e segno di gratitudine
La famiglia ha incontrato anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi per ringraziarlo per il sostegno ricevuto e per l’impegno a garantire che simili tragedie non si ripetano. L’appello della famiglia è a un impegno concreto di tutta la comunità per evitare nuove tragedie legate alla guida in mare.
Appello alla verità e sostegno della comunità
La famiglia di Cristina esprime il proprio dolore per la perdita insopportabile e chiede il supporto di tutti per fare luce sulla vicenda. L’affetto dimostrato dagli amici e colleghi di Cristina e la fiducia nelle indagini in corso offrono un barlume di speranza per la ricerca della verità.
Approfondimenti
- – Procura di Napoli: si tratta dell’ufficio giudiziario che esercita l’accusa in un procedimento penale. È responsabile dell’apertura di indagini, dell’emanazione di provvedimenti giurisdizionali e dell’accusa in udienza. Nell’articolo, la Procura di Napoli ha avviato indagini sulla morte di Cristina Frazzica.
– Cristina Frazzica: la giovane ricercatrice di 30 anni tragicamente investita mentre si trovava in mare a Posillipo. La sua morte è al centro delle indagini condotte dalla Procura di Napoli.
– Posillipo: quartiere di Napoli noto per la sua posizione panoramica sul golfo, con numerosi siti archeologici e una costa rocciosa molto frequentata nelle stagioni estive.
– Giuseppe Vacca di Giesse: persona che assiste la famiglia di Cristina Frazzica, probabilmente un investigatore privato o un consulente legale coinvolto nel caso.
– Gianluca Giordano: l’avvocato di fiducia della famiglia di Cristina, coinvolto nelle attività investigative in corso.
– Università Federico II: una delle più antiche università d’Europa, fondata nel 1224 a Napoli. Viene menzionata per gli incontri commemorativi in memoria di Cristina.
– Coni Campania: rappresenta il Comitato Olimpico Nazionale Italiano nella regione Campania. Coinvolto nelle iniziative di prevenzione e sensibilizzazione sulla sicurezza in mare in memoria di Cristina.
– Gaetano Manfredi: sindaco di Napoli che la famiglia di Cristina ha ringraziato per il sostegno ricevuto e l’impegno per evitare tragedie simili in futuro.
Questo articolo descrive gli sviluppi delle indagini sulla morte di Cristina Frazzica, evidenziando anche gli sforzi della famiglia e delle istituzioni per commemorare la sua memoria e promuovere la sicurezza in mare. La comunità si mobilita per sostenere la famiglia e per cercare la verità su quanto accaduto.
Ultimo aggiornamento il 27 Giugno 2024 da Donatella Ercolano