In Comune, a Pescara, si è consumato un acceso scontro tra i membri della minoranza e la maggioranza consiliare. Il tema centrale riguarda l’assenza del Sindaco durante la discussione sul bilancio, una questione che ha portato alla messa in atto di una protesta visibile, esponendo uno striscione all’interno dell’aula consiliare. La tensione è salita quando il Presidente del Consiglio, Santilli, ha cercato di interrompere il dibattito, scatenando un confronto diretto con i membri dell’opposizione.
La protesta in aula e la risposta della maggioranza
Durante la discussione, Massimiliano Di Pillo e Caterina Artese hanno partecipato attivamente all’esposizione di un cartellone che denunciava l’assenza del Sindaco, accendendo la miccia dello scontro. Il Presidente Santilli ha provato più volte a far rimuovere il cartellone e, in un gesto contestato, ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Questa situazione ha suscitato reazioni forti nei membri dell’opposizione, i quali hanno espresso il loro disappunto per l’atteggiamento autoritario manifestato dalla maggioranza.
La protesta ha preso una piega inaspettata, con i rappresentanti dell’opposizione pronti a difendere la loro azione, definita come un atto di democrazia. Il clima di tensione è palpabile e si prevede che gli scontri all’interno del Consiglio possano protrarsi, soprattutto in vista della presentazione di emendamenti da parte della maggioranza presunta “tagliola”, che potrebbero sopprimere le proposte avanzate dalla minoranza.
Le critiche sulle scelte di bilancio
Uno dei punti focali della polemica riguarda le decisioni assunte in merito al bilancio comunale. I membri della minoranza hanno sottolineato come vi sia una contraddizione tra quanto scritto nel Documento Unico di Programmazione , descritto come “il libro dei sogni”, e le reali disposizioni economiche contenute nel bilancio. È emerso un quadro preoccupante: i tagli riguardano diversi settori ritenuti fondamentali per i cittadini.
Ad esempio, il servizio idrico ha seeno drasticamente ridotto da 121 mila a 96 mila euro, mentre per la transizione energetica non sono state allocate risorse, registrando “zero euro“. Anche altre aree, come gli interventi per la disabilità, hanno subito una riduzione significativa, passando da 1,3 a 1,1 milioni di euro. I rappresentanti dell’opposizione evidenziano che non ci possa essere un progetto serio di rilancio per il tessuto economico e sociale della città se il bilancio rimane inadeguato e non sincronizzato con le reali necessità della popolazione.
L’impatto della situazione politica sullo sviluppo della città
La discordia che si è manifestata in Consiglio Comunale non è solo un episodio isolato, ma potrebbe avere ripercussioni più ampie sullo sviluppo di Pescara. Le decisioni politiche dei rappresentanti eletti influenzano direttamente la qualità della vita dei cittadini. I membri della minoranza avvertono che se non verranno considerati seriamente i loro emendamenti sui settori del verde urbano, dell’acqua pubblica e della protezione civile, potrebbero optare per una forma di protesta ancora più incisiva, come l’occupazione fisica dei banchi della Giunta.
Questo scenario di conflitto potrebbe compromettere la capacità del Consiglio di lavorare in modo costruttivo. La speranza è che al di là delle divergenze politiche ci possa essere un dialogo fruttuoso che prenda in considerazione le reali necessità della comunità, evitando che la lotta di potere intralci i progressi tanto attesi da parte dei cittadini di Pescara.
Ultimo aggiornamento il 22 Gennaio 2025 da Laura Rossi