Accoltellamento all’autostazione di Treviso: cresce l’allerta per la sicurezza

Accoltellamento all’autostazione di Treviso: cresce l’allerta per la sicurezza

Un accoltellamento all’autostazione di Treviso, scaturito da un tentativo di rapina, solleva preoccupazioni per la sicurezza pubblica e richieste urgenti di intervento da parte delle autorità locali.
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Accoltellamento all’autostazione di Treviso: cresce l’allerta per la sicurezza - Gaeta.it

Un nuovo episodio di violenza ha scosso la città di Treviso nelle ultime ore, contribuendo a un clima di crescente allerta per la sicurezza pubblica. La violenza è avvenuta nell’autostazione di viale Molza, un luogo frequentemente frequentato e, purtroppo, teatro di eventi simili in passato. L’episodio si è verificato poco prima delle ore 19, quando la situazione è degenerata all’interno della biglietteria Seta, portando a un accoltellamento.

La dinamica dell’accaduto

Secondo le informazioni emerse, la rissa ha avuto origine da un tentativo di rapina nei confronti di un giovane di 22 anni, di nazionalità straniera. Il ragazzo si trovava nella biglietteria quando sarebbe stato accerchiato da un gruppo di quattro o cinque giovani, anch’essi stranieri, di età compresa tra i venti e i trent’anni. Dopo essersi opposto, il giovane è stato aggredito e colpito con un coltello all’addome, sebbene le ferite siano risultate superficiali.

Nel corso della colluttazione, un uomo di 30 anni, anch’esso straniero, è intervenuto per difendere il ragazzo aggredito. Purtroppo, questa azione non ha fermato il gruppo, che ha reagito attaccando anche il 30enne con calci e pugni. Dopo l’aggressione, gli aggressori sono riusciti a fuggire, lasciando le loro vittime in difficoltà.

A seguito dell’incidente, sul posto sono arrivati rapidamente gli agenti della Polizia Locale di Treviso e i soccorsi del 118. I due uomini feriti sono stati trasportati in ambulanza all’ospedale di Baggiovara, dove hanno ricevuto le cure necessarie. Nonostante la gravità della situazione, le ferite riportate non hanno destato preoccupazione e si è proceduto a stabilizzare i pazienti.

Le reazioni delle istituzioni

La violenza all’interno dell’autostazione ha sollevato preoccupazioni tra i sindacati locali. Luigi Sorrentino, referente regionale del sindacato Orta Trasporto di Modena, ha espresso la necessità di un intervento immediato da parte delle autorità. “La nostra categoria rappresenta operatori che quotidianamente offrono servizi vitali per migliaia di utenti. È inaccettabile che noi e i nostri clienti dobbiamo vivere nella costante preoccupazione per la propria incolumità durante le pause lavorative,” ha dichiarato.

Sorrentino ha evidenziato l’emergente necessità di un progetto di riqualificazione della stazione delle corriere, sottolineando come sia fondamentale aumentare i controlli da parte delle forze dell’ordine. Inoltre, ha invitato a considerare l’implementazione di misure preventive per instaurare un clima di maggiore sicurezza e tranquillità nel luogo.

La richiesta insiste su un aspetto cruciale per la comunità: garantire spazi sicuri e accoglienti. L’obiettivo è ristabilire un ambiente sereno per tutti coloro che utilizzano i servizi pubblici o transitano attraverso l’autostazione. Le parole di Sorrentino mettono in evidenza il bisogno immediato di interventi che possano riaccendere il senso di sicurezza in questo nodo nevralgico per la mobilità di Treviso.

L’appello alla comunità

Il sindacato ha chiesto un impegno concreto da parte delle istituzioni, sostenendo che la comunità non possa permettere che episodi violenti influenzino negativamente la quotidianità di chi vive e lavora nella zona. La richiesta di azioni decisive mira a coinvolgere chi ha il potere di apportare cambiamenti significativi, affinché si possano rafforzare le misure di sicurezza e riattivare un senso di protezione per tutti. La speranza è che questi eventi non restino isolati e che siano il catalizzatore per una riflessione profonda sulle problematiche legate alla sicurezza pubblica nelle aree ad alta affluenza di persone, come quelle frequentate da utenti e lavoratori dei trasporti pubblici.

Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2025 da Laura Rossi

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